martedì 20 luglio 2010

La Bonfadina finisce anche sul quotidiano nazionale "TERRA"!

Segnaliamo che sul numero di Domenica 18/07/2010 di TERRA, quotidiano nazionale, è comparso un articolo di Pietro Dommarco che approfondisce il tema dello smaltimento di amianto in Provincia di Brescia. Partendo dal caso di Montichiari si arriva alla radice del problema del perchè nel bresciano vi siano così tante discariche. La tesi portata avanti dal consigliere comunale di Rovato Angelo Bergomi sta nella seconda parte dell'articolo: troppe cave aperte vuol dire numerosi buchi appetibili per gli smaltimenti.
L'articolo è leggibile anche dal sito personale del giornalista: http://www.pietrodommarco.it/index.php/montichiari/
Nella seconda parte si cita il caso della "nostra" cava Bonfadina che sta, purtroppo, diventando un emblema sempre più internazionale della miopia della politica sui temi ambientali.

lunedì 12 luglio 2010

11/07/2010: E' morto Giorgio Alpi


Una triste notizia ha solcato la cronaca che ieri stavamo scrutando dai vari notiziari.
E' morto all'età di 86 anni Giorgio Alpi, stimato medico, urologo, padre di Ilaria Alpi la giornalista che nel 1994 insieme all'operatore Rai Miran Hrovatin venne barbaramente uccisa in un agguato a Mogadiscio (Somalia). Da anni con la moglie Luciana ha fermamente cercato la verità sulla fine della figlia e dovette scontrarsi con i mulini a vento di commissioni d'inchiesta che non accertarono proprio un bel nulla. Anzi, non parteciparono a chiarire in che modo gli omicidi di Ilaria e Miran fossero legati alla loro inchiesta su presunti traffici illeciti di rifiuti, connivenze, in una parola il marcio.

Siamo legati da un ricordo particolare a questa vicenda. All'esordio del Comitato Anticava di Rovato nel 2004 conoscemmo Mario Corioni del circolo Legambiente di Erbusco, circolo che venne intitolato a Ilaria Alpi e che periodicamente si recava a Roma a trovare i genitori di Ilaria.
In più di un'occasione nostro papà volle sottolineare agli amici di Erbusco l'apprezzabile scelta che fecero nell'intitolare ad Ilaria Alpi il loro circolo, per il suo coraggio, per l'affinità che un circolo ambientalista potesse avere con una figura di una giornalista morta proprio per le inchieste che stava conducendo anche sull'ambiente africano. Chiedemmo anche di portare la nostra solidarietà ai genitori dell'indimenticata giornalista in una delle periodiche visite che il circolo di Erbusco faceva a Roma.
Cosa che Mario fece.

In questo triste momento anche come Comitato Anticava di Rovato esprimiamo a tutta la famiglia Alpi, in particolar modo alla moglie Luciana, la nostra vicinanza per la perdita di Giorgio.
L'unica consolazione è che finalmente ha potuto unirsi con la sua Ilaria e scoprire, finalmente, la verità.

Stefano e Angelo

giovedì 8 luglio 2010

Si scrive allargare l'autodromo, si legge Cava di prestito Brebemi!

La cava di prestito per Brebemi arriva a ridosso della Bargnana grazie all'accordo siglato dal Comune di Castrezzato alla fine di giugno.
Ma il piano cave di Brescia non comprendeva già le volumetrie per le grandi infrastrutture Brebemi e TAV?
Evidentemente no, se serve allargare l'autodromo di Castrezzato per ricavare nemmeno tutta la volumetria che serve per le massicciate di un pezzo di Brebemi.
Rimane il grande dubbio.
Perchè un anno e mezzo fa il tracciato era previsto in trincea con il ricavo di inerti necessari poi per la massicciata di Brebemi e ora Brebemi prevede il tracciato in sopraelevata con necessità di nuovi inerti?
Hanno spinto i cavatori?
E la proposta di riciclare le scaglie delle cave di marmo (si parlava di 5.000.000 di mc solo in Provincia di Brescia!!!) dove è finita?
Ragazzi sveglia! Come sempre questi accordi vengono siglati in estate, basandosi sull'assunto che nel periodo estivo la gente sia meno attenta.

Si avvicina la sentenza del Consiglio di Stato sulla Bonfadina!



Mentre la Regione ieri ha deciso di riaprire l'iter per la questione discarica Profacta nel perimetro della cava Macogna, il 13 Luglio il Consiglio di Stato si esprimerà nel merito dei numerosi procedimenti sulla cava Bonfadina.
Riassumendo brevemente: il Tar il 1 Dicembre 2009 ha bloccato i lavori già iniziati lo scorso Agosto perchè il quadruplicamento del bacino è stato realizzato dalla Regione senza interpellare i Comuni. Il privato e la Provincia hanno presentato entro fine febbraio una richiesta di sospensiva che il Consiglio di Stato ha rigettato a Marzo 2010.
La Regione Lombardia, dopo le elezioni regionali ha ricorso al Consiglio di Stato (ma guarda un pò che strana la tempistica!) .
Il 13 Luglio si discuteranno tutti questi ricorsi (non si sa se anche quello della Regione Lombardia).
Cosa aspettarci?
Ci sono più possibilità che a beneficio dei cittadini cerchiamo di enucleare:
1) Il Consiglio di Stato ribalta la sentenza del TAR. Dalla mattina dopo il cavatore può riprendere a scavare.
2) Il Consiglio di Stato conferma la sentenza del TAR. L'ambito estrattivo deve riprendere il suo iter dalla proposta provinciale di 400.000 metri cubi.
La Provincia deve allora confermare la sua proposta o stravolgerla. La Regione poi, con la partecipazione dei Comuni stavolta deve dire come la pensa. Se venisse confermata la proposta provinciale ci sarebbe comunque un problema. I 400.000 mc riguardavano solo l'area collocata sul territorio comunale di Rovato, per intenderci quella che si affaccia sulla ex statale 11 e sud del canale Roggia Fusia che costeggia i capannoni rimasti dopo la demolizione.
C'è un grande problema. Fin dalla conferenza dei servizi in Provincia sulle emissioni di polveri il 13 Luglio 2009. Allora lo scavo non era ancora stato iniziato, ma già in quella sede il Comune di Rovato disse che era assurdo partire con l'escavazione senza aspettare la sentenza del TAR perchè in caso di pronunciamento favorevole ai Comuni (come poi è in parte successo) l'escavazione sarebbe partita sul lotto di Cazzago S.M.. Morale: la ditta a occhio e croce ha portato via 200.000 metri cubi in 3 mesi dei 400.000 previsti dalla Provincia sul decennio di durata del piano cave; li ha portati via dal Comune di Cazzago S.M. che non era coinvolto dalla proposta della Provincia ma solo da quella della Regione Lombardia.
Quindi il caos più totale.
Staremo a vedere quel che succede settimana prossima.
Come sempre terremo informati i cittadini.

lunedì 5 luglio 2010

Auguriata a Montirone


Seppur ormai realizzata ci piace segnalare l'iniziativa di ieri sera organizzata dal Gruppo Ambiente di Montirone e da Legambiente Bassa Bresciana in difesa del territorio contro una possibile nuova mega-cava (170 piò!!).

domenica 4 luglio 2010

Video cave e discariche italiane

Proponiamo il video disponibile sul sito youtube.com

http://www.youtube.com/watch?v=q9dViQi_odw

che racconta ordinarie storie di cave e discariche italiane.

venerdì 2 luglio 2010

Bresciaoggi del 24/06/10

Proponiamo anche l'articolo del Bresciaoggi del 24 Giugno, relativo alle riflessioni in atto rispetto il vigente piano cave provinciale.


"BRESCIA OGGI
Giovedì 24 Giugno 2010
PROVINCIA Pagina 15
AMBIENTE. Sovrastimato dopo la crisi, ridimensionamenti sul tappeto Piano cave a ritmi ridotti? - Il Pd chiede alcuni tagli
Complice la crisi economica che ha colpito pesantemente l'edilizia e indirettamente il commercio di sabbia e ghiaia, il piano cave provinciale in vigore (regola il periodo che va dal 2005 al 2014) risulta sovradimensionato. Per questo il Pd ha chiesto alla seconda commissione Ambiente della Provincia che il prossimo piano cave sia più sobrio, che tenga conto dei quantitativi residui dell'attuale piano, così come dei «buchi» realizzati per realizzare infrastrutture o bonifiche agricole, che eviti l'escavazione in acqua ma anche l'esportazione indiscriminata di inerti estratti fuori provincia. Richieste che vedono d'accordo l'assessore all'Ambiente e Attività Estrattive Stefano Dotti (Lega Nord). «Assicuro che il prossimo piano cave non prevederà di certo i volumi di quello attuale (70milioni di mc) - spiega Dotti- ma avrà coordinate più conservative in senso ambientale, senza più escavazioni in acqua e tenendo conto del riutilizzo delle scorie edili che permettono di estrarre meno quantitativi. Dovremo tener conto anche di tutti gli interventi - come l'attuale logistica di Chiari - dove si ottiene materiale inerte al di fuori del piano cave».Per Diego Peli (capogruppo Pd) «E' doveroso avere un piano cave che tenga conto non solo degli ambiti estrattivi ma di tutti gli interventi infrastrutturali in programma sul territorio. Ad esempio se si realizzerà l'autostrada di Valtrompia ci sarà la disponibilità di altri 5 milioni di mc». Soddisfatto anche il presidente della seconda commissione, Isidoro Bertini, «Si è registrato un clima propositivo su cui c'è stata condivisione da parte di tutti in modo da portare avanti un piano che abbia un impatto ambientale più limitato». Posizioni differenti invece quelle riguardanti i quantitativi già scavati nell'attuale piano cave. Per l'assessorato e la maggioranza si è scavato all'incirca la metà dei quantitativi previsti; Il Pd si basa sui dati di Legambiente e sostiene che si sia estratto solo il 30% delle volumetrie previste. «Se non dovessero esaurirsi al 2014 -chiude Peli - che vengano scalati dal nuovo piano».P.GOR."