lunedì 31 agosto 2009

Lavori cava


Proponiamo l'articolo apparso sul quotidiano Giornale di Brescia il 15 Agosto 2009, nel quale si riferisce, a seguito della segnalazione del nostro comitato, l'inizio dell'attività estrattiva per l'ATEg09 Mercurio-Bonfadina.
Nei prossimi giorni contiamo di dare testimonianza attraverso alcune immagini dello stato di avanzamento dei lavori. Dal 7 Agosto infatti, data nella quale le ruspe hanno iniziato ad operare, la frenetica attività di escavazione e movimento terra non si è mai interrotta.

sabato 29 agosto 2009

Iniziativa comitati ovest bresciano

Seppur ormai postuma diamo notizia dell'inizativa promossa dai comitati ambientalsiti dell'Ovest Bresciano e apparsa sui quotidiani locali.

Giornale di Brescia
"17/08/2009 - «Rischio cave», comitati in tour nei mercati dell’Ovest

Con l’obiettivo di «diffondere nella comunità la conoscenza del rischio cave e discariche», i Comitati Ambiente dell’Ovest Bresciano inizieranno oggi, lunedì 17 agosto, un tour nei mercati merceologici dei Comuni a vario titolo coinvolti nella questione. «In ogni tappa - ha spiegato il rappresentante del gruppo castrezzatese Angelo Bersini - distribuiremo materiale informativo e raccoglieremo fondi necessari alla nostra battaglia. Vogliamo rendere i cittadini consapevoli delle operazioni devastanti che stanno per interessare il nostro territorio. Ci riferiamo per esempio ai progetti di cave che insistono su Castrezzato e alla Bertola, tra Rovato e Cazzago San Martino, e di discariche a Travagliato, due, e sempre a Cazzago San Martino. È ora di dire basta, tutti insieme. Non è giusto - ha sottolineato - che il nostro territorio continui ad essere da un lato impoverito e dall’altro la meta dei rifiuti delle altre province e regioni». Oggi i Comitati saranno al mercato di Rovato, domani faranno tappa in quello di Castrezzato. Mercoledì 19 saranno a Travagliato e giovedì 20 a Cazzago San Martino."


Bresciaoggi
20/08/2009 - Discarica a Cazzago? E’ battaglia sul blog

La battaglia sulle modalità di ripristino della cava Macogna approda sul web grazie al blog aperto dalle Amministrazioni civiche di Rovato, Cazzago San Martino, Travagliato e Berlingo. Si tratta dei paesi che sostengono l’istituzione del Parco locale di interesse sovracomunale messo in discussione - a modo di vedere dei sindaci - dall’ipotesi - peraltro seccamente smentita dalla Regione - di apertura di una discarica nel cratere lasciato in eredità dall’escavazione. PER ENTRARE NEL BLOG bisogna cliccare sull’indirizzo http:progettomacogna.blogspot.com. Sulla tribuna telematica gli amministratori e i loro esperti ambientali forniscono notizie fresche sull’iter della cava e ribadiscono il punto di vista dei Comuni sull’Ate 14 e appunto sull’oasi naturalistica che dovrebbe nascere nell’area Macogna.


Cave e autostrada: un volantino rivela le «verità» scomode
Tre giorni di mobilitazione generale contro cave e grandi opere infrastrutturali. A scendere in campo gli ambientalisti dell'Ovest Bresciano e il coordinamento dei comitati civici di Travagliato, Berlingo e Castrezzato. LA PROTESTA SI È APERTA lunedì con un sit-in al mercato di Rovato. Martedì i gazebo dei collettivi ambientalisti hanno fatto tappa a Castrezzato mentre ieri mattina hanno presidiato la piazza di Travagliato. La battaglia si combatte con un volantinaggio a tappeto che punta a informare i cittadini sui progetti che rischiano di compromettere il territorio. L’attenzione è puntata sul pacchetto di cave e discariche «autorizzate da Provincia e Regione - si legge nel volantino distribuito ieri - per smaltire anche i rifiuti provenienti dal sud Italia». A fare il punto della situazione, Angelo Bersini, uno dei portavoce del collettivo ambientalista. «Abbiamo voluto che la campagna di sensibilizzazione toccasse anche Castrezzato - spiega - perchè sarà uno dei paesi martoriati da devastazioni ambientali inutili. Anzitutto, la cava di prestito per Brebemi a nord dell'abitato e della quale nemmeno si conosce ancora l'estensione. A nord-est è inoltre in programma la sistemazione dei cantieri della Tav, mentre è già stata realizzata un'assurda vasca di laminazione per la raccolta di acqua piovana. Nemmeno fossimo assetati come il meridione: in realtà - continua Bersini - si è inventata la scusa della vasca per scavare sabbia e ghiaia e venderla ad altre province». I COMITATI TORNANO a parlare apertamente di speculazione politica a discapito del territorio. «Il nostro piano cave - aggiunge Bersini - era sovrastimato perché era prevista anche la corda molle, oltre a Brebemi e Tav. In più abbiamo una marea di cave ancora attive. Qui si aprono altri crateri per un primo business e poi li si richiudono con le discariche, che sono un altro super business. Ecco quello che la politica pensa per i nostri figli». Ma il dito è puntato anche contro «l'inciucio regionale per la bomba ecologica sulla cava in località Macogna dove il Pirellone ha previsto una discarica per rifiuti speciali non pericolosi. Andrebbe a riempire con altri veleni la cava dell'ambito estrattivo 14 di 84 ettari vanificando il maxi progetto di Parco locale di interesse sovracomunale (Plis) che incorpora la cava e che è stato firmato dai Comuni di Travagliato, Berlingo, Cazzago e Rovato». A questo proposito va comunque registrata la presa di posizione ufficiale della Regione che ha smentito categoricamente che nell’area della Macogna nascerà una discarica. "

venerdì 28 agosto 2009

Comitato contro le nocività di Brescia


Per il disastrato "Ambiente" bresciano si è aggiunto un nuovo rischio, la possibilità di una cava da riempire d'amianto nella zona S.Polo-Buffalora di Brescia.
Il Bresciaoggi del 18 Agosto 2009 racconta questa nuova storia e la battaglia del relativo comitato che si è formato a salvaguardia della salute dei cittadini, contro l'inquinamento e il degrado.

mercoledì 26 agosto 2009

Cava Macogna: parco contro discarica

Giornale di Brescia 21/08/09


Bresciaoggi 21/08/09


Continuano a susseguirsi gli sviluppi relativi alla vicenda dell'ambito estrattivo 14, cava "Macogna" e al relativo recupero al termine dell'escavazione.
Di seguito le cronaca dei quotidiani locali del 21 Agosto 2009 dell'incontro dei rappresentanti delle 4 amministrazioni comunali coinvolte presso la Provincia di Brescia.

venerdì 14 agosto 2009

Blog PLIS Macogna

E' on line il blog del progetto di parco PLIS Macogna promosso dalle 4 amministrazioni coinvolte, disponibile all'indirizzo

http://www.progettomacogna.blogspot.com

giovedì 13 agosto 2009

Replica dei 4 comuni alla Regione sulla Macogna

Giornale di Brescia 12/08/09

Bresciaoggi 12/08/09


Sui quotidiani locali di ieri erano riportate le repliche dei rappresentanti dei 4 comuni risppetto alla controrepliche della Regione Lombardia relative alla possiblità di discarica nella cava Macogna.

mercoledì 12 agosto 2009

Lavori cava


La notizia delle operazioni di escavazione per la nostra cava Mercurio-Bonfadina compare anche sul quotidiano Bresciaoggi di oggi 12 Agosto.

Cava Macogna, la riposta della Regione

Bresciaoggi 11/08/09

Giornale di Brescia 11/08/2009



Vi proponiamo gli articoli apparsi ieri sui quotidiani locali di Brescia relativa alla presa di posizione della Regione Lombardia contro le dichiarazioni dei 4 Comuni coinvolti nel progetto del parco Macogna, circa la ventilata possibilità di discarica.
Analizzando le dichiarazioni della Regione Lombardia teniamo a sottolineare 2 aspetti:

1. "la prosecuzione degli scavi della cava è sostanzialmente dovuta, visto che si tratta della continuità di un'attività già in corso". Viste tali parole la domanda che sorge spontanea è se la Regione, attraverso i propri competenti uffici, svolge la valutazione degli impatti derivanti dalle attività che autorizza, oppure tutti i progetti, indipendentemente dalla sostenibilità ambientale, sono da approvare perchè dovuti agli "amici" imprenditori dei settori cave e discariche?
Segnaliamo inoltre che il principio sopra esposto dalla Regione non è stato utilizzato per la nostra cava Bonfadina, per la quale si è preferito autorizzare un bacino estrattivo completamente nuovo rispetto ad ampliare i bacini già attivi di proprietà dello stesso cavatore.
2. La stessa Regione con il procedimento autorizzativo all'escavazione ha previsto per la Macogna il recupero dell'intero ambito (anche quello già scavato) a piano campagna. Saremmo interessati quindi a sapere, vista la smentita per l'ipotesi di discarica, quale materiale la Regione intende autorizzare come riempimento di un buco grande 550.000 mq e profondo 30 m.

lunedì 10 agosto 2009

ambientebrescia.it

Segnaliamo che tra i "link amici" abbiamo aggiunto il sito:

http://www.ambientebrescia.it

Il curatore è il prof. Marino Ruzzenenti, noto sopratutto ai cittadini della città di Brescia per diverse "battaglie" ambientali, tra le quali ricordiamo l'inceneritore ex ASM e la diossina della Caffaro.

domenica 9 agosto 2009

Macogna: 4 Comuni contro la Regione

Dal Bresciaoggi di oggi 09/08/2009:

"Cava contro parco, ricorso al Tar
IL BRACCIO DI FERRO. Gli amministratori sono impegnati entro la fine dell'anno a definire la destinazione a verde dei circa 60 ettari di superfice
A Travagliato l'incontro dei sindaci all'indomani della decisione regionale che alla Macogna autorizza nuovi scavi

«Un parere luciferino e senza pudore». Così Dante Daniele Buizza, sindaco di Travagliato, il collega Dario Ciapetti (Berlingo) e gli assessori Riccardo Sette e Patrizia Belli (Rovato e Cazzago San Martino) hanno definito la pronuncia di compatibilità ambientale della Regione Lombardia a favore dell'attività estrattiva da realizzarsi in località Macogna - Bonardina che ricade sul territorio dei quattro Comuni. Un provvedimento inatteso contro il quale i sindaci hanno già pronta la risposta: il ricorso ai giudici del Tar.
«Basta dare senza ricevere» ha commentato il sindaco Buizza che ieri mattina ha invitato i colleghi a discutere della decisione della Regione Lombardia. «Ora è giunto il momento - ha insistito Buizza - di recuperare quanto c'è stato sottratto. L'interesse pubblico viene prima di quello privato».
L'ARRABBIATURA degli amministratori dei quattro Comuni è dovuta al fatto che su quell'area (oltre 57 ettari) è in fase di stesura il progetto di costituzione del Plis (Parco locale sovraccomunale). I Comuni entro l'anno dovrebbero aver definito le varianti al Prg. Sembrava tutto in discesa, ma poi il 21 luglio il Pirellone si è pronunciato sul destino di quel territorio tanto martoriato.
«La Regione non dice - spiega Dario Ciapetti - che è previsto un volume di escavazione di 4,5 milioni di metri cubi. La Struttura paesaggio della direzione generale territorio e urbanistica evidenzia di «ritenere necessario ed indispensabile che il recupero finale debba essere effettuato a piano campagna su tutte le aree di pertinenza dell'Ate anche al fine di consentire la ricucitura delle partiture poderali, delle relative strade carrerecce e con il ripristino del verde originario».
«Ma sotto il piano campagna - prosegue il sindaco di Berlingo - ci si dovrà pur mettere qualcosa. La soluzione sarà una discarica, considerando che partiranno due grandi infrastrutture (Tav e Brebemi) e il raddoppio della sp19 e i lavori di ampliamento della sp18. La domanda sorge spontanea: dove porteranno i materiali se non in una vicina discarica?».
«Ecco quindi la decisione regionale che cala sulle comunità locali (sarebbe questo il federalismo?) un intervento da respingere in toto in quanto frutto di un provvedimento calato dall'alto. La nostra gente (rappresentiamo 50 mila abitanti) vuole che su quella vasta area si realizzi un grande parco.
«LA REGIONE - interviene l'assessore Sette - prefigura, in sostanza il perseguimento di un risultato paesaggistico a prescindere dalla sostenibilità ambientale di ciò che è conferito. Inoltre, non tiene conto del parere negativo dell'Asl di Brescia, sfavorevole al riutilizzo della cava tramite la realizzazione di una discarica per rifiuti».
«È subdola la Regione - osserva l'assessore Belli - perchè precisa i mappali nella pronuncia di compatibilità ambientale, vocati al recupero del piano campagna, avvallando quindi il progetto di discarica. Il decreto del Pirellone contrasta indirizzi e deliberazioni già assunte dai nostri Comuni, attinenti l'istituzione di un Plis nel cui ambito è compreso l'intero Ate14 che persegue il recupero e la riqualificazione integrale della vasta area degradata per la destinazione ad un uso antropico che la reinserisca nel tradizionale paesaggio della pianura bresciana»."


"Lettera a Formigoni «Vorremmo vederla per spiegarle il no»
Ferma e decisa è la protesta degli amministratori di Travagliato, Rovato, Cazzago e Berlingo. Ma quali iniziative assumeranno? In prima battuta il ricorso al Tar. Poi il 25 agosto incontreranno Giuseppe Romele, assessore provinciale al territorio, mentre ieri hanno inviato una lettera a Roberto Formigoni, presidente della Regione Lombardia.
A Formigoni i sindaci chiedono un incontro per illustrare le preoccupazioni delle rispettive comunità. Inoltre il 12 settembre alle ore 10 nel municipio di Cazzago sono stati invitati gli 11 consiglieri regionali bresciani per spiegare la situazione ambientale presente e futura del territorio con particolare attenzione alla salvaguardia degli interessi pubblici delle comunità che rappresentano. I sindaci non escludono forme di collaborazione con i privati coinvolti nel recupero degli ambiti estrattivi. «Come si vede - spiega Davide Uboldi, assessore all'Ambiente di Travagliato - se ci sarà un'apertura, non si esclude che lo scontro tra istituzioni di grado diverso possa essere ricomposto, studiando forme di intervento alternative, tenendo conto delle realtà locali non più disposte a sopportare il continuo degrado del territorio»."

sabato 8 agosto 2009

Cava: l'attività estrattiva è iniziata!


Purtroppo la nostra cava è ufficialmente stata avviata!!!
Già nel corso della giornata di ieri, infatti, alcuni cittadini ci avevano segnalato che mezzi pesanti carichi di terra uscivano dalla cava e si immettevano su Via Bonfadina.
Oggi abbiamo quindi compiuto una passeggiata intorno al perimetro della cava per verificare la situazione.
I lavori di movimento terra di cui abbiamo riferito non sono stati limitati al completamento del terrapieno lungo il lato ovest ma, in realtà, hanno implicato lo scorticamento del terreno superfiale per circa 4.000 mq. La profondità del terreno rimosso arriva a 1.50 m, in tutto quindi dovrebbe trattarsi al momento di 6.000 mc lavorati in poco più di un giorno.
Ricordiamo che l'operazione di scorticamento per una cava consiste nel togliere la parte superficiale del terreno(quella vegetale), in modo poi da avviare l'istallazione degli impianti di estrazione direttamente sulla parte di ghiaiosa del suolo.

venerdì 7 agosto 2009

Nuovi lavori per la cava


Sono ripresi i lavori di movimento terra all'interno del perimetro della cava.
In particolare è in corso l'operazione di ultimazione del terrapieno lungo il lato ovest del perimetro del bacino iniziale di escavazione.

martedì 4 agosto 2009

Giornale di Brescia 3/8/09

Dal quotidiano Giornale di Brescia di ieri 3 Agosto 2009,

"LETTERE AL DIRETTORE
La cava ed i tempi di autorizzazione
Ore 06:01
lunedì, 03 agosto 2009
Vorremmo portare all'attenzione dei cittadini la difficoltà anche per noi amministratori di capire alcuni atteggiamenti della pubblica amministrazione.
Da ormai 5 anni le amministrazioni comunali di Rovato e di Cazzago S. M. si stanno battendo perché sul loro territorio non arrivi una gigantesca cava di ghiaia e sabbia, 34 ettari, nell'ultimo terreno a denominazione Docg dei nostri comuni: la cosiddetta cava Bonfadina. Dopo una messa in mora della Comunità europea, ora assistiamo a una serie di passaggi autorizzativi che ci lasciano quantomeno perplessi.
Lunedì 13 luglio le Amministrazioni comunali di Rovato e Cazzago S. M. sono state convocate dalla Provincia a una conferenza dei servizi sul problema delle emissioni di polveri, tema molto importante visto che rappresenta una delle criticità più frequenti connesse all'attività estrattiva. Ci siamo presentati con un dossier corredato da fotografie sulle piantumazioni effettuate dalla ditta due anni fa lungo il perimetro del terreno, foto che attestano come le piante non sono assolutamente in grado di mitigare alcunché perché caratterizzate da una crescita irrisoria e già in buona parte rinsecchite.
Tra i vari aspetti abbiamo sottolineato anche un grave problema di accesso all'area che la Provincia ha individuato direttamente dalla ex statale 11 in un tratto che ha avuto numerosi incidenti mortali negli ultimi anni: l'ultimo nel gennaio dello scorso anno ha visto coinvolto proprio un camion da cava con la morte di un motociclista. Abbiamo ribadito infine il fatto che non ci convincono le stime sul numero di mezzi pesanti il cui passaggio in ingresso/uscita verrà indotto dall'apertura del bacino estrattivo, nodo assolutamente da sciogliere in merito al tema delle emissioni.
La conferenza dei servizi si è chiusa con un accordo con l'Arpa che prevedeva l'invio da parte dei Comuni di ulteriore documentazione che attestasse le loro ragioni, documentazione prontamente spedita dall'Amministrazione comunale di Rovato solo tre giorni dopo. Nel frattempo giovedì 16 luglio i Comuni vengono a sapere, indirettamente, attraverso un fax mandato dal cavatore, che mercoledì 15 luglio, quindi due giorni dopo la conferenza di cui sopra, il competente settore provinciale ha emesso un Atto dirigenziale con il quale vengono autorizzate le emissioni in atmosfera legate al bacino estrattivo della Bonfadina.
Ci poniamo allora alcuni interrogativi:
1) Come è possibile che non si sia sentita la necessità che fosse un ente terzo a effettuare dei rilievi sia in termini di emissioni di polveri che acustiche nella zona oggetto di discussione, non attraverso previsioni basate su dati di centraline posizionate a Brescia città? A oggi, infatti, i dati presentati sia in Regione che in Provincia sono dichiarati da professionisti incaricati dal cavatore. Un po' come chiedere a un oste se il suo vino è buono.
2)Come è possibile che l'autorizzazione provinciale all'escavazione sia stata rilasciata il 15 giugno e si discuta delle polveri quasi un mese dopo?
3)In Provincia è così normale che un privato proponente sappia di un atto dirigenziale provinciale ben prima di due Amministrazioni comunali, tanto da poter spedire loro una comunicazione il giorno dopo l'emissione dell'atto stesso?
4)Prendiamo atto dell'impazienza del privato a cui peraltro siamo abituati fin dal 2005, ma ci siamo dimenticati che nel Piano Provinciale Rifiuti la Provincia stessa ha definito la zona della Franciacorta in cui è inserita la cava Bonfadina come un'area di "pregio agricolo" e che già oggi nell'arco di 3 km vi sono tre discariche e altre due cave?
5)E l'approfondimento che l'Arpa ha chiesto, al di là del parere favorevole ma condizionato espresso nella conferenza?
6)Se le indicazioni a livello di emissioni di polveri ed acustiche formulate dalle Amministrazioni comunali dovessero puntualmente verificarsi ad attività estrattiva iniziata, come le numerose evidenze depositate agli atti avrebbero dovuto indurre a considerare, quale sarebbe l'atteggiamento dei funzionari che hanno autorizzato? Chi risarcirebbe la collettività dei disagi provocati nonostante siano stati segnalati più e più volte?
7)Presso il Tar Brescia sono pendenti una serie notevole di ricorsi contro l'apertura di questo bacino estrattivo. E se il loro esito fosse favorevole alle Amministrazioni comunali, chi si assumerebbe la responsabilità di aver autorizzato un'attività estrattiva che nel frattempo avrà prodotto danni irreversibili?
Affinché spiacevoli situazioni di questo tipo non abbiano a ripetersi è evidente che la pianificazione urbanistica nel settore estrattivo debba vedere il coinvolgimento anche dei Comuni, enti poi destinati a subirne le conseguenze. A oggi infatti una cava arriva su un territorio solo perché il cavatore è proprietario di quell'area: anche per la Bonfadina è stato così.
Diviene perciò ancora più urgente una modifica della legge regionale che norma il settore, come peraltro ribadito da una proposta ferma da troppo tempo all'attenzione del Consiglio regionale e sottoscritta ormai anni fa anche dal nostro Comune.

Eligio CostanziVicesindaco di Rovato
Angelo BergomiConsigliere comunaledi Rovato"

lunedì 3 agosto 2009

Bresciaoggi 2 Agosto 2009

Dal Bresciaoggi di ieri:

"BRESCIA OGGI
Domenica 02 Agosto 2009
PROVINCIA Pagina 23 ROVATO.
Il vicesindaco attacca la Provincia: «Nelle comunicazioni ufficiali sulla Bonfadina ha privilegiato i cavatori»
Cava, uno schiaffo al Comune. I cavatori? Per la Provincia sono più importanti dei Comuni.
Lo sostengono con una vena polemica gli amministratori di Cazzago e Rovato sconcertati per l'ultimo capitolo dell'iter legato alla cava Bonfadina. Il placet alle emissioni in atmosfera del bacino di escavazione posto al confine fra i due paesi è stato notificata soltanto alla ditta incaricata degli sbancamenti. «Le due Amministrazioni civiche - osservano Eligio Costanzi e Angelo Bergomi, vicesindaco e consigliere all'Ambiente di Rovato - sono venute a conoscenza dell'autorizzazione una settimana dopo la comunicazione ufficiale». L'ennesimo schiaffo a due Comuni in prima linea nella difesa dell'ambiente dall'espansione delle cave. «Da cinque anni - spiegano Costanzi e Bergomi -, Rovato e Cazzago si battono contro gli scavi alla Bonfadina, un buco di 34 ett ari che devasterà un territorio vocato alla produzione vitivinicola d'eccellenza come quella del Franciacorta. La mancata Valutazione d'impatto ambientale sul progetto è costato al Governo la messa in mora da parte dell'Unione Europea». La vicenda insomma non è ancora chiusa. «Eppure - sottolineano Bergomi e Costanzi -, la Provincia ha autorizzato a tambur battente le emissioni nonostante il 13 luglio i due Comuni avessero presentato in sede di conferenza dei servizi un articolato dossier sui rischi delle polveri in atmosfera». Allegata alla documentazione c'erano fotografie emblematiche. «Le piante attorno al bacino di escavazione non solo sono sofferenti ma non mitigano le emissioni - continuano i due amministratori di Rovato -. Abbiamo sottolineato la pericolosità dell'accesso dalla sp 11 alla Bonfadina scelto dalla Provincia elencando i gravi incidenti registrati nel tratto di strada fra cui spicca quello costato la vita a un motociclista travolto da un camion proveniente dalla cava». E, a proposito di mezzi d'opera, per Rovato e Cazzago, il traffico sarà superiore a quello stimato dal progetto. «La conferenza di servizi si era chiusa con l'assicurazione che l'Arpa avrebbe vagliato il nostro dossier - continua Bergomi -: abbiamo inviato il materiale il 16 luglio, peccato che il giorno prima la Provincia avesse già autorizzato le emissioni». Mentre sulla vicenda pende ancora un ricorso al Tar, Costanzi rimarca una serie di aspetti non trascurabile. «I dati allegati al progetto sono quelli di professionisti incaricati, e pagati, dal cavatore. L'autorizzazione del Broletto allo scavo è stata rilasciata il 15 giugno delle polveri si è discusso un mese dopo: non ci sembra normale che i Comuni chiedano tre volte di essere ascoltati sulla viabilità della cava e poi non vengano neppure tempestivamente informati sul placet delle emissioni». A questo punto Costanzi e Bergomi si chiedono «cosa succederà se l'Arpa dovesse confermare i pericoli paventati dai Comuni e il Tar dovesse sospendere lo scavo? Chi risarcirà i cittadini e le attività vitinicole nel frattempo danneggiate irreversibilmente dallo sbancamento?». G.C.C."