giovedì 28 febbraio 2008

Ancora Cava Bonfadina sulla Stampa: Bresciaoggi 28/02/2008

Riportiamo l'ennesimo intervento sulla stampa di questi giorni in merito alla cava Bonfadina. Parla sul Bresciaoggi Giuseppe Foresti, sindaco di Cazzago S.M. a cui va tutta la nostra riconoscenza per il lavoro svolto di concerto con noi, con l'amministrazione di Rovato e le altre associazioni (Legambiente e Gruppo Tutela Ambiente di Rovato in testa).
Giovedì 28 Febbraio 2008

CAZZAGO. Parla Foresti Caso-cava «La battaglia continua»

Il giorno dopo l’ordinanza del Tar che ha sospeso gli scavi nella cava Bonfadina si moltiplicano i commenti positivi per un pronunciamento destinato a pesare come un macigno sulle altre vertenze aperte in provincia di Brescia. Il sindaco di Cazzago Giuseppe Foresti è raggiante: «È una sentenza che rende giustizia ai Comuni della Franciacorta che hanno sempre sostenuto la necessità che per l’apertura di un bacino di escavazione simile fosse necessaria una Valutazione d’impatto ambientale. La sentenza di del Tar di Brescia non solo è sospensiva ma è propulsiva perché impone la procedura smentendo la posizione di Provincia e Regione, In sede di procedura di approvazione del Via cercheremo di dimostrare come la cava abbia un peso negativo sulla qualità della vita di cittadini e sul territorio». G.C.C.

Rassegna stampa 27-02-07

Proponiamo di seguito gli articoli comparsi sui maggiori quotidiani locali in seguito alla decisione del TAR sulla necessità della VIA. Giornale di Brescia, Bresciaoggi e Il Brescia.

Nella serata di ieri dovrebbe essere andata in onda un breve passaggio sulla rete bresciana Brescia Punto TV durante il telegiornale. Sono state chieste spiegazioni al nostro componente Angelo Bergomi sulla situazione.


Giornale di Brescia

Bresciaoggi


Il Brescia:

martedì 26 febbraio 2008

Nuovo passaggio Radiofonico per la cava Mercurio-Bonfadina

Nel corso di questa prima serata (ore 19.10) gli ascoltatori collegati alle frequenze di radio onda d’urto hanno avuto la possibilità di ascoltare un approfondimento sugli ultimi sviluppi registrati sulla vicenda della cava Mercurio-Bonfadina.
Nella trasmissione dedicata al modo della Franciacorta Angelo Bergomi, consigliere di maggioranza del comune di Rovato con delega alle attività estrattive, nonchè componente del nostro comitato, ha presentato la delibera assunta dal TAR relativamente alla sospensiva dei lavori. L’occasione è stata inoltre propizia per redarre un breve riassunto dell’intera vicenda, presentando l’iter autorizzativo che ha portato alla concessione della cava, la mancata (fino ad oggi) redazione della VIA, l’infrazione inviata all’Italia sull’argomento dalla Commissione Europea, l’irrisolta questione viabilità per l’accesso all’ambito estrattivo.

Il TAR ferma le ruspe della Bonfadina: Obbligatoria la VIA!




Il TAR di Brescia si è pronunciato sulla necessità della concessione della VIA sulla cava Mercurio-Bonfadina. Dopo aver acquisito la documentazione necessaria dalla regione Lombardia, vedasi il post del 13 Febbraio a questo indirizzo http://comitatoanticavarovato.blogspot.com/2008/02/risposta-regione-lombardia-al-tar-per.html, il tribunale ha sancito la necessità della redazione della Valutazione D'Impatto Ambientale per l'ATEg09. Con il suo pronunciamento il tribunale ha riconosciuto il principio che l'area di riferimento da considerare per la VIA non è solo la superficie produttiva ma l'intera area d'ambito estrattivo.
Con ordinanza 188/08 del 25/02/2008 il TAR di Brescia ha stabilito che i comuni di Rovato e di Cazzago S.M. avevano ragione. L’Ambito Territoriale Estrattivo 9, da tutti conosciuto come cava Bonfadina era da considerarsi un terreno di 35 ettari di superficie e come tale da sottoporre a Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) prima di autorizzare l’attività estrattiva. Valutazione che la Regione è ora obbligata a redigere con il fermo delle attività. Ecco l'ordinanza completa!
















Cogliamo l'occasione per ringraziare le amministrazioni comunali di Rovato e Cazzago S.M., i circoli Legambiente Franciacorta e Ilaria Alpi, il Gruppo Tutela Ambiente Rovato e soprattutto i cittadini che non hanno mai accettato che in barba alle norme partisse una devastante cava nei nostri territori per l'interesse di un privato.

Siamo fiduciosi che questo obbrobrio in sede di redazione della VIA venga definitivamente cancellato.
Grazie a tutti.
Comitato Anticava di Rovato.

Apposti nuovi cartelli lungo la recinzione




Apposti nuovi cartelli lungo la recinzione recentemente realizzata a nord del canale Campo Maggiore.
In tali cartelli si fa riferimento diretto al fronte di cava in cui dovrebbe essere avviata l'attività estrattiva.

lunedì 25 febbraio 2008

Aggiornamento lavori







Come promesso riportiamo nuove immagini dei nuovi lavori eseguiti all'interno del terreno destinato all'apertura dell'attività estrattiva.

venerdì 22 febbraio 2008

Tavola rotonda a Cazzago su Brebemi e TAV

Venerdì 22 febbraio
Ore 20:30
“Presso il teatro Rizzini di Cazzago San Martino“

Il Comitato di Difesa del Territorio di Cazzago S. Martino ha indetto una tavola rotonda sugli impatti ambientali derivanti dalla realizzazione delle infrastrutture BREBEMI e TAV.
All'incontro interverranno:
STEFANO LENZI(Responsabile WWF)
EZIO CORRADI (Responsabile Comitati Lombardi)
ANGELO BERGOMI (Comitato Anticava Rovato).

Rassegna stampa Eco di Bergamo del 8/11/2006

Articolo tratto dal quotidiano Eco di Bergamo del 8/11/2006.
Come è possibile notare il caso del piano cave della Provincia di Brescia e i mancati adempimenti relativi alla VIA (valutazione d'impatto ambientale) non rappresentano un caso isolato.

"Braccio di ferro sui metri cubi del Piano cave
Inizia la discussione del Piano Cave di Bergamo nella VI Commissione (Ambiente e territorio) del Consiglio Regionale. Oltre 60 le osservazioni presentate: comuni, comitati ambientalisti e la Provincia, contraria agli ampliamenti che vuole il "Pirellone".
La materia è di quelle che scottano. Ne sa qualcosa la Provincia, che ha fatto lunghe maratone per confezionare il Piano così com'è oggi. Ora il tour de force tocca alla Regione - cui spetta l'ultima parola - chiamata a mediare su un triplice fronte: quello della stessa Provincia, che difende le sue volumetrie; degli ambientalisti e dei Comuni, che puntano a stralciare o rivedere alcuni ambiti; infine dei cavatori, che chiedono un aumento di metri cubi, oltre a quei 5 milioni e mezzo che il Comitato tecnico del Pirellone ha già proposto di aggiungere.
Venerdì alle 10,30 inizia in VI Commissione consiliare regionale (Ambiente e Protezione civile) l'esame delle osservazioni al Piano cave bergamasco. Circa 60 - tra le più numerose rispetto agli altri piani lombardi - le richieste di audizione pervenute. Si andrà avanti a oltranza per tutti i venerdì successivi ad ascoltare gli enti locali e le associazioni che si sono prenotate. A partire dalla delegazione di via Tasso e degli operatori economici. «Siamo tranquilli - anticipa l'assessore provinciale all'Ambiente Alessandra Salvi -. Difenderemo il nostro documento pianificatorio, approvato dal Consiglio provinciale, con quelle volumetrie e quegli ambiti estrattivi che abbiamo individuato. Ribadiamo la nostra posizione contraria all'ampliamento proposto dal Comitato tecnico». Un ampliamento osteggiato anche dagli ambientalisti e invece chiesto a gran voce dai cavatori. «I quantitativi, soprattutto di sabbia e ghiaia, continuano a essere ridotti - denunciano Aceb (Associazione costruttori edili bergamaschi), Anepla (Associazione nazionale estrattori e produttori lapidei e affini) e Confindustria Bergamo - di questo passo si rischia la paralisi anche dei cantieri delle opere pubbliche e delle infrastrutture future. La situazione è cronica e persino le aggiunte paventate sono insufficienti».
Circa 60, si diceva, le osservazioni pervenute da Comuni, soggetti privati e associazioni ambientaliste. Le principali riguardano gli ambiti estrattivi di sabbia e ghiaia. Operatori privati hanno fatto richiesta di ampliamenti o aumenti di produzione, ad esempio, per Ghisalba (località cascina Portico Nuovo), Cavernago -Calcinate, Calcinate (località Cascina Campagna), Mornico al Serio-Martinengo (località Cascina Vallere), Pontirolo Nuovo (località Moschetta), Bolgare e Telgate . Dall'altra parte, invece, il fronte dei «no». Tra i più battaglieri il Comitato della Valle del Ringhenzolo, con la richiesta di stralciare la cava di Onore di 300 mila metri cubi. «Più volte - scrive il Comitato - abbiamo denunciato abusi per inquinamento atmosferico e acustico, per il mancato rispetto degli orari di cava e, recentemente, anche per escavazione abusiva». E critici rispetto ai nuovi ambiti territoriali estrattivi sono anche i Comuni di Brembate , contrario all'ampliamento in località Arnichi, e Casirate d'Adda , una delle zone maggiormente interessate dall'aumento di volumetrie, con l'aggiunta di un milione di metri cubi. Legambiente si è invece mossa per chiedere lo stralcio della cava di Calcinate (località cascina Pulcina), Antegnate (2 milioni di metri cubi, l'altro Comune interessato dai ritocchi più sostanziosi) e Caravaggio . Per quest'ambito si è registrato il maggior numero di audizioni richieste (ben cinque), da parte di alcuni consorzi, del Comune di Mozzanica, che presenterà una raccolta firme e un'analisi ambientale, e la Provincia di Cremona. Per le cave di recupero, da segnalare le osservazioni critiche presentate dal Comune di Casnigo , per le località La Fabbrichetta, Valle Forcella e Valle Predal. Per quanto riguarda, invece, pietre ornamentali e pietrisco il Comune di Branzi vorrebbe un incremento di 60 mila metri cubi per la località Piodera e di 30 mila metri cubi per località Scurade.
Ma l'allarme dei cavatorie è serio: «Giù le mani dalle cave oppure le infrastrutture in programma rischiano il blackout». «Le dimensioni previste - descrive la situazione Paolo Ferretti, presidente dell'Aceb - non sono conformi alle reali necessità del territorio. Per il materiale da costruzione, sabbia e ghiaia, c'è stata una riduzione del 21% rispetto al Piano 1997-2000. Un deficit troppo pesante che compromette seriamente le opere che devono essere cantierizzate nei prossimi anni». La Bergamasca è costretta a importare la sabbia da Cremona e la ghiaia da Brescia. «Un'operazione antieconomica, che incide sui costi - precisa Ferretti - e antiecologica: il trasporto su strada genera traffico e inquinamento. Nessuno si diverte a cavare per nulla. L'obiettivo di cavare più materiale in Bergamasca non è esportarlo in altre province, ma garantire l'autosufficienza alle nostre opere, che scontano già pesanti ritardi». Dello stesso parere Massimiliano Calissi, presidente del Gruppo marmi di Confindustria Bergamo, e Giacomo Pesenti, delegato provinciale dell'Anepla: «I metri cubi sono pochi, il materiale manca e i tempi sono lunghissimi. Le aggiunte regionali? Minime», concordano.Ambientalisti criticiNorme in arrivo
Ai cavatori fanno però da controcanto gli ambientalisti. «Per un Piano sostenibile - affermano Verdi e Legambiente - i 5 milioni e mezzo di metri cubi aggiunti dalla Regione sono inaccettabili». Per i consiglieri regionali dei Verdi Marcello Saponaro e Carlo Monguzzi, poi, per il Piano cave di Bergamo sarebbe dietro l'angolo una possibile infrazione delle direttive dell'Unione europea, come già successo per il Piano cave di Brescia. «La Commissione europea - rendono noto - ha avviato due procedure d'infrazione all'Italia in relazione al Piano cave bresciano e del lago d'Idro inerenti alla non conformità con la direttiva europea sulla valutazione d'impatto ambientale necessaria per ogni Piano. È tempo che la Regione smetta di fare la furba e si adegui agli obblighi europei, procedendo alle valutazioni d'impatto ambientale (Via) per i singoli progetti di cave, compreso anche il Piano di Bergamo».
L'assessore regionale alla Qualità dell'Ambiente Marco Pagnoncelli (che è anche consigliere provinciale), ricordando come il Piano cave di Bergamo sia in regola con la normativa vigente, annuncia: «Stiamo valutando l'opportunità di modificare la delibera di Giunta regionale in vigore, che esclude la Via per alcune casistiche. La nuova delibera prevederà che le norme sulla Via non vengano applicate solo al progetto dell'ambito territoriale estrattivo, comprendendo quindi oltre alla singola autorizzazione all'attività estrattiva, anche tutte le previsioni relative al decennio di validità del Piano cave».
Benedetta Ravizza"

giovedì 21 febbraio 2008

Ripresa lavori

Sono ripresi ieri i lavori all'interno dell'area in prossimità delle stalle ex Bresciani demolite.
I mezzi pesanti all'opera provvedono a caricare e portare via il materiale frutto della demolizione e del successivo trituramento delle stalle.
Appena possibile posteremo alcune foto a testimonianza di questi nuovi lavori.

martedì 19 febbraio 2008

Comunicato stampa Monica Frassoni del 13/10/06




Proponiamo il comunicato stampa emesso dal deputato al Parlamento Europeo Monica Frassoni il 13 Ottobre 2006 relativo all'invio da parte della Comunità Europea della lettera di messa in mora dell'Italia per la mancata VIA sul piano cave della provincia di Brescia e, in particolare, sull'ambito estrattivo ATEg09.

lunedì 18 febbraio 2008

Aperto sondaggio

Come è possibile osservare in homepage è stato attivato già da qualche giorno un sondaggio relativamente alle azioni che il TAR di Brescia intraprenderà dopo le risposte avute dalla Regione Lombardia sulla mancata concessione della VIA.
Ci interessa sapere cosa ne pensate sull'argomento, quindi votate...

venerdì 15 febbraio 2008

Aggiunta nuova funzionalità al blog

Per migliorare la navigabilità del blog abbiamo aggiunto una nuova funzionalità.
Nella parte destra dell'homepage è stata inserita la sezione "Etichette".
Ogni post pubblicato è stato caratterizzato da un argomento (etichetta) di riferimento. In tal modo è possibile avere immediata evidenza dei posts riguardanti lo stesso argomento. Basta cliccare in corrispondenza dell'argomento a cui si è interessati ed automaticamente verranno visualizzati i post relativi a quell'etichetta.
Inoltre si è proceduto ad un parziale restyling del blog con l'aggiunta della sezione Links "amici". Tali links sono quelli all'interno dei quali è stato riportato il riferimento all'indirizzo del blog del comitato anticava di Rovato.

giovedì 14 febbraio 2008

Comitato Antidiscarica di Travagliato: Bresciaoggi 14/02/2008

Riportiamo un articolo tratto dal bresciaoggi di oggi 14/02/2008. Vi poniamo una curiosità: oggi ricorre il secondo anniversario della giornata in cui per la prima volta un comitato di cittadini venne ammesso a una conferenza dei servizi alla Provincia di Brescia con addirittura diritto di parola. Fu il nostro in occasione della conferenza dei servizi in cui anche noi potemmo porre in faccia alla Provincia e al privato che era presente le nostre ragioni: alcune come il traffico e la mancata VIA non hanno mai avuto risposta, tanto da trascinarsi anche presso al TAR grazie ai comuni di Rovato e di Cazzago S.M..
Eccovi l'articolo del Bresciaoggi sulla discarica Bettoni di Travagliato.
Facciamo notare che il giornale cita Renato Pasinetti come coordinatore del comitato. Ci compiacciamo che si sia ricreduto. Quando militava nel direttivo di Forza Italia di Rovato non prese mai una posizione del genere sulla Cava Bonfadina.
Evidentemente il tempo può anche questo.

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TRAVAGLIATO. Il Comitato: «La petizione sta assumendo la fisionomia di un plebiscito» Una pioggia di firme affossa due discaricheAspettando il verdetto del Tar e la decisione della Provincia 2.500 cittadini dicono di «no» ai progetti Bettoni e Cerca

Sergio Botta A Travagliato il fronte antidiscariche si allarga, in attesa dell’esito del ricorso al Tar e di una decisione da parte del Broletto. «In due settimane la petizione contro la realizzazione di due discariche è stata sottoscritta da 2500 cittadini - sottolinea con soddisfazione Piergiuseppe Alessi, ex consigliere comunale -. Ma siamo solo all’inizio. Il comitato guidato da Renato Pasinetti proseguirà la raccolta di firme. La risposta dei residenti è stata positiva e sono convinto che la capillare informazione promossa sul tema permetterà di trasformare la petizione in una sorta di plebiscito contro le discariche». MA COME E’ NATA la raccolta di firme? «Il comitato - ricorda Alessi - è apolitico e fa appello al buon senso e al rispetto di un territorio già abbondantemente sacrificato all'espansione urbanistica. Per questo è emersa la consapevolezza di difenderlo da nuovi assalti. Che avvenire vogliamo lasciare ai nostri figli. Solo cemento e discariche?». IL GRUPPO antidiscarica ha pure attivato il sito internet www.ccastravagliato.altervista.org in cui sono illustrate le sue iniziative ed i modi con i quali occorre ribadire un fermo no alle discariche. La prima (la «Bettoni») in località cascina Rinascente è progettata per accogliere in dieci anni 2,1 milioni di metri cubi di rifiuti inerti e derubricati (industriali), mentre invece la «Cerca» accoglierebbe quelli contenenti amianto per un totale di 467 mila metri cubi. Se la «Cerca» attende ancora il vaglio della Regione, per la «Bettoni» era invece già arrivato il benestare lo scorso novembre. L'autorizzazione era stata però impugnata dal commissario prefettizio Attilio Visconti, che, forte di un voto contrario all'unanimità del Consiglio comunale, oltre ad aver verificato alcuni vizi formali e sostanziali nel decreto regionale, ha inoltrato ricorso al Tar per l’annullamento. IN QUALITÀ DI COORDINATORE di Forza Italia ha preso posizione l’ex sindaco Mimmo Paterlini che ha scritto una lettera al commissario prefettizio, complimentandosi per il ricorso al Tar sulla «Bettoni». Paterlini ha anche sottolineato «di essere stanco di subire continui attacchi di ex componenti del Consiglio comunale. Non ho avuto, nè potevo avere nessun ruolo decisionale e politico in questa autorizzazione». Intanto a Travagliato, l'attenzione è rivolta all'assessorato all'Ambiente della Provincia, che dovrà decidere se dare o meno l'autorizzazione definitiva.
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mercoledì 13 febbraio 2008

Risposta Regione Lombardia al TAR per mancata VIA











Pubblichiamo la risposta depositata dalla Regione Lombardia il 29/01/08 in seguito all'ordinanza istruttoria del TAR di Brescia che aveva richiesto delucidazioni in merito alla mancata concessione della VIA (valutazione d'impatto ambientale) per l'ATEg09.
Facciamo notare che le ragioni sono quelle di sempre.
I comuni hanno predisposto delle puntualizzazioni che provvederanno a sottoporre all'avvocato che li segue. Anche il nostro comitato ha dato, come sempre, il suo contributo.

martedì 12 febbraio 2008

Risposta Cogeme sospensione lavori rete gas e acqua via Rimembranze


Proponiamo la risposta inviata da Cogeme Gestioni al comune di Rovato in seguito alla richiesta d'informazioni avanzata per il protrarsi dei lavori di estendimento rete gas metano ed aquedotto su via Rimembranze.

giovedì 7 febbraio 2008

Rimozione picchetti rotatoria statale 11



























Postiamo alcuen foto che testimoniano la rimozione dei picchetti apposti nei terreni a sud della statale 11 in prossimità dell'incrocio tra la stessa, via Rimembranze e via San Giovanni (strada per Lodetto).
Dell'apposizione di tali picchetti avevamo già riferito con il post del 19 Dicembre 2007, usufruibile cliccando questo link


I picchetti risultano rimossi già da alcuni gironi.

mercoledì 6 febbraio 2008

Comitato su Radio Onda d'Urto oggi alle 18-18.30




Segnaliamo che oggi alle ore 18-18.30 la redazione locale di Radio Onda d'Urto intervisterà un componente del nostro comitato durante una trasmissione che ha per oggetto l'analisi del consumo del territorio nella nostra tanto amata Franciacorta. Ci sarà lo spazio per parlare anche della Bonfadina.

Eccovi le principali frequenze se volete ascoltare la trasmissione.


99.6 MHz Brescia e provincia.
99.5 e 99.7 MHz Lago di Garda (BS)
98.0 MHz Milano

Siamo a disposizione per raccogliere i vostri commenti.

Ripristinato diritto di passagio lungo Campo Maggiore







Segnaliamo un piccolo successo nella vicenda legata alla cava Mercurio-Bonfadina in parte riconducibile anche al nostro comitato.
Come segnalato nel post del 5 Novembre 2007 (per vederlo potete cliccare direttamente su questo link),


avevamo segnalato al Consorzio Irriguo Roggia Fusia Terzo di Rovato l'irregolarità a nostro avviso della recinzione realizzata dal cavatore. In particolare la recinzione lungo il lato est del terreno di proprietà della Bettoni spa impediva il transito lungo il canale Campo Maggiore (che attraversa appunto il terreno destinato alla cava e risulta di competenza della stessa Roggia Fusia), contravvendo alle prescrizioni emanate dal consorzio Roggia Fusia che prevedono invece la possibilità di transito lungo i canali di propria competenza.
Oggi postiamo alcune immagini che testimoniano la rimozione di parte della recinzione precedentemente apposta in corrispondenza del canale stesso, ristabilendo conseguentemente il diritto di passaggio lungo il canale prima precluso.

martedì 5 febbraio 2008

Cartello lavori recinzione Cazzago




Inseriamo le immagini relative al cartello d'inizio lavori per la recinzione sul territorio del comune di Cazzago S.M.

lunedì 4 febbraio 2008

Immagini nuova recinzione





















































Inseriamo alcune immagini della nuova recinzione metallica realizzata a nord del canale campo maggiore, della cui realizzazione abbiamo già riferito nel post del 29 gennaio 2008.

Obiettivo del cavatore è quello di delimitare la porzione di terreno a nord del canale, in modo da poter inizare l'attività estrattiva. La concessione d'escavazione infatti è valida solo se l'attività di cava può essere svolta in sicurezza e quindi con i terreni inaccessibili dall'esterno.

Nell mappa riportiamo in dettaglio i terreni che il cavatore sta recintando e all'interno dei quali (da progetto presentato in Provincia di Brescia) dovrebbe iniziare l'attività estrattiva.

Ancora una volta sottolineiamo che sui lavori in corso di realizzazione pende il ricorso al TAR avanzato dai comuni di Rovato e Cazzago contro l'autorizzazione alla cava e la richiesta di approfondimento da parte del TAR sulla mancata concessione da parte della Regione Lombardia della VIA (valutazione d'impatto ambientale).

Ciò nonostante i lavori proseguono, cambiando in modo irreversibile lo stato dei luoghi.




venerdì 1 febbraio 2008

Lettera al direttore del consigliere Bergomi



Di seguito riportiamo la lettera al direttore inviata dal consigliere comunale di Rovato Angelo Bergomi a vari giornali sull'inconcepibile autorizzazione della cava Bonfadina da parte della Provincia anche solo per il problema viabilistico che produrrebbe. Alla luce dell'ultimo incidente mortale di cui abbiamo riportato notizia e dell'autorizzazione temporanea di un anno per l'accesso proprio da via Bonfadina, teatro di quest'ennesima tragedia.

Cogliamo l'occasione per formulare la nostra più sentita vicinanza alla famiglia di Mohammad Riaz Tamil, il cittadino pachistano vittima di questo assurdo incidente con un camion da cava che, stando alla cronaca pubblicata sul Bresciaoggi del 26-01-08, proveniva da una cava situata nel comune di Berlingo. Il sig. Tamil risiedeva a Gussago e da cinque anni era in Italia, avendo lasciato moglie e tre figli nel natio Pakistan. Pur non conoscendolo riteniamo doveroso partecipare sinceramente al dolore di tutti i famigliari del sig. Tamil per la sua assurda scomparsa. E questo al di là delle responsabilità di ognuno nella dinamica dell'incidente.
(La lettera è stata già pubblicata dal sito http://www.quibrescia.it/. )
Ex-statale 11, i pericoli di una viabilità dissennata
venerdì 01 febbraio 2008

Venerdì 25 gennaio scorso, nel tardo pomeriggio, mi trovavo a transitare sulla ex-statale 11, ora strada provinciale, in direzione Rovato. Già all’altezza della rotonda della Sabaf a Ospitaletto era presente una coda impressionante di mezzi che conduceva fino alla rotatoria in località "Bertola" in territorio di Cazzago San Martino. Giunti in prossimità di quest’ultima si poteva notare un grosso camion da cava fermo e a pochi metri di distanza un lenzuolo bianco, drammatico presagio di una tragedia appena consumata. Dal tg serale e dalle pagine di cronaca dei giorni successivi ho appreso della morte di un cittadino pachistano residente a Gussago. In primo luogo desidero esprimere il mio cordoglio personale alla famiglia. Poi vorrei proporre una riflessione. Quest’ennesimo incidente mortale è l’ulteriore dimostrazione della pericolosità della ex-statale 11 (e delle sue uscite e svincoli) nella zona di Rovato e Cazzago S.M.; solo pochi mesi fa un’indagine finita sui giornali aveva confermato come questo tratto stradale fosse il più pericoloso addirittura dell’intera provincia di Brescia. In effetti, da rovatese, ricordo almeno 15 incidenti mortali in altrettanti anni in poco più di due chilometri. E nonostante questa situazione la Provincia di Brescia ha deciso di autorizzare un ambito estrattivo, la arcinota cava Bonfadina, da 300 mezzi pesanti al giorno riversati su questi tratti stradali. Mezzi da almeno 200 quintali l’uno. In prima istanza la Provincia, per gestirne l’afflusso, ha autorizzato una rotatoria all’altezza di via S.Giovanni per la frazione rovatese di Lodetto sul lato sud dell’ambito, senza alcun tipo di contraddittorio con i comuni. Questi, infatti, nel 2005 avevano proposto uno studio in cui si evidenziavano dati di un traffico attuale e indotto ben più sostenuti di quanto dichiarato dai tecnici della ditta escavatrice. Non è mai stato preso in considerazione. Altro aspetto non secondario: la Provincia ha autorizzato questa rotatoria senza tener conto che per realizzarla sarebbero servite delle aree di altri privati che, giustamente, non vogliono cedere le loro proprietà. Mi riferisco in particolare a un vivaio di piante che dopo 40 anni di lavoro ha il sacrosanto diritto di pretendere di continuare a svolgere la propria attività sulla sua proprietà e di non vedersela portar via per una rotatoria che di pubblica utilità ha ben poco; il tutto per consentire l’avvio di un’attività estrattiva che arrecherà loro, tra le altre cose, anche un danno di immagine e economico. E’ questa un’attività con meno dignità di quella estrattiva forse? Nel Dicembre scorso è subentratata una novità: il settore provinciale Gestione e Manutenzione Strade ha autorizzato un diverso accesso temporaneo per un anno da via Bonfadina, strada comunale di Cazzago S.M. dove è avvenuto l’incidente mortale di cui parlavo sopra. La decisione è avvenuta perentoriamente senza interpellare in alcun modo il comune interessato, in attesa che si realizzi la rotatoria che insiste sul vivaio. E di decisione in decisione si è arrivati all’epilogo dell’incidente mortale provocato proprio da un bilico del tutto simile a quelli che transiteranno con l’apertura della Bonfadina e proprio sul tratto di strada deciso dalla Provincia per l’accesso temporaneo all’ambito. Tutto questo nonostante l’istruttoria decisa dal Tar sulla mancata Valutazione di Impatto Ambientale, con un’infrazione della Commissione Europea tuttora in essere e con un esposto alla Procura della Repubblica di cui si attendono gli sviluppi. A questo punto esprimo l’ennesimo invito ai competenti settori provinciali a fermarsi prima che sia troppo tardi. Scoprire tra qualche anno che è stata fatta una scelta dissennata non sarebbe assolutamente giustificabile tanto più per quei cittadini di Rovato e di Cazzago che da anni lo stanno dicendo inascoltati. Angelo Bergomi, consigliere comunale di Rovato