martedì 29 giugno 2010

Piano cave provinciale


In questi ultimi giorni nel bresciano si sono rincorse voci relative al piano cave provinciale. A metà della vigenza dello stesso (2005-2015) alcune indiscrezioni accrediterebbero nel 20% il volume di materiale effettivamente scavato rispetto quanto preventivato nel documento programmatico. Inoltre gli ambiti estrattivi effettivamente autorizzati finora coprono poco più del 50% del volume di escavazione consentito dal piano. La crisi economica, che ha colpito anche il settore delle costruzioni, avrebbe quindi lasciato il segno. Tali dati tuttavia si scontrano con le notizie di grandi cave di prestito, che verrebbero autorizzate extra piano per imprecisati milioni e milioni di metri cubi, per la realizzazioen di TAV e BREBEMI.

A tal proposito pubblichiamo l'articolo del Giornakle di Brescia pubblicato il 16 Giugno.



venerdì 25 giugno 2010

Accessi eccellenti al blog


Ci scusiamo con i nostri lettori, ma ultimamente abbiamo avuto poco tempo per aggiornare il nostro blog.
Ciononostante gli accessi eccellenti continuano. Oggi addirittura uno dal ministero dell'interno.

martedì 8 giugno 2010

Anche la Regione ricorre al Consiglio di Stato!

Ma guarda che caso!
Trascorse le elezioni regionali la Regione Lombardia si ricorda che c'è aperta ancora la vicenda della cava Bonfadina e decide di ricorrere al Consiglio di Stato dopo che il TAR di Brescia ha annullato lo strumento urbanistico dell'ambito territoriale estrattivo posizionato su questi terreni a cavallo tra Rovato e Cazzago S.M..
Già il Consiglio di Stato aveva respinto le domande di sospensiva avanzate dalla ditta e dalla Provincia ravvisando che il quadruplicamento del bacino estrattivo (da 400.000 mc a 1.600.000 mc) sarebbe avvenuto senza recoinvolgimento dei Comuni.
Il 13 Luglio il Consiglio di Stato ha stabilito l'udienza in cui discuterà dei ricorsi di Provincia e privato.
Da quando le amministrazioni comunali hanno ricevuto notifica del ricorso al Consiglio di Stato da parte di Regione Lombardia sono concessi dalla legge 60 giorni per resistere o meno a questo ricorso. Al 13 Luglio questi 60 giorni non sarebbero trascorsi. Eppure la Regione Lombardia chiede di unificare la discussione del suo ricorso insieme a quello di privato e Provincia.
Da umili cittadini, sicuramente non esperti di diritto ma nemmeno completamente sprovveduti ci chiediamo:
1) Dalla sentenza del TAR del 01/12/2009 che ha bloccato i lavori nella Bonfadina sono trascorsi circa 6 mesi (!!) e la Regione Lombardia non ha ricorso in tutto questo tempo contro tale sentenza.
2) Trascorse le elezioni regionali di due mesi decide invece di ricorrere, non rendendo mai palese prima delle elezioni questa sua volontà.
3) Nel suo ricorso chiede di unificare la discussione con il ricorso del privato e della Provincia di Brescia.
Ma come, adesso fa fretta al Consiglio di Stato?
Chiede di unificare i ricorsi quando alla data della discussione di quello del privato e della Provincia non sono nemmeno trascorsi i termini stabiliti dalla legge?
Siamo alla follia assoluta.
Chiediamo ufficialmente ai consiglieri regionali neoeletti di qualunque schieramento politico essi siano che in campagna elettorale hanno parlato di "..difesa del territorio.." di chiedere ragione agli uffici regionali di questo comportamento.
Ci chiediamo perchè una solerzia di questo tipo non sia stata messa in atto quando la Commissione Europea ha bacchettato la Regione Lombardia sulla mancata Valutazione di Impatto Ambientale per bacini oltre i 20 ettari come stabilito dalle normative.
Ribadiamo il nostro invito alle amministrazioni comunali a resistere a queste decisioni assurde.
Comitato Anticava Rovato