mercoledì 29 aprile 2009

Audizione Commissione Regionale Sesta: con che esiti?





Riportiamo l'esito dell'audizione che la Commissione Regionale Sesta ha concesso alle amministrazioni Comunali di Rovato e di Cazzago S.M. questa mattina sul problema dell'ATEg09.

L'esito è stato diffuso dal consigliere comunale Angelo Bergomi che con l'assessore Sette e il sindaco Foresti di Cazzago S.M. si sono recati stamattina in Regione.



Stamattina la Commissione Sesta Regionale ha consentito alla nostra amministrazione e a quella di Cazzago S.M. di essere ascoltate in merito alla negazione della VIA sulla cava Bonfadina che con decreto dirigenziale dell'Unità Operativa regionale Attività Estrattive e di Bonifica emesso il 10 Aprile scorso hanno sancito un'ulteriore incredibile pagina di questa vicenda.
Devo innanzitutto ringraziare la presidente della Commissione Margherita Peroni per la celerità con cui ha posto questa audizione all'ordine del giorno della commissione. L'urgenza da parte nostra era dovuta al fatto che la partenza dell'attività estrattiva arrecherebbe dei danni irreversibili a questo bacino estrattivo.
Il sottoscritto e l'assessore Sette per Rovato, il sindaco di Cazzago S.M. Foresti hanno potuto esprimere alla Commissione le perplessità che nutriamo di fronte a un decreto che nega la VIA sostenendo che l'ATEg09 non supera i 20 ettari di soglia per l'obbligatorietà alla VIA. Ma come? Il piano cave provinciale ha imposto al PRG di Rovato e al PGT di Cazzago S.M. di recepire il fatto che tutti e 34 gli ettari dell'ATEg09 siano terreno destinato all'estrazione ma quando si tratta di calcolare quali siano le aree da conteggiare per capire se si superano i 20 ettari di soglia, le aree conteggiate sono solo 14 ettari?
Evidentemente vi è qualcosa che non va nel ragionamento.
Secondo aspetto che abbiamo esposto. Il decreto regionale parla di 53 progetti posti nelle immediate vicinanze della cava Bonfadina con un impatto che andrà a cumularsi a quello della Bonfadina stessa. Per questo motivo ci chiediamo perchè la conclusione del decreto non sia stata la concessione della VIA. Vi è forse il timore di costruire un precedente molto pesante per il resto della Provincia?
Se sì sarebbe molto grave.
Sarà nostra cura esprimere alla commissione europea la necessità di valutare approfonditamente il testo del decreto. A nostro avviso le ragioni che portarono la Commissione Europea a esprimere una messa in mora sulla mancata VIA nel caso dell'ATEg09 non sono state recepite nel decreto. La Regione si ostina a sostenere che l'interpretazione corretta sulle aree da considerare ai fini del confronto con la soglia dei 20 ettari siano solo quelle del progetto di gestione produttiva e non quelle dell'intero ATE.
Il sindaco Foresti ha ribadito la necessità da parte dei comuni di procedere con le verifiche nel merito delle questioni.
Pongo a tutti i cittadini che mi leggono su questo blog un interrogativo:
dopo due delibere di giunta regionale fatte ad hoc per cercare di uniformare le normative regionali alla luce del richiamo europeo non sarebbe stato più semplice sottoporre a VIA l'ATEg09 della Bonfadina ancora nel 2006, anno dell'autorizzazione, qualunque fosse l'esito dello studio stesso?
Se la VIA avesse confermato la fattibilità del progetto la ditta avrebbe potuto iniziare la sua attività nella piena legittimità e i comuni avrebbero avuto certezze anche nella gestione del loro territorio, per lo meno.
Se la VIA avesse negato la compatibilità di una cava di queste dimensioni con la zona dove è stata collocata i comuni avrebbero potuto procedere nei propri strumenti urbanistici a pensare a come concepire l'inserimento di questo terreno all'interno della pianificazione urbanistica comunale complessiva.
Non è che il problema sta proprio qui? Per inciso, la VIA può bocciare un progetto. L'ho ribadito anche stamane in Regione. E allora capisco perchè si vede la VIA come il fumo negli occhi.
Non vedo personalmente altra spiegazione.

lunedì 27 aprile 2009

Lavori in corso per realizzare nuovo capannone



La ditta cavatrice ha iniziato i lavori per la realizzazione di un edificio prefabbricato all'interno del perimetro della cava Mercurio-Bonfadina ATEG09. In particola tale struttura viene realizzata in prossimità dell'area presso cui erano state parzialmente demolite 2 stalle, nella zona immediatamente a sud della cascina Bonfadina. Per il dettaglio delle demolizioni delle stalle ex Bresciani presenti all'interno dell'ambito estrattivo si rimanda al post del 9 Ottobre 2007, disponibile a questo link

Il capannone in corso di realizzazione risulta avere un'altezza considerevolmente maggiore rispetto alle precedenti stalle li ubicate. E' giustificato pensare quindi che nei piani del cavatore tale edificio venga adibito ad ospitare i mezzi di movimento terra a supporto dell'attività estrattiva.

venerdì 24 aprile 2009

Comitato Trenzano contro cava Brebemi


Proponiamo l'articolo apparso sul quotidiano Bresciaoggi di oggi relativo al Comitato sorto a Trenzano che si batte contro l'eventuale cava di prestito per Brebemi.

giovedì 23 aprile 2009

Incontro a Rovato sul Piano provinciale Rifiuti

Si è tenuto ieri un incontro a Rovato sulla gestione dei rifiuti organizzato dall'associazione Rovato Futura.
Relatori del tavolo sono stati Ivan Bassanelli, Presidente Commissione Ambiente e Energia Provincia di Brescia, Giovanni Fenaroli, Presidente Linea Ambiente, e Giovanni Buizza, consigliere Cogeme Gestioni.
Anche il nostro comitato ha partecipato all'incontro portando all'attenzione della platea le seguenti considerazioni:
  • Il piano provinciale rifiuti di Brescia individua nella zona della Franciacorta un ambito di pregio ambientale, per tale motivo ne ha prescritto la sua salvaguardia rispetto ad attività di smaltimento rifiuti. Tale vincolo tuttavia è stato formalizzato solo per scongiurare la realizzazione di impianti di termovalorizzazione e di discariche di rifiuti pericolosi, mentre non sono state conteggiante altre tipologie di discariche altrettanto "pericolose" come ad esempio quelle per lo smaltimento di inerti.
  • Se pur parziale la Provincia di Brescia ha deliberato con il piano provinciale rifiuti la salvaguardia del territorio della Franciacorta (conteggiando anche una fascia di rispetto di 500 metri oltre il confine per la produzione vitivinicola di vini DOC e DOCG). La Franciacorta è stata infatti riconosciuta zona di alto pregio degna per questo di essere salvaguardata. Tale valutazione non è però state tenute in considerazione della stessa Provincia di Brescia per la redazione del Piano Provinciale Cave, come il nostro caso della cava Mercurio-Bonfadina ATEg09 dimostra; per di più aggravato ulteriormente dalla delibera per tale piano emessa dalla Regione Lombardia. Alcune indiscrezioni di stampa riportano poi come la stessa fascia di rispetto di 500 dal confine della Franciacorta sia oggetto di discussione critica da parte del Consiglio Regionale. Tolta tale fascia la maggioranza del territorio del Comune di Rovato, così come la maggioranza dei suoi cittadini, sarebbe escluso dalla zona di tutela. Ricordiamo che a Rovato il confine della Franciacorta è rappresentato dalla strada ex statale 11.
  • E' stato richiesto il dettaglio dei rifiuti importati a Brescia da fuori Provincia con particolare riferimento a quelli bruciati nell'inceneritore di A2A a Brescia.

mercoledì 15 aprile 2009

Regione Lombardia contro PLIS Macogna


Sconfortati riportiamo l'articolo apparso oggi sul quotidiano Bresciaoggi.

A quanto risulta la Regione Lombardia sembrerebbe ancora una volta contro l'ambiente della Provincia di Brescia, dichiarandosi non contraria alla realizzazione di una discarica nella cava Macogna.
Se tale intendimento verrà messo nero su bianco con l'autorizzazione alla discarica significherà affossare il progetto di PLIS (parco locale d'interesse sovracomunale) proposto dai Comuni di Rovato, Cazzago SM, Travagliato e Berlingo, di cui abbimo riferito in precedenti post.

Se tale evenienza si verificherà implicherà la cancellazione da parte della Regione Lombardia del primo progetto di PLIS dell'intera Provincia di Brescia.
Come è possibile vedere in questo link


la Provincia di Milano conta già ad oggi ben 12 progetti di PLIS realizzati ed altri 8 in corso di riconoscimento. Una disparità di trattamento per noi difficle da spiegare.

venerdì 10 aprile 2009

ABUSO AMBIENTALE, negata ancora la VIA







La Regione Lombardia ha negato nuovamente la VIA per l'ATEg09 cava Mercurio-Bonfadina.
Come da pubblicazione odierna sul bollettino ufficiale il dirigente generale qualità dell'ambiente della Regione Lombardia ha deliberato in data 26 Marzo 2009 la non assoggettazione di tale ambito estrattivo alla VIA (valutazione d'impatto ambientale), aggiungendo alcune irrisorie prescrizioni di rispetto ambientale.

L'intera delibera è visibile a questo indirizzo internet.

http://www.infopoint.it/pdf/2009/03144.pdf#Page3

Ancora una volta la Regione Lombardia, che per lo specifico caso aveva ricevuto l'invio di una infrazione dalla Comunità Europea, compie un abuso ambientale nei confronti dei cittadini di Rovato e Cazzago SM. Visto il contestato iter di approvazione a maggior ragione la Regione avrebbe dovuto concedere la VIA, in modo tale da fugare ogni dubbio e perplessità.

Ancora una volta l'interesse economico di pochi risulta vincitore nei confronti dell'interesse ambientale di tutti. Sproniamo le amministrazioni comunali a non arrendersi e a pretendere che in sede di Commissione Europea si valuti il provvedimento regionale e si verifichi se davvero risponde alle rimostranze espresse a suo tempo con l'infrazione dell'ottobre 2006.

martedì 7 aprile 2009

Suggerimenti PGT Rovato




Riportiamo i suggerimenti inviati dal Comitato Anticava Rovato relativi alla formalizzazione del Piano di Governo del territorio comunale.
Il periodo entro il quale tali osservazioni potevano essere inviate in questa fase preliminare alla stesura dello stesso PGT è scaduto il 31 Marzo scorso.
Il nostro Comitato, insieme ad altre associazioni "Ambientaliste" presenti sul territorio, è stato poi ricevuto ieri sera dal Sindaco, dagli assessori e dai consiglieri di maggioranza del comune di Rovato. In questa audizione il comitato ha potuto esprimere le proprie convinzioni rispetto al redigendo PGT, in particolare l'accento è stato posto sui seguenti punti:
  • contrarietà a nuove cave e discariche in quanto il territorio del comune di Rovato ha già dato e presto sarà chiamato ancora a dare per la realizzazione delle grandi opere Brebemi e TAV. Tale aspetto è stato inserito anche se sappiamo bene come le decisioni per la localizzazione di tali attività altamente impattanti per l'ambiente siano solitamente di competenza provinciale e/o regionale;
  • valorizzazione del territorio ricompreso nel perimetro della Franciacorta rilanciando l'attività vitivinicola ed enogastronomica, tale elemento infatti potrebbe costituire elemento di traino per ampliare l'attività turistica;
  • prevedere l'utilizzo di energie verdi nei piano di sviluppo dell'edilizia residenziale, commerciale ed artigianale. In particolare gli edifici pubblici comunali potrebbero essere uniti attraverso la realizzazione un una piccola rete di teleriscaldamento, integrata con singoli impianti geotermici e pannelli solari per poter risparmiare combustibile fossile.

lunedì 6 aprile 2009

Resoconto Convegno Macogna


Proponimao oggi l'articolo apparso sul quotidiano Bresciaoggi del 05 Aprile 2009 relativo al resoconto del convegno Progetto Macogna.

Da sottolinerare la buona partecipazione di pubblico presente all'evento.


giovedì 2 aprile 2009

Sabato 04 Aprile convegno sulla Macogna


Sabato 4 Aprile i 4 comuni (Rovato, Cazzago S.M., Berlingo, Travagliato) promotori del progetto di PLIS organizzano un importante convegno per la presentazione del progetto di recupero della cava Macogna.

mercoledì 1 aprile 2009

Bettoni spa, convenzione per DISCARICA di inerti a Travagliato

Riportiamo una notizia che riguarda indirettamente la cava Bonfadina. La ditta Bettoni spa titolare della Bonfadina ha proposto all'amministrazione comunale di Travagliato una convenzione per la realizzazione di una discarica di inerti presso il comune di Travagliato stesso.
La proposta è stata discussa nel consiglio comunale di Travagliato il 25/03/2009 al settimo punto all'ordine del giorno.
Non entriamo nel merito delle caratteristiche della convenzione che riporteremo una volta pubblicata nella sezione delle deliberazioni di consiglio comunale sul sito del comune di Travagliato, ma sottolineiamo questa notizia perchè questa ulteriore attività dimostra ancora una volta come la ditta sia impegnata non solo sul fronte estrattivo ma anche sul fronte dello smaltimento di rifiuti (in questo caso inerti).
Le molteplici attività (con relativi introiti milionari) dimostrano che eventuali prese di posizione su presunte difficoltà occupazionali relative al fatto che l'attività estrattiva nell'ATEg09 non sia ancora riuscita a partire sono state strumentali.
E stiamo parlando anche di prese di posizione ufficiali scritte dalla ditta addirittura in un ricorso al Consiglio di Stato discusso nel giugno scorso, non dicerie di piazza quindi.
Rispediamo al mittente queste mistificazioni e diamo ai cittadini gli elementi sufficienti per giudicare autonomamente.
Rinnoviamo l'appoggio alle amministrazioni comunali di Rovato e Cazzago S.M. affinchè pretendano dalla Regione il rispetto assoluto delle normative in tema di VIA sulla questione ATEg09.
Restiamo a disposizione dei cittadini per qualunque tipo di informazione.

Mario Chiesa e le discariche bresciane

A questo link è disponibile un articolo relativo all'arresto di ieri di Mario Chiesa (diventato famoso nella vicenda Mani Pulite)
http://it.reuters.com/article/topNews/idITMIE52U04720090331

"Proprio dal passato burrascoso con la legge di Chiesa, prende il nome l'operazione del Noe, denominata "Rewind" -- tornare indietro, tornare al passato, fanno notare i carabinieri in un comunicato -- che da indagini nate nel giugno 2005 ha portato alla luce l'esistenza di un "sodalizio criminoso" dedito al traffico illecito di rifiuti ed a reati contro la Pubblica Amministrazione. In particolare, è emerso che La Solarese avrebbe gestito con modalità fraudolente le attività di trattamento/smaltimento terre di spazzamento stradale. Oltre 2.700 tonnellate di questo tipo di rifiuto -- che avrebbe dovuto essere trattato presso l'azienda -- venivano invece, senza alcun trattamento, inviate illecitamente per lo smaltimento presso discariche nel Pavese, nel Bresciano e nel Cremonese, spiega la nota."

Ancora una volta le cave, trasformate in discariche, della provincia di Brescia salgono ai "disonori" della cronaca nazionale per un caso di illecito smaltimento dei rifiuti.