venerdì 31 luglio 2009

Inizio attività cava 01/08/2009


Proponiamo il fax inviato dal cavatore al Comune di Rovato nel quale dichiara l'inizio dell'attività estrattiva per il giorno 1 Agosto 2009. Come si legge nel documento il cavatore fa riferimento all'autorizzazione alle emissioni in atomosfera con atto dirigenziale n. 2285 del 15/07/2009.

Ricordiamo che la Conferenza dei Servizi convocata in Provincia di Brescia per ascolatare le controparti (comuni + cavatore) si era tenuta solo pochisse ore prima.


giovedì 30 luglio 2009

La cava di Rovato e le autorizzazioni in 24 ore!

Proponiamo la lettera inviata dagli amministratori comunali di Rovato alla stampa nella quale vengono svelati alcuni retroscena rispetto alla conferenza dei servizi per le emissioni in atmosfera tenutasi in Provincia di Brescia, e di cui nei giorni scorsi abbiamo proposto la documentazione.

Infatti già due giorni dopo rispetto a quello nel quale la conferenza si era tenuta i competenti organi provinciali si sono espressi favorevolmente rispetto al progetto di gestione avanzato dal cavatore. Meno di 48 ore per decidere l'apertura di una cava che cancellerà 34 ettari di pregiato terreno della Franciacorta e che condizionerà per più di 10 anni la vita dei cittadini di Rovato e Cazzago S.M..
Il fatto singolare è che il cavatore il giorno successivo nel quale la provincia ha rilasciato il proprio parere tecnico è venuto in possesso del documento e, vista la fretta (ormai palese) di iniziare l'attività estrattiva, l'ha anticipato alle istituzioni comunali di Rovato e Cazzago. In tal modo i Comuni hanno avuto la possibilità di essere aggiornati in tempo reale sull'evolversi dell'autorizzazione, ma soprattutto ne sono venuti a conoscenza con largo anticipo rispetto all'invio ella comunicazione ufficiale da parte della Provincia di Brescia, avvenuta solo la settimana successiva.

“Rovato, 30 Luglio 2009
Oggetto: la cava di Rovato e le autorizzazioni in 24 ore!


Agli organi di stampa,
vorremmo portare all’attenzione dei cittadini la difficoltà anche per noi amministratori di capire alcuni atteggiamenti della pubblica amministrazione.
Da ormai 5 anni le amministrazioni comunali di Rovato e di Cazzago S.M. si stanno battendo perché sul loro territorio non arrivi una gigantesca cava di ghiaia e sabbia, 34 ettari nell’ultimo terreno a denominazione DOCG dei nostri comuni: la cosiddetta cava Bonfadina. Dopo una messa in mora della Comunità Europea, ora assistiamo a una serie di passaggi autorizzativi che ci lasciano quantomeno perplessi.
Lunedì 13 Luglio le amministrazioni comunali di Rovato e Cazzago S.M. sono state convocate dalla Provincia a una conferenza dei servizi sul problema delle emissioni di polveri, tema molto importante visto che rappresenta una delle criticità più frequenti connesse all’attività estrattiva.
Ci siamo presentati con un dossier corredato da fotografie sulle piantumazioni effettuate dalla ditta due anni fa lungo il perimetro del terreno, foto che attestano come le piante non sono assolutamente in grado di mitigare alcunché perché caratterizzate da una crescita irrisoria e già in buona parte rinsecchite.
Tra i vari aspetti abbiamo sottolineato anche un grave problema di accesso all’area che la Provincia ha individuato direttamente dalla ex statale 11 in un tratto che ha avuto numerosi incidenti mortali negli ultimi anni: l’ultimo nel gennaio dello scorso anno che ha visto coinvolto proprio un camion da cava con la morte di un motociclista.
Abbiamo ribadito infine il fatto che non ci convincono le stime sul numero di mezzi pesanti il cui passaggio in ingresso/uscita verrà indotto dall’apertura del bacino estrattivo, nodo assolutamente da sciogliere in merito al tema delle emissioni.
La conferenza dei servizi si è chiusa con un accordo con l’ARPA che prevedeva l’invio da parte dei Comuni di ulteriore documentazione che attestasse le loro ragioni, documentazione prontamente spedita dall’amministrazione comunale di Rovato solo tre giorni dopo.
Nel frattempo Giovedì 16 Luglio i Comuni vengono a sapere, indirettamente, attraverso un fax mandato dal cavatore che Mercoledì 15 Luglio, quindi due giorni dopo la conferenza di cui sopra, il competente settore provinciale ha emesso un Atto Dirigenziale con il quale vengono autorizzate le emissioni in atmosfera legate al bacino estrattivo della Bonfadina.



  1. Ci poniamo allora alcuni interrogativi:
    Come è possibile che non si sia sentita la necessità che fosse un ente terzo a effettuare dei rilievi sia in termini di emissioni di polveri che acustiche nella zona oggetto di discussione, non attraverso previsioni basate su dati di centraline posizionate a Brescia città? A oggi, infatti, i dati presentati sia in Regione che in Provincia sono dichiarati da professionisti incaricati dal cavatore. Un po’ come chiedere a un oste se il suo vino è buono.


  2. Come è possibile che l’autorizzazione provinciale all’escavazione sia stata rilasciata il 15 giugno e si discuta delle polveri quasi un mese dopo?


  3. In Provincia è così normale che un privato proponente sappia di un atto dirigenziale provinciale ben prima di due amministrazioni comunali, tanto da poter spedire loro una comunicazione il giorno dopo l’emissione dell’atto stesso?


  4. E’ così normale che un’amministrazione comunale chieda per ben 3 volte di essere convocata per discutere della gestione viabilistica dell’accesso alla cava e non riceva mai risposta?


  5. Prendiamo atto dell’impazienza del privato a cui peraltro siamo abituati fin dal 2005, ma ci siamo dimenticati che nel Piano Provinciale Rifiuti la Provincia stessa ha definito la zona della Franciacorta in cui è inserita la cava Bonfadina come un’area di “pregio agricolo” e che già oggi nell’arco di 3 km vi sono tre discariche e altre due cave?


  6. E l’approfondimento che l’ARPA ha chiesto, al di là del parere favorevole ma condizionato espresso nella conferenza?


  7. Se le indicazioni a livello di emissioni di polveri ed acustiche formulate dalle amministrazioni comunali dovessero puntualmente verificarsi a attività estrattiva iniziata, come le numerose evidenze depositate agli atti avrebbero dovuto indurre a considerare, quale sarebbe l’atteggiamento dei funzionari che hanno autorizzato?
    Chi risarcirebbe la collettività dei disagi provocati nonostante siano stati segnalati più e più volte?


  8. Presso il TAR Brescia sono pendenti una serie notevole di ricorsi contro l’apertura di questo bacino estrattivo. E se il loro esito fosse favorevole alle amministrazioni comunali, chi si assumerebbe la responsabilità di aver autorizzato un’attività estrattiva che nel frattempo avrà prodotto danni irreversibili?

Affinchè spiacevoli situazioni di questo tipo non abbiano a ripetersi è evidente che la pianificazione urbanistica nel settore estrattivo debba vedere il coinvolgimento anche dei Comuni, enti poi destinati a subirne le conseguenze. A oggi infatti una cava arriva su un territorio solo perché il cavatore è proprietario di quell’area: anche per la Bonfadina è stato così.
Diviene perciò ancora più urgente una modifica della legge regionale che norma il settore, come peraltro ribadito da una proposta ferma da troppo tempo all’attenzione del consiglio regionale e sottoscritta ormai anni fa anche dal nostro Comune.

Eligio Costanzi, vicesindaco di Rovato
Angelo Bergomi, consigliere comunale di Rovato

Bilancio Gruppo Gatti


Proponiamo oggi un articolo apparso sul quotidiano Giornale di Brescia ieri 29 Luglio riferito ai risultati di bilancio 2008 del Gruppo Gatti, attivo nell'attività estrattiva in Provincia di Brescia.
Ancora una volta si pUò leggere quanto vale l'oro nero bresciano.

mercoledì 29 luglio 2009

Nuova discarica di amianto a Travagliato



Si è tenuta Lunedì 27 Luglio scorsco una partecipata assemblea pubblicata a Travagliato organizzata dall'amministrazione comunale. Tema dell'incontro il decreto Regionale che autorizza la realizzazione di una discarica di amianto (la seconda di discarica dopo la recente approvazione di quella Bettoni per rifiuti inerti) nel terriotrio del Comene di Travagliato.


Proponiamo i reltaivi articoli apparsi sui quotidiani locali di oggi:




Giornale di Brescia



Bresciaoggi

martedì 21 luglio 2009

Osservazione Comune di Rovato alla CdS











Proponiamo un estratto del documento presentato dal Comune di Rovato alla Conferenza dei Servizi in Provincia di Brescia del 13 Luglio, relativa alle emissioni in atmosfera derivanti dal'attività di cava.

Per chi volesse visionare il documento completo può richiderlo al nostro indirizzo di posta elettronica.


sabato 18 luglio 2009

Osservazioni inviate alla CdS








Proponiamo le osservazioni inviate dal nostro Comitato alla Provincia di Brescia per la Conferenza dei Servizi per l'autorizazione alle emissioni in atmosfera derivanti dalla cava che si è tenuta lo scorso 13 Luglio.


giovedì 16 luglio 2009

Conferenza dei Servizi in Provincia per emissioni in atmosfera











La dichiarazione del cavatore di DIA (dichiarazione di inizio attività) dei lavori della cava Mercurio-Bonfadina è stata spedita in data 13 Luglio, vale a dire lo stesso giorno durante il quale lo stesso cavatore e i rappresentanti dei Comuni di Rovato e Cazzago S.M. erano presenti negli uffici della Provincia di Brescia per la Conferenza dei Servizi per l'autorizzazione alle emissioni in atmosfera derivanti dall'avvio della stessa cava.
Proponiamo oggi il verbale della Conferenza.

martedì 14 luglio 2009

DIA cava Bonfadina









Il cavatore Bettoni spa ha presentato la DIA (dichiarazione di inizio attività) per l'avvio della cava ATEg09 Mercurio-Bonfadina.
Il cavatore stesso dichiara di iniziare i lavori della cava a cielo aperto per la data del 21/07/09.

I lavori dovrebbero quindi iniziare senza che sia stata eseguita la VIA (valutazione d'impatto ambientale), e senza che la questione viabilità sia stata affrontata e condivisa con le istituzione comunali di Rovato e Cazzago S.M..
Una situazione surreale che sempre più si configura come una vera e propria


BEFFA AMBIENTALE!!!!!!



venerdì 10 luglio 2009

PLIS Macogna e le associazioni ambientaliste


Si è tenuto Mercoledì scorso 8 Luglio un incontro tra i rappresentanti delle amministrazioni dei comuni coivolti nel progetto del PLIS Macogna e alcuni rappresentanti delle associazioni "amibientaliste" del territorio dell'ovest bresciano.
I 4 Comuni avevano proposto alle associazioni di collaborare attivamente alla progettazione, realizzazione e successiva gestione di alcune attività all'interno del PLIS.
Proponiamo di seguito il documento consegnato dalle associazioni ai rappresentanti dei comuni che chiarisce come le associazioni sono favorevoli a collaborare solo se:


  • i comuni comprendano come il progetto di PLIS sia incompatibile con una eventuale discarica all'interno della cava ATEg14 e dichiarino quindi la loro contrarietà a tale evetualità,

  • Cogeme, Società di servizi di cui i comuni di Rovato, Cazzago SM e Berlingo sono soci, rinunci a qualunque progetto di gestione di discarica all'interno della cava ATEg14.

lunedì 6 luglio 2009

Nuova autorizzazione della Provincia di Brescia per la cava










Il competente Funzioanrio della Provincia di Brescia ha deliberato in data 15 Giugno 2009 la nuova autorizzazione al cavatore per l'esercizio dell'attività estrattiva dell'ATEG09.

La nuova delibera si è resa necessaria al fine di receperire le nuove prescrizioni della Regione Lombardia formalizzate a conclusione della procedura di riesame dell'assoggettabilità a VIA, rif. decreto n. 2975 del 26/03/2009.

Proponiamo alcune pagine della delibera.


mercoledì 1 luglio 2009

Giustificazioni di Manenti contro la decadenza


Si è tenuto ieri il Consiglio Comunale a Rovato.
Il settimo punto all'ordine del giorno era la votazione in riferimento alla richiesta avanzata dall'associazione Rovato Futura della decadenza dalla carica di consigliere di minoranza del sig. Roberto Manenti.
La richiesta era motivata dal fatto che il consigliere Manenti non si presenta in Consiglio Comunale da 7 anni, ininterrottamente.
La votazione ha visto la maggioranza Rovato Civica astenersi, mentre la minoranza di Rovato delle Libertà votare compatta contro la decadenza impedendo quindi la destituzione dal Consiglio dello stesso Manenti.
Durante il dibattito relativo allo specifico punto il consigliere di maggioranza Angelo Bergomi ha chiesto che le giustificazioni di Roberto Manenti venissero lette pubblicamente a beneficio dei cittadini presenti. Il capogruppo di minoranza A. Conter si è detto contrario alla lettura (impedendola di fatto) delle stesse accampando il fatto che erano di natura personale, chiedendo che la lettura avvenisse a porte chiuse o che non avvenisse. Dietro la rassicurazione da parte del segretario comunale che ha confermato come il documento sia comunque pubblico in quanto depositato agli atti si è proceduto alla votazione senza darne lettura.

Per scrupolo alla fine della seduta abbiamo esplicitamente richiesto al Segretario comunale se vi fossero problemi nella pubblicazione dello stesso. La risposta è stata no, in quanto atto pubblico. Abbiamo ottenuto il documento e oggi ve lo proponiamo.

Non entriamo nel merito delle giustificazioni avanzate dal consigliere Manenti, ma ci preme sottolineare come lo stesso evidenzi di ricoprire la carica di “diplomatico per una istituzione estera”.

Vi poniamo un interrogativo già posto in passato: l’ex sindaco di Rovato non sarà mica lo stesso Manenti Roberto rappresentante della INTERNATIONAL DEMINING ASSOCIATION ONLUS che aveva ricorso al TAR contro la multa emessa dal Comune di Cazzago S.M. per il non rispetto della destinazione d'uso dei capannoni presenti all'interno del perimetro della nostra cava, variazione riconosciuta di fatto dal TAR Brescia? A tale proposito si vedano le ordinanze del TAR riportate nel nostro blog al post del 26 Febbraio 2009 e la delibera di giunta comunale di Cazzago numero 113 del 2008 (rintracciabile sul sito del comune di Cazzago S.M. nel link delle delibere di giunta comunale del 2008), dalla quale si evince che il rappresentante legale della International Demining Associtation Onlus è tale Roberto Manenti.

Se così fosse l'ex sindaco Manenti dovrebbe spiegare a noi e a tutti i cittadini di Rovato a che titolo avrebbe occupato (come sottolineato dal TAR di Brescia) con l'associazione di cui sarebbe il rappresentante legale un capannone agricolo all'interno del terreno destinato alla cava, svolgendo un'attività che il TAR ha riconosciuto essere di natura commerciale. Lo ribadiamo il TAR lo dice, non noi.

Per dovere di cronaca ricordiamo che Manenti Roberto, con tutta la sua maggioranza, da sindaco di Rovato nel momento decisivo delle scelte regionali e provinciali della primavera 2002 sulla pianificazione estrattiva provinciale non ha mai inviato osservazioni di contrarietà rispetto alla formalizzazione del progetto di escavazione dell'ATEg09.
Vista la citazione "frutticola" di Manenti nelle giustificazioni inviate in comune sopra riportate proviamo anche noi a farne una sulla stessa falsariga: "La mela quando è matura cade dall'albero".