sabato 27 dicembre 2008

Capannoni della Bonfadina al TAR di Brescia


Su "IL BRESCIA" di sabato 20 dicembre 2008 è stato riportato un articolo che parla di una multa di centinaia di migliaia di euro che vedrebbe coinvolti, oltre al proprietario cavatore delle aree della Bonfadina, anche altre persone.

La multa salatissima sarebbe stata comminata per il mancato rispetto "della destinazione urbanistica" dei capannoni presenti sull'area dell'ATE9, utilizzati per fini diversi da quelli per cui sono autorizzati. Ovviamente di diverso avviso la difesa. La questione è stata portata davanti al TAR di Brescia.

Ricordando che fino alla sentenza definitiva ogni persona è innocente riportiamo a beneficio dei cittadini questo articolo, visto che in esso viene citato anche il problema della cava Bonfadina e il fine di questo sito è di informare su di essa.
In caso di novità le riporteremo.


venerdì 19 dicembre 2008

Presentata la documentazione per il riesame sulla mancata VIA

Ieri è stata recapitata presso il comune di Rovato la documentazione riguardante il riesame
che la Regione Lombardia ha deciso di intraprendere sull'esito negativo della verifica di assoggetabilità a V.I.A. a suo tempo condotta per l'ATEg09.
Esito negativo nel senso che non venne concessa la V.I.A. nonostante il perimetro dell'Ambito estrattivo racchiuda un'area di oltre 34 ettari e la soglia di legge per l'obbligatorietà alla V.I.A. sia di 20 ettari.
E' chiaro che anche il nostro comitato parteciperà con la massima scrupolosità a sollecitare le amministrazioni comunali alla partecipazione al procedimento perchè venga chiarito una volta per tutte che il tentativo messo in atto da 4 anni a questa parte di eludere la procedura di VIA attraverso il frazionamento dell'ambito in sottoambiti, ciascuno inferiore ai 20 ettari, va smascherato e rigettato al mittente.
Nel frattempo prendiamo atto dalle amministrazioni comunali che il coinvolgimento chiesto a chiare lettere ai competenti settori provinciali in merito alle problematiche viabilistiche è caduto nel vuoto e nessuno ha mai convocato le amministrazioni comunali stesse per affrontare il problema.
In sede Regionale le amministrazioni dovranno poter dire la loro, al di là del materiale presentato dalla ditta che ha già dimostrato voler continuare nel tentativo di vedersi approvato l'ambito senza VIA in questo sostenuta dagli atteggiamenti di Provincia e Regione.
Facciamo presente che il TAR di Brescia non si è ancora espresso sulla questione della mancata VIA. Forse qualcuno se lo dovrebbe ricordare, come dovrebbe ricordarsi che sulla sospensiva sono state spese parole molto pesanti sugli atteggiamenti regionale e provinciale in merito alla mancata VIA.
Con forza ribadiamo che le amministrazioni debbano continuare su questa strada.
A breve riporteremo eventuali novità.

venerdì 12 dicembre 2008

Resoconto assemblea cave del 05/12/2008

L'assemblea del 05/12/2008 ha visto una buona partecipazione di pubblico: oltre un centinaio di persone hanno partecipato all’incontro sul tema delle cave organizzato dal Comitato Anticava Rovato e dal Gruppo Tutela Ambiente Rovato.
Dopo un doveroso ricordo del sig. Giacomo Opezzo, storico sostenitore delle attività di codesto comitato scomparso in coda al consiglio comunale del 24-11-2008, attraverso gli interlocutori intervenuti all’evento è stato possibile avere indicazioni su vari argomenti:
1) La nuova proposta avanzata dal gruppo consigliare Sinistra Democratica al Consiglio della Regione Lombardia di modifica della legge regionale sulle cave (presentazione di A. Squassina). In estrema sintesi la proposta prevede la delega alle province per l’approvazione dei piani cave, mentre alle regione spetterebbe il solo compito di supervisione. Inoltre il recupero ambientale finale delle cave verrebbe garantito da fidejussioni presentate dai cavatori alla Provincia stessa.
2) Si è parlato anche dell'iter autorizzativo in Regione Lombardia del piano cave della Provincia di Bergamo, problematiche riscontrate con l’attuale legge regionale. Si sono approfonditi episodi come il presunto conflitto d’interessi di esponenti con potere autorizzativo (presentazione di M. Saponaro). Il consigliere regionale del gruppo dei Verdi, Saponaro, ha inoltre segnalato la possibilità, attraverso il sito internet www.nonsolocave.net, di poter avanzare proposte rispetto al progetto di modifica della legge regionale relativa alle cave che invitiamo tutti i cittadini competenti e interessati a voler cogliere.
3) Piano rifiuti della Provincia di Brescia, le maggiori novità del nuovo piano provinciale rifiuti rispetto a quello passato con particolare interesse sulle modalità di utilizzo della cave dismesse come possibili discariche (presentazione di Giovanni Ragni, consigliere provinciale PD). Inoltre sono state presentate specificatamente le osservazioni avanzate dal comune di Rovato al piano provinciale rifiuti. Si è parlato della possibilità di introdurre un vincolo ambientale sulla Franciacorta con annessa una fascia di rispetto di 500m.
4) PLIS (parco naturalistico di interesse sovracomunale) per il recupero della parte in fase di dismissione della cava Macogna alla Pedrocca (presentazione di R. Sette, assessore del comune di Rovato all’urbanistica ed ecologia). E’ stata presentata la delibera del comune di Rovato, che insieme a quelle dei comuni di Cazzago S.M., Travagliato e Berlingo (tutti comuni interessati dalla cava Macogna), ha ufficializzato l'impegno per la realizzazione di un parco naturalistico quale progetto di recupero della cava.
5) Piano Cave provincia di Brescia, ambiti estrattivi attivi che interessano il comune di Rovato:
- ATEg09 cava Mercurio-Bonfadina,
- ATEg14 Cava Macogna,
(presentazione di A. Bergomi, consigliere comunale di Rovato con delega alle attività estrattive). Attraverso la proiezione di alcune immagini e filmati è stata presentata la situazione attuale dei due ambiti estrattivi. In dettaglio per la cava Bonfadina è stata presentata la decisione della Regione Lombardia di riaprire l’iter di valutazione dell’assoggettabilità dell’ambito a VIA (valutazione d’impatto ambientale), a seguito messa in mora dell’Italia da parte della Commissione Europea per il mancato recepimento della legge europea in materia di VIA.
Inoltre è stato analizzato l’irrisolto nodo viabilistico per l’ingresso/uscita dei mezzi all’ambito estrattivo.

Ringraziamo di cuore tutti coloro che hanno partecipato all’evento.
Restiamo come sempre a disposizione per eventuali chiarimenti e contributi.

venerdì 5 dicembre 2008

Assemblea pubblica sulle cave: questa sera!

Ricordiamo l'assemblea pubblica sulla situazione attività estrattiva a Rovato.
Ringraziamo il Giornale di Brescia e il Bresciaoggi per averne dato notizia anche sul numero odierno.

Riportiamo l'articolo comparso sul Bresciaoggi.

Venerdì 5 Dicembre 2008


ROVATO. Un’assemblea sul caso Bonfadina Il popolo anti-cave torna a riunirsi

Per fare il punto sulla complessa situazione delle autorizzazioni estrattive in Franciacorta, il Comitato anticava e il Gruppo tutela ambiente di Rovato promuovono stasera un’assemblea nella sala civica del Foro Boario. Sotto la lente dell’incontro che si apre alle 20,30 ci sarà soprattutto il caso Bonfadina, un ambito estrattivo di 34 ettari a cavallo fra Rovato e Cazzago. La Regione, dopo l’intervento d’autorità dell’Unione europea è stata costretta a riaprire la procedura per capire se il progetto richieda la Valutazione d’impatto ambientale. Altro tema dell’incontro sarà la Cava Macogna, in località Pedrocca, da cui potrebbe partire un nuovo fronte di escavazione verso la frazione Duomo, mentre per il riempimento del bacino estrattivo esaurito sono state presentate due domande di discarica. Altro tema caldo è il possibile traffico generato dalla cava Bonfadina che graverebbe sulla ex statale 11, aggiungendo al traffico attuale quello del bacino estrattivo che i due comitati stimano in 300 mezzi pesanti al giorno. All’assemblea cui saranno presenti i consiglieri regionali di centrosinistra Marcello Saponaro e Arturo Squassina. E.C.

martedì 25 novembre 2008

Addio signor Giacomo!

Ieri sera, in coda al consiglio comunale è venuto a mancare una persona stroardinaria, il sig. Giacomo Opezzo. Lo so, si starà arrabbiando. Quando lo salutavo così era solito dirmi: "Di Signore ce n'è uno solo, mi chiami solo Giacomo".
Come per tutti i consigli comunali anche ieri sera l'avevo ritrovato nel pubblico insieme al suo fido compagno di viaggio. Due parole prima di iniziare, la promessa di passarlo a trovare sabato pomeriggio, l'invito all'assemblea pubblica del 5 dicembre alla quale sicuramente sarebbe venuto, la bottiglia di vino della sua terra d'origine, il Piemonte, che da tempo voleva che assaggiassi.
Giacomo era una persona di una limpidezza e schiettezza come poche ne ho conosciute. Diceva sempre quello che pensava senza tanti giri di parole.
La sua attenzione al paese in cui viveva da tanti anni era costante e basata sul lucido giudizio di chi, anche da cittadino senza impegni pubblici specifici, teneva al proprio comune.
Solo pochi minuti prima del consiglio comunale mi aveva segnalato delle perdite di acqua in un edificio pubblico di cui chissà come era venuto a conoscenza.
Lo ricordo in tantissime inziative che come comitato anticava facemmo. Non conto le sue presenze in Regione a Milano, in Provincia a Brescia e in numerosi presidi tenuti in questi anni.
Quante volte mio padre andò a prenderlo a S.Giorgio per portarlo insieme a noi alle nostre iniziative. E anche quando scomparse mio papà Roberto, Giacomo non mancò di portare la sua vicinanza. Era una persona verso cui la mia famiglia ha nutrito e nutre stima e amicizia.
Sono orgoglioso di aver conosciuto una persona come Giacomo di cui porterò sempre con me il ricordo. Un abbraccio alla signora Cesira da parte nostra e di tutta la nostra famiglia in questi momenti terribili.
Con affetto, Angelo e Stefano.

lunedì 24 novembre 2008

Richiesta della Regione Lombardia per il cavatore


Vi proponiamo la richiesta inviata dalla Regione Lombardia alla ditta cavatrice in riferimento alla procedura di riesame dell'assoggettabilità alla VIA (valutazione d'impatto ambientale).


venerdì 21 novembre 2008

E' una beffa!



Sul quotidiano Giornale di Brescia di oggi sono riportate le parole dell'assessore Provinciale Mazzoli: "I comuni non usino il territorio per far cassa".

Tali parole risultano alle nostre orecchie come una beffa!

Nel caso Bonfadina infatti le amministrazioni comunali di Rovato e Cazzago sono state da sempre contrarie alla cava, mentre il diritto all'escavazione è stato elargito al cavatore attraverso una convenzione d'ufficio proprio dagli uffici della Provincia di Brescia.
Se a questo aggiungiamo che l'assessore a metà Ottobre è venuto in Franciacorta a Erbusco a parlare di "Vincolo Ambientale per la Franciacorta" escludendo da esso le attività estrattive ci chiediamo tutti se solo noi restiamo allibiti di fronte a queste dichiarazioni oppure no.

mercoledì 19 novembre 2008

Bonfadina su Telecolor

Nelle edizioni serali del telegiornale di Telecolor emittente visibile anche nel bresciano passerà un'intervista a un componente del nostro comitato, richiestaci dall'emittente alla luce delle novità regionali.
Ringraziamo l'emittente per l'attenzione dimostrataci.

Discarica abusiva in ex-cava nel parco dell'ADDA?

Leggiamo su BergamoNews questa notizia che ha dell'incredibile.
In una ex-cava da più di un anno sarebbero stati smaltiti illegalmente rifiuti di varia natura. Le indagini hanno preso corso dopo l'esposto di un privato cittadino.
Per ora viene indagato il titolare 76enne della ditta che ha cavato in quell'ambito oltre vent'anni fa e che non avrebbe pensato di meglio che usare il "buco" per lo smaltimento di materiali. I carabinieri del NOE di Brescia hanno provveduto a fare i rilievi sui quasi 8milla metri quadri di ex cava. Per ora sarebbero stati trovati: eternit, oli di vario tipo, scarti plastica, macchinari non più funzionanti, inerti.
Il condizionale è d'obbligo perchè le indagini sono ancora in corso.
Al di là del caso specifico va ribadito che troppo spesso Province quantomeno irresponsabili hanno inserito nei piani cave ambiti estrattivi fuori luogo (cosa ci faccia questa cava nel parco dell'Adda non l'abbiamo ancora capito) e senza la certezza che i piani di recupero possano davvero concretizzarsi.
Un esempio sono i due ambiti estrattivi di cui parliamo nell'assemblea del 5/12/2008 al Foro Boario.
1) Cava Bonfadina (ATE9): vengono stimati 7.200.000 mc di potenziale estrazione di cui solo 1.600.000 mc autorizzati nell'attuale piano cave. Una tirata per i fondelli è scrivere nella scheda tecnica del piano cave che il recupero sarà "...paesaggistico-naturalistico da concordarsi con le amministrazioni comunali....". Forse che nel prossimo piano cave (se non direttamente nella revisione dell'attuale) i titolari non chiederanno un allargamento del bacino piuttosto che aprirne di nuovi? A questo punto ci piacerebbe capire perchè questa regola vale solo a ambito estrattivo iniziato mentre è stata considerata carta straccia quando la Provincia ha accolto la richiesta della ditta di spostare 600.000 mc (più di un terzo dell'autorizzato!) dall'ambito estrattivo di Travagliato (ATE15) a quello di Rovato-Cazzago S.M. (Ate9).
2) Cava Macogna (ATE14): dopo quasi vent'anni di escavazione si doveva finalmente concretizzare il recupero a verde pubblico attrezzato del pezzo già escavato di questo devastante buco. E' scritto nelle autorizzazioni.
Risposta dei privati: due domande di discarica formulate prima che venga approvato il Piano Provinciale Rifiuti.
In entrambi i casi un commento finale.
Ma i privati, oltre che Provincia e Regione, credono che i cittadini siano tutti fessi?
Ne parleremo in assemblea al Foro Boario con relatori di una certa competenza.

martedì 18 novembre 2008

Assemblea pubblica a Rovato sul tema cave


Il Comitato Anticava di Rovato sta organizzando, in collaborazione con il Gruppo Tutela e Ambiente di Rovato, un'assemblea pubblica per approfondire la tematica delle cave nel comune di Rovato. Siete tutti invitati!!!!



lunedì 17 novembre 2008

Bresciaoggi 14 Novembre 2008

Di seguito l'articolo apparso sul quotidiano Bresciaoggi venerdì 14 Novembre.

AMBIENTE. Dall’Asl e dalla Regione due prese di posizione che potrebbero bloccare l’iter dei siti contestati Bonfadina e Macogna: doppio «stop» alle caveI Comuni di Rovato e Cazzago andranno fino in fondo: «Adesso abbiamo le basi per fermare le operazioni»

Giancarlo Chiari L’opposizione dei comuni di Rovato e Cazzago a cave e discariche comincia a ottenere risultati importanti. Dopo la sospensiva del Tar all’ampliamento della cava Bonfadina, (poi revocata dal Consiglio di stato) è arrivato il pronunciamento dell’Asl contro la trasformazione della cava Macogna in discarica. Risale invece a fine ottobre la delibera regionale per riesaminare la procedura che ha permesso alla Bonfadina di evitare la Valutazione di impatto ambientale. Il parere negativo dell’Asl sulla discarica nella cava Macogna, accompagnato dalla proposta di destinare le aree «ad uso naturalistico agricolo o a verde pubblico attrezzato», promuove senza citarla la delibera dei comuni di Rovato, Cazzago, Berlingo e Travagliato, che chiede di trasformare l’area in un parco locale di interesse sovracomunale, quando si esaurirà l’attività estrattiva. Il parere negativo alla Macogna sembra legato alla volontà di prevenire possibili problemi sanitari. L’Asl osserva che non solo il luogo è vicino agli abitati di Pedrocca e Berlinghetto, oltre che al pozzo di Berlingo, e a molte altre attività «tutte egualmente con effetto negativo sulla salubrità del contesto». Tra queste discariche di Provaglio, Passirano, Paderno, Castegnato. Più spinoso è invece il «caso Bonfadina»: per i Comuni di Rovato e Cazzago non sarà facile fermare l’ampliamento della cava. Ma a far sperare le due amministrazioni, oltre al ricorso al Tar, è arrivata una lettera della giunta regionale che il 13 ottobre ha deliberato il «riesame della verifica della valutazione impatto ambientale per la cava di sabbia e ghiaia Bonfadina di Cazzago e Rovato». La comunicazione ai sindaci, alla provincia e alla ditta spiega che la delibera è stata adottata per «ottemperare a contestazioni formulate dalla Commissione europea nei confronti della Regione Lombardia». Il riesame, imposto dai rilievi di Bruxelles partiti dalla documentazione inviata da Giuseppe Foresti, sindaco di Cazzago, sulla difformità tra i regolamenti europei e la legge regionale, non significa che la cava debba superare la «Via», ma che saranno riesaminati i motivi per cui non la si è ritenuta necessaria. La regione si riserva di chiedere alla ditta «se necessario, eventuale documentazione integrativa per poter assicurare la conformità della verifica di assoggettabilita a Valutazione di impatto ambientale del progetto, con particolare riferimento al criterio secondo cui le caratteristiche dei progetti presi in esame debbano tenere conto del cumulo con altri progetti». E a questo punto il sindaco Foresti, spera che il riesame porti a rendere obbligatoria la valutazione di impatto ambientale.

venerdì 14 novembre 2008

Traffico provinciale 11

A questo indirizzo

http://rovato.org/2008/11/12/traffico-rotonde-ed-ingorghi-rovato-come-il-resto-della-provinciale-xi/

è disponibile un interessante articolo sulla situazione del traffico nel comune di Rovato. Un importante testimonianza che descrive la grave situazione già presente sulla provinciale 11 senza i 300 camion al giorno che l'apertura della cava Mercurio-Bonfadina andrebbero ad aggiungere.
Ricordiamo che la Provincia di Brescia nella convenzione d'ufficio rilasciata al cavatore ha approvato l'ambito estrattivo senza commissionare uno studio del traffico che analizzasse l'impatto derivante dall'apertura della cava.

lunedì 10 novembre 2008

Il Brescia, 10 Novembre 2008


Nuovo articolo per il nostro Comitato sul quotidiano locale "Il Brescia" di oggi 10 Novembre.

giovedì 30 ottobre 2008

Lavori (continua)


Proseguono intanto i lavori per la realizzazione del canale lungo il confine nordovest dell'ambito estrattivo. Proponiamo oggi alcune foto che testimoniano l'avanzamento dei lavori.

martedì 28 ottobre 2008

Ennesimo incidente in una cava a Chiari

Uno incidente ieri pomeriggio è avvenuto alla cava Fin Beton di Chiari. Durante le operazioni di riempimento con inerti di una costa della massicciata del bacino di via Tagliata, un camion carico di terriccio si è ribaltato su un fianco. Il conducente ha riportato ferite lievi, ed è stato subito soccorso dal manovratore di una ruspa che lavorava nell'ambito estrattivo. Il tutto si è verificato poco prima delle 15. La cava si affaccia su via Roccafranca e ha da tempo esaurito i quantitativi di escavazione ma di tanto in tanto vengono effettuate delle operazioni di messa in sicurezza del bacino attraverso il riempimento degli avvallamenti con materiali inerti.
Questo è l'ennesimo episodio di incidente avvenuto in cava o su mezzi da cava. A dimostrazione che questa attività impiega pochissime persone con ricadute occupazionali irrisorie rispetto ai danni ambientali che produce ma con un alto tasso di insicurezza sul lavoro.
Basta scorrere le cronache riportate sul nostro blog.
Tra incidenti stradali e infortuni in cava i morti e feriti nell'ultimo anno sono una striscia impressionante.

Nel caso specifico ci piacerebbe anche sapere se il posizionamento degli inerti fosse autorizzato, e che provenienza avessero. Ricordiamo infatti che gli inerti ricavati da demolizioni sono rifiuti a tutti gli effetti (Decreto Ronchi) e non potrebbero essere stoccati in una cava esaurita bensì in un'apposita discarica.

Realizzata nuova porzione di recinzione



La ditta cavatrice ha realizzato una nuova porzione di recinzione lungo il lato sud del canale Campo Maggiore, il canale irriguo di competenza del Consorzio Roggia Fusia che attraversa l'ambito estrattivo.
La realizzazione si è resa necessaria per delimitare le due diverse porzioni dei terreni destinati alla cava a Nord e a Sud del canale. In questo modo è stato superato l'irregolare impedimento al passaggio lungo il canale di cui si era riferito con il post del 6 Febbraio 2008

mercoledì 22 ottobre 2008

Novità dalla Regione





E' giunta una comunicazione dalla Regione circa la riapertura della procedura di assoggettabilità a V.I.A. della cava Bonfadina "....al fine di ottemperare a contestazioni formulate dalla Commissione Europea.....". Ricordiamo che nell'ottobre 2006 la Commissione Europea emise una infrazione per la mancata V.I.A. sull'ATEg09.

Vedremo quale sarà la conclusione. Nel frattempo insieme a tutti i cittadini restiamo alla finestra in attesa di capire dove porteranno questi approfondimenti.

lunedì 20 ottobre 2008

Lavori di canalizzazione
















Come promesso documentiamo i lavori in corso di realizzazione in località Tre santelle, lungo il lato nord-ovest dell'ambito estrattivo Ateg09.
Il dubbio è che tali lavori vengano eseguiti per consentire l'abolizione del canale d'irrigazione che attualmente attraversa l'ambito estrattivo. Il nuovo canale potrebbe infatti servire per portare l'acqua irrigua ai terreni agricoli dei privati presenti sul confine sud-ovest della cava.





giovedì 16 ottobre 2008

Ennesima discarica abusiva: denunciato titolare di impresa di movimento terra. Che strano!

La notizia non è diventata ancora di dominio pubblico ma leggendo attentamente le notizie apparse su vari siti di informazione è venuto a galla l'ennesimo episodio di gestione scandalosa dei rifuti in provincia di Brescia. Secondo quanto pubblicato dall'agenzia Adnkronos il 14 ottobre un blitz dei carabinieri del Noe a Brescia ha scoperto una discarica abusiva di rifuti pericolosi. Denunciato il titolare di una ditta che operava nel settore della movimentazione delle terre e delle rocce da scavo. Cosa ancora peggiore è la notizia del sequestro di un'area di 2mila mq dove venivano depositati i rifiuti cosiddetti 'fluff', parti non ferrose derivanti dalla demolizione di veicoli e elettrodomestici.
La notizia testimonia come nel mondo delle imprese legate al movimento terra, alle escavazioni e alla gestione rifiuti si annidino degli operatori che screditano l'intero settore, fatto anche da tante altre imprese invece rispettose delle regole.
Un maggiore presidio su attività così impattanti dal punto di vista ambientale sarebbe comunque doveroso da parte innanzitutto della politica. Dopotutto questi sono ambiti in cui per operare servono delle autorizzazioni provinciali e regionali. Un plauso va sicuramente fatto al Nucleo Operativo Ambientale dei carabinieri che, da quando è stato istituito a Brescia ha portato alla scoperta di situazioni pericolose e scandalose.

Bettoni spa inizia lavori di canalizzazione






















Nella giornata di martedì 14 Ottebre la Bettoni spa ha iniziato la realizzazione di un'opera di canalizzazione a scorrimento lungo il perimetro ovest del terreno destinato alla cava ATEg09.


I lavori prevedono la posatura di tubazioni in cemento partendo dal canale posto in prossimità della località 3 Santelle. Appena possibile posteremo alcune foto a testimonianza dei lavori in corso di realizzazione.

lunedì 6 ottobre 2008

Anche i carabinieri leggono il nostro Blog







Continuano gli accessi "illustri" al nostro blog.

Come testimoniano le immagini risultano connessioni da server del ministero dell'istruzione, del ministero delle politiche agricole, della camera dei deputati, del parlamento europeo e anche dell'arma dei carabinieri.
Secondo voi è il caso di iniziare a preoccuparsi?

giovedì 2 ottobre 2008

Discariche gestite da Bettoni spa



Analizzando il Piano Rifiuti della Provincia di Brescia, disponibile per la consultazione a questo indirizzo http://www.provincia.brescia.it/portal/page/portal/provincia/temiProvincia/ambiente/vASPianoProvincialeGestioneRifiuti/

è possibile scorgere le attività di discarica direttamente in capo alla Bettoni spa.

Oltre alle discariche attive e chiuse in gestione diretta ricordiamo che la stessa Bettoni spa ha avanzato, come già indicato in alcuni precedenti post, alla Regione Lombardia richiesta per riempire di rifiuti inerti la cava di proprietà sita nel comune di Travagliato, località Rinascente.

mercoledì 1 ottobre 2008

Bettoni spa investe i soldi guadagnati con cave e discariche


Articolo apparso ieri sul quotidiano locale Giornale di Brescia che mostra i consistenti investimenti portati avanti dalla Bettoni spa con i guadagni effettuati sfruttando cave e discariche.

Come mostrano i dati di bilancio 2007 Bettoni spa ha fatto registrare un utile di 1.3 miloni di eruo su un fatturato di 9.9 milioni, un vero RECORD!

martedì 30 settembre 2008

Sito Bettoni spa, cancellata la gestione delle discariche


Navigando in rete abbiamo scoperto un fatto "curioso".
Il sito della ditta Bettoni spa (il cavatore che vorrebbe realizzare la cava a Rovato), http://www.bettonispa.it/, è stato aggiornato rispetto alla versione prima disponibile.

Con tale aggiornamento tra le attività svolte dalle società non compare più la gestione diretta delle discariche attivate nelle cave "dismesse" di proprietà.
Un innegabile vantaggio d'immagine.
In questo modo infatti la Bettoni spa si può presentare solo come attività di escavazione e non anche come chi si premura di riempire di rifiuti il buco scavato.


mercoledì 24 settembre 2008

Travagliato contro la discarica nella cava Bettoni


A Travagliato cittadini e istituzione comunale combattono contro la localizzazione di nuove discariche sul territorio. Tra i siti destinati alle nuove discariche ricordiamo che c'è anche la cava Bettoni.


venerdì 19 settembre 2008

Ma guarda un pò: scarichi illegali in cave della Brianza

Fonte repubblica.it

Rifiuti tossici scaricati illegalmente in Brianza
Una valanga di scarti prodotta dalle industrie lombarde e fatta sparire in cave di Desio, Seregno e Briosco da manovali pagati in cocaina, usata come doping per potere lavorare anche per 48 ore consecutive. A gestire il traffico era un´organizzazione smantellata dalla polizia provinciale, che ha arrestato otto uomini al termine di nove mesi di indagini.
Al seguente link il video che mostra gli scarichi: http://milano.repubblica.it/multimedia/home/2994591


Siamo a ribadire la necessità di controlli non solo negli impianti di smaltimento ma anche nelle cave. Chi controlla quanti volumi vengono estratti effettivamente? Se anche i comuni pretendessero di farlo, la sanzione amministrativa che potrebbero comminare sarebbe comunque conveniente per i privati che nel frattempo avrebbero commercializzato in maniera assolutamente redditizia inerte che non erano autorizzati a estrarre.
Inoltre, troppo spesso, emergono casi di cave in cui si estraggono volumi non consentiti e vengono ripristinate le quote attraverso l'interramento di materiali a tutti gli effetti classificabili come rifiuti. E' ora di dire basta.
Anche nell'interesse di quegli operatori che svolgono correttamente il loro mestiere.

martedì 16 settembre 2008

Cave: Ennesimo infortunio mortale. Betoniera ribaltata

(fonte IlBrescia.com)
Siamo purtroppo a segnalare l'ennesimo episodio mortale riguardante un lavoratore nell'ambito dell'attività estrattiva.
Un giovane di 21 anni originario di Fraine di Pisogne e residente a Marone, è morto lunedì pomeriggio intorno alle 16,30 in un incidente verificatosi mentre era impegnato alla guida di una betoniera a Dezzo di Scalve, nel comune di Colere, in provincia di Bergamo.
Il suo nome è Gabriele Felappi. Conduceva una betoniera della multinazionale svizzera Holcim. Il giovane stava risalendo verso Vilminore nella Val di Scalve sulla via Mala sulla strada che collega Angolo Terme con Schilpario, per consegnre un carico di calcestruzzo in un cantiere della zona. Percorsa l’ultima galleria, il ragazzo stava transitando verso il ponte da cui parte la strada per Azzone, ma nei pressi di una leggera curva ha perso il controllo del mezzo.
La betoniera ha sbandato finendo contro il guardrail e poi contro un muretto di protezione sfondandolo. Il mezzo a questo punto si è ribaltato nel burrone e schiantandosi dopo un volo di circa venti metri con il Felappi intrappolato nella cabina.
L’allarme è stato lanciato dagli automobilisti ma i sanitari giunti da Bergamo con l’eliambulanza hanno potuto constatare solo il decesso del povero giovane. Per estrarre il suo corpo dalle lamiere della cabina è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco di Darfo.

Questo è l'ennesimo episodio che dimostra come l'attività estrattiva determini anche per le maestranze dei pericoli non indifferenti. Solo pèoche settimane fa abbiamo riferito di un lavoratore morto nella bassa bresciana. Questo è inoltre il terzo incidente stradale in pochi mesi nelle Province di Brescia e Bergamo con esiti mortali che coinvolge mezzi da cava.
Anche in questo caso desideriamo esprimere le più sentite condoglianze alla famiglia del giovane Gabriele da parte del nostro comitato.

lunedì 15 settembre 2008

Bresciaoggi dell'11 Settembre 2008


Un altro articolo per la cava Mercurio-Bonfadina.

martedì 9 settembre 2008

Piano rifiuti Brescia, "Discariche Zero"


Presentato ieri dall'assessore provinciale all'ecologia E.Mattinzoli il piano rifiuti, che verrà posto al vaglio del consiglio della Provincia di Brescia. Ambiziose le dichiarazione di Mattinzoli che pone come obiettivo il motto "discariche zero". Tale obiettivo risulta essere in conseguenza del forte aumento registrato negli ultimi tempi del prezzo dello smaltimento dei rifiuti in discarica.
Ricordiamo che l'assessore è il medesimo che sul caso Bonfadina ha più volte ribadito ai comuni la sua contrarietà alla concessione della Valutazione di Impatto Ambientale sull'ambito estrattivo rovatese.

venerdì 5 settembre 2008

"L'ANARCHIA DELLE CAVE": inchiesta di ALTRECONOMIA












Di seguito riportiamo l'estratto del reportage che la rivista ALTRECONOMIA ha condotto sull'attività estrattiva in Lombardia.
Segnalo che la rivista ha un sito internet http://www.altreconomia.it/ e la versione cartacea del mensile è trovabile al costo di 3 € in Provincia di Brescia presso i seguenti punti vendita:
1) Bottega Solidarietà
Via S.Faustino 30/b Brescia Tel. 030-3772355
Via Quattro Novembre 4 Rezzato - BS
2) Jangada Via San Martino del Carso 3 Manerbio BS Tel. 03-973069 +
3) Tapioca
Via Cappellini 16 Darfo Boario BS Tel. 0364-536237 Via S. Maria 7 Edolo BS
4) Il mondo in casa Via Mazzini 2 Lumezzane - BS
5) Karibù Via Zanardelli 410 Gardone Val Trompia BS Tel. 030-8911526



Segnalo che Altreconomia ha organizzato un:




INCONTRO IN CONSIGLIO REGIONALE
Mercoledì 10/09/2008 alle ore 11



(Dalla presentazione di Alterconomia)
L'anarchia delle cave
Ogni anno, nel nostro Paese, si estraggono 11,5 tonnellate di materiali da cava pro capite. L'attività estrattiva è senza regole e, spesso, gratuita. Montagne e pianure sono piene di ferite: almeno 6mila cave attive e 10mila abbandonate. Un incontro in Consiglio regionale a partire dall'inchiesta di Altreconomia che spiega perchè in Italia convenga continuare a sventrare montagne mentre in altri Paesi europei si riciclano inerti e rifiuti da demolizione. La rivista Altreconomia, in collaborazione con il gruppo dei Verdi nel Consiglio regionale della Regione Lombardia, organizza una conferenza stampa per discutere il problema del governo delle attività estrattive a partire dall'inchiesta pubblicata sul numero di settembre della rivista, "Un Paese fondato sulle cave". Mercoledì 10 settembre, alle 11, presso l'Auditorium del Consiglio regionale in via Fabio Filzi 29 a Milano. All'incontro, moderato da Luca Martinelli, redattore di Altreconomia ed autore dell'inchiesta, partecipano:
  • Angelo Bergomi, consigliere comunale a Rovato (Bs) e membro del Comitato anticava di Rovato,
  • Damiano Di Simine, presidente di Legambiente Lombardia,
  • Antonio Galizzi, geologo, Italianostra,
  • Marcello Saponaro, consigliere regionale lombardo per i Verdi.

Gli interessi che ruotano intorno alla cave lombarde: l'ex assessore regionale all'Ambiente, Marco Pagnoncelli, è stato costretto alle dimissionia fine luglio per il conflitto d'interesse sollevato in seguito all'approvazione del Piano cave della Provincia di Bergamo. Pagnoncelli avrebbe favorito un cavatore che è anche un suo socio in affari, la famiglia Locatelli. Nel bresciano, invece, Regione e Provincia di Brescia si sono schierati a fianco di un cavatore, la ditta Bettoni, contro i Comuni di Rovato e Cazzago che non volevano l'apertura di una nuova cava nel proprio territorio. Una cava di pianura, gigante (quasi 35 ettari) ma non sottoposta a Valutazione d'impatto ambientale, come vorrebbe la legge. E laddove esiste un Piano cave che fissa dei limiti all'escavazione, basta far ricorso alle cave di prestito, aperta inderoga alle leggi vigenti per recuperare gli inerti necessari a completare un'opera pubblica.

Ringraziamo Luca Martinelli di Altreconomia per l'impegno profuso nel redarre questo incredibile reportage e per aver deciso di parlare del caso della cava Bonfadina. Lo ringraziamo anche per averci invitato a questo incontro in consiglio regionale in cui cercheremo di sintetizzare il perchè nella gestione dell'attività estrattiva c'è qualcosa che non va in Lombardia, partendo proprio dal caso dell'ATEg09.
Stefano Bergomi Presidente Comitato Anticava di Rovato

mercoledì 3 settembre 2008

Risposta Comune di Rovato su nuovo progetto rotatoria







Proponiamo ai nostri lettori la risposta inviata dal Comune di Rovato rispetto alla nuovo progetto avanzato dal cavatore per l'ingresso all'ambito estrattivo.

martedì 2 settembre 2008

Rientro dalle vacanze


Per il periodo estivo ci siamo presi una piccola vacanza nell'aggiornamento del blog.

Oggi ricominciamo.

Sul tavolo comunque rimane il nuovo progetto avanzato dal cavatore per la realizzazione dell'ingresso alla cava da via Rimembranze. Rispetto al progetto originario, che prevedeva l'acquisizione di aree di privati per la realizzazione della rotatoria all'intersezione tra via S. Giovanni (strada per Lodetto), via Rimembranze e la ex strada Statale 11, il cavatore ha avanzato al comune di Rovato una seconda proposta. Vista la mancata concessione delle aree da parte di alcuni privati il cavatore realizzerebbe la rotatoria decentrandola rispetto all'asse viario della strada ex statale 11, limitandosi all'allrgamento di via Rimembranze tombinando il canale di scolo attualmente presente di fianco alla strada e sacrificando gli alberi presenti all'esterno del vivaio.
L'allargamento della strada così ottenuto non consentirebbe comunque il transito dei mezzi pesanti dei due versi d'ingresso e d'uscita dalla cava.
Ricordiamo inoltre che sulla stessa Via Rimembranze vige da molti anni il divieto di transito ai mezzi pesanti.
Il nuovo progetto testimonia semplicemente come il privato non abbia valutato le ripercussioni viabilistiche che un ingresso all'ambito passando dalla ex-statale 11 determinerebbe. E' però compito dell'amministrazione comunale farlo presente come ci risulta essere stato fatto. Prendiamo anche atto che il privato ha presentato il progetto di rotatoria al Settore Gestione e Manutenzione Strade della Provincia il giorno 07/07/2008. La risposta positiva del settore è datata 16 Luglio 2008 (9 giorni solari compreso sabato e domenica) SENZA che l'amministrazione comunale sia stata minimamente coinvolta. Il giorno 21 Luglio 2008 l'approvazione è arrivata al protocollo del comune di Rovato. LE DATE SUI TIMBRI DEL PROTOCOLLO PARLANO CHIARO.
Ognuno tragga le proprie conclusioni.
Per quanto ci riguarda continueremo ad informare nei minimi dettagli, con date, nomi e cognomi. E se questo alla ditta dà fastidio si rassegni. Da quattro anni a questa parte non vi è stato un solo fatto da noi riportato che non sia stato possibile confermare.

Incidente mortale in una cava di Offlaga!




Tragedia sabato scorso 30/08/08 nella cava di Offlaga. Alberto Stornati, 38enne originario di Flero e da qualche tempo residente a Offlaga in via Marconi è caduto dal nastro trasportatore della ghiaia nella cava di Offlaga della quale era dipendente, gestita dalla società Sinergica, con sede in via Libero Saldi a Manerbio e appartenente alla famiglia Mombelli, la tragedia è avvenuta attorno a mezzogiorno. Il giovane insieme a suoi colleghi aveva appena terminato il turno di lavoro straordinario, richiesto dall’azienda per il sabato mattina.

Luogo della tragedia la grande cava di 110mila metri quadrati tra le cascine Scuola Duomo di Offlaga e Selva di Manerbio, nei pressi del Laghèt dè Meghet: i lavoratori erano impegnati nella sistemazione del nastro trasportatore, sostenuto da due tralicci: Stornati stava avvitando alcuni bulloni per fissare la struttura.

Cosa sia successo? Non si sa nulla di preciso ma sono chiamati a formulare le prime ipotesi i tecnici dell’ufficio del lavoro dell’Asl e i carabinieri: fatto sta che l’operaio è stato investito dal nastro che l’ha prima colpito violentemente al volto e poi l’ha fatto cadere, lasciando il corpo del giovane inizialmente incastrato tra il traliccio e il nastro; poi è precipitato da cinque metri d’altezza.

Inutili i soccorsi. La salma di Alberto è stata trasportata all’ospedale di Manerbio in attesa dell’autopsia.


E' l'ennesima tragedia che l'attività estrattiva provoca. Solo qualche mese fa nel rovatese presso la frazione di S.Giorgio perse la vita un anziano signore di Castrezzato scontratosi con un camion da cava. A gennaio presso la rotonda del Bertola per Cazzago S.M. un cittadino pachistano di 47 anni venne travolto da un camion che sopraggiungeva da una cava vicina.

A dimostrazione che il traffico indotto e le condizioni di lavoro non sono le migliori quando parte un'attività estrattiva. Attività che oltre a devastare un territorio comporta pure un livello occupazionale scarso.

In genere attività da milioni e milioni di metri cubi danno lavoro a poche unità di lavoratori.

Le più sentite condoglianze alla famiglia di Alberto Stornati da parte del nostro comitato.

lunedì 4 agosto 2008

Protesta contro la discarica a Travagliato

Di seguito proponiamo un articolo apparso sul quotidiano "Bresciaoggi" il 01 Agosto 2008.
Nell'articolo viene descritta la movimentazione popolare dei cittadini di Travagliato contro la localizzazione da parte della Provincia di Brescia di una discarica nella cava della Bettoni spa (la stessa ditta cavatrice che vorrebbe realizzare l'ambito estrattivo a Rovato). La discarica, destinata a rifiuti inerti e scorie di fonderia, verrebbe gestita dalla stessa ditta cavatrice.

dal sito della Provincia di Brescia

Alcune informazioni dal sito della Provincia di Brescia,

http://www.provincia.brescia.it/ambiente/ambiente-cave.php

"CAVE
U. O. S. Autorizzazioni Cave e U. O. S. Attività di polizia mineraria.
La normativa sulle cave, disciplinata dalla Legge Regionale n. 14 del 8 agosto 1998 interviene nel rapporto delicato tra attività economica e tutela ambientale, in relazione all'esercizio dell'attività estrattiva.
Lo strumento cardine di attuazione dell'attività estrattiva è rappresentato dal Piano Provinciale Cave che ha valore ed effetti di Piano Territoriale Regionale relativo ad un settore funzionale ai sensi dell'art. 4 della Legge Regionale n. 51/75, le cui previsioni prevalgono sulle eventuali previsioni difformi contenute negli strumenti urbanistici locali.
Nell'ambito delle deleghe attribuite dalla legge regionale 14/98, alla Provincia compete l'elaborazione della proposta del Piano Provinciale Cave distinto per settori merceologici alla Regione Lombardia, l'approvazione della gestione produttiva degli Ambiti Territoriali Estrattivi, l'Autorizzazione all'esercizio della attività estrattiva propriamente detta, nonché le funzioni amministrative e di vigilanza inerenti l'applicazione delle norme di polizia delle cave e torbiere.
Principalmente la struttura si occupa di:
Approvazione dei progetti degli Ambiti Territoriali Estrattivi;
Autorizzazioni all'esercizio dell'attività estrattiva;
Attività di Polizia Mineraria;

La struttura è composta da:
Dott. Geol. C. Colombi 0303749504 Responsabile della struttura e del procedimento in materia di Approvazione degli ATE e delle Autorizzazioni all'esercizio dell'attività estrattiva.
P.I. G. Facchetti 0303749717 Responsabile del procedimento in materia di polizia mineraria.
Arch. M. Gandelli 0303749683 Istruttoria progetti di ATE e autorizzazioni.
Dipl. Ing. L. Carera 0303749684 Istruttoria progetti di ATE e autorizzazioni.
Geom. M. Gasperini 0303749716 Istruttoria progetti di ATE e autorizzazioni.
Geom. L. Panena 0303749718 Istruttoria progetti di ATE e autorizzazioni.
P.M. L. Ricotta 0303749720 Istruttoria progetti di ATE e autorizzazioni.
Ing. M.G. Belloli 0303749638 Istruttoria progetti di ATE e autorizzazioni.
Rag. C. Delmirani 0303749674 Istruttoria progetti di ATE e autorizzazioni.
G. Micheletti 0303749581 Attivita' amministrativa.
P. Az. E. Bianchetti 0303749685 Attivita' amministrativa."

giovedì 31 luglio 2008

Margherita Peroni eletta Presidente della commissione regionale Ambiente

dal sito http://servizi.varesenews.it/news/consiglioregionelombardia/articolo.php?id=209

Commissione “Ambiente e Protezione civile”
Parziale modifica ai vertici della VI Commissione. Cambia infatti il Presidente mentre restano invariate le cariche di Vicepresidente e Consigliere Segretario. Con 50 voti favorevoli e 24 schede bianche Margherita Peroni (Forza Italia-Pdl) prende il posto di Stefano Maullu. Bresciana, 52 anni, è tornata in Consiglio Regionale nel luglio scorso subentrando alla dimissionaria Maria Stella Gelmini, eletta in parlamento. Già Presidente della Commissione Territorio nella scorsa legislatura, in questo nuovo ruolo sarà affiancata dal collega di partito Angelo Giammario (45 voti favorevoli, 8 schede bianche e 1 nulla) e dal Consigliere Segretario Mario Agostinelli (Capogruppo di Rifondazione) confermato con 35 voti a favore e 37 schede bianche.
“Parchi, rifiuti, energia, cave e gestione del ciclo idrico integrato delle acque - ha detto Peroni subito dopo l’elezione - saranno fra le priorità delle Commissione. Il mio impegno è quello di giungere a fine legislatura con un aggiornamento significativo delle disposizioni di legge. Per una Regione come la nostra la tutela e la valorizzazione dell’ambiente risulta una necessità”


Ai lettori del nostro blog vogliamo solo ricordare una dichiarazione di Margherita Peroni esternata in un'assemblea pubblica a rovato sul tema della nostra cava Mercurio-Bonfadina qualche anno fa: "l'apertura dell'ambito estrattivo ATEg 09 sui territori di Rovato e Cazzago SM non arrecherà danni al territorio perchè insisterà su una zona già COMPROMESSA".
All'epoca al consigliere Peroni avevamo avanzato le nostre dimostranze perchè il luogo destinato alla cava non risultava essere compromesso ma, allora come oggi, sfruttato per la sua ricchezza dal punto di vista agricolo. Inoltre avevamo sottolineato con forza il nostro NO alla logica "posso inquinare perchè tanto è già inquinato", perchè rappresenta una modalità di operare oltre che non corretta sopratutto non sostenibile.
Visto l'importante ruolo istituzionale che il consigliere regionale Margherita Peroni è stata chiamata a ricoprire ci auguriamo che la sua sensibilità ambientale sia cambiata rispetto a quanto dimostrato nella sua recente storia politica.

Margherita Peroni eletta

giovedì 24 luglio 2008

Discarica abusiva a Rovato (Rovato.org)

dal sito Rovato.org:

http://rovato.org/2008/07/23/rovato-sequestrata-discarica-abusiva-da-25mila-quadrati-in-zona-bertola-bonfadina/

"Rovato: sequestrata discarica abusiva da 25mila quadrati in zona Mercurio - Bonfadina
Posted in Cronaca Mercoledì, Luglio 23rd, 2008 Trackback
25mila metri quadrati di discarica abusiva sequestrati nei giorni scorsi dai carabinieri dei Noe (Nucleo Operativo Ecologico).
Una notizia che pare arrivare dalla disastrata Campania raccontata da Roberto Saviano nella sua “Gomorra”, e invece arriva dritta dritta dal cuore della Franciacorta. Anzi, dalla sua capitale: Rovato. Piu’ precisamente: l’area industriale di via XXV Aprile: procedendo in direzione di Brescia, subito prima dell’azienda mangimistica Fra.bes, dei vivai Pelizzari e dalla (futuranda) cava Bonfadina.
I FATTI - Nei giorni scorsi i carabinieri del Noe di Brescia hanno sequestrato un’area di circa 25.000 metri quadri usata come discarica abusiva a Rovato. Quattro i denunciati per gestione illecita di rifiuti: il legale rappresentante di una ditta edile, il responsabile tecnico di cantiere, il direttore dei lavori di demolizione e il titolare di una ditta di escavazione.
L’ACCUSA - Secondo i militi dell’Arma, dall’area sono stati asportati illegalmente circa 20mila metri cubi di terreno “vergine”, sostituiti con non meglio precisati scarti di lavorazione edile (probabilmente i resti di qualche demolizione compiuta in giro per la provincia).
Alle imprese coinvolte nei lavori era stata accordata solamente la demolizione dei fabbricati presenti nell’area (alcune stalle per un totale di 6mila mq), che secondo il PRG 2002 del Comune di Rovato dovevano essere sostituiti da alcuni edifici commerciali e capannoni.
In realtà, almeno secondo il Noe, dal terreno sarebbero spariti circa 20mila metri cubi di terreno: vista l’estrema vicinanza con la zona della cava Bonfadina, non è difficile immaginare si tratti di ghiaia utile per le costruzioni e quindi fatta sparire per realizzare altre costruzioni immobiliari.
RISCHIO AMIANTO - I tecnici della Magistratura hanno effettuato ieri i carotaggi per prelevare campioni di terreno. Il timore è che nel sottosuolo di Rovato siano finiti non solo mattoni e laterizi, ma anche rifiuti molto pericolosi contenuti nei lavori edilizi come l’ amianto."

Cava Macogna


Proponiamo l'articolo apparso oggi sul quotidiano Giornale di Brescia relativo alla questione della Cava Macogna tra Cazzago S.M e Travagliato, a pochi chilometri dal sito individuato per il nostro ATE 09 Mercurio-Bonfadina.


mercoledì 23 luglio 2008

Trovata discarica abusiva a Rovato

Dal sito ilgiorno.ilsole24ore.com

"ROVATO POSTI I SIGILLI DAI CARABINIERI LUNGO LA STATALE 11
Il cantiere di demolizione di vecchie stalle nascondeva una maxi discarica abusiva
di MILLA PRANDELLI— ROVATO —QUATTRO persone sono state denunciate e una discarica abusiva è stata posta sotto sequestro. La discarica, che si trova a Rovato lungo la Statale 11...

2008-07-23 di MILLA PRANDELLI— ROVATO —QUATTRO persone sono state denunciate e una discarica abusiva è stata posta sotto sequestro. La discarica, che si trova a Rovato lungo la Statale 11, poco dopo la rotonda dell’Alco e nei pressi della ditta Frabes, che sono estranee alla vicenda, è stata realizzata all’interno di un cantiere, che secondo i cartelli apposti all’ingresso è gestito da una società bergamasca. A portare a termine il sequestro ieri mattina e ad apporre i sigilli sono stati i Carabinieri del Nucleo ecologico di Brescia. Gli uomini del Noe ieri mattina presto hanno chiuso gli accessi al cantieri, che per un periodo sarà inutilizzabile. Le accuse per il legale rappresentante della ditta edile, per il responsabile tecnico di cantiere, il direttore dei lavori di demolizione e il titolare di una ditta di escavazione sono di gestione illecita e realizzazione di discarica all’interno di un cantiere dove le opere autorizzate erano solo di demolizione. Nell’area fino a qualche tempo fa c’erano alcuni vecchi capannoni per vitelli e stalle che sembra un tempo fossero coperte con materiali probabilmente nocivi tra cui pare ci fosse dell’Eternit. Ora molte macerie sono accumulate a lato del terreno e 20 mila metri cubi della terra che stava sotto i capannoni è stata asportata. Forse sarebbe servita a riempire una grande buca che sembra essere stata scavata di recente nell’area lungo la Statale 11, che è poco distante dal macello comunale di Rovato. A rispondere saranno i Carabinieri del Noe che continueranno a indagare."

martedì 22 luglio 2008

Autorizzazione Provincia di Brescia nuovo progetto d'ingresso alla cava


La Provincia di Brescia ha autorizzato la modifica dell'originario progetto avanzato dal cavatore relativo alla realizzazione di una rotonda lungo la provinciale 11, che consenta l'ingresso e l'uscita dei mezzi dall'ambito estrattivo.
La nuova autorizzazione rilasciata accorda al cavatore la possibilità di realizzare la rotatoria decentrandola rispetto all'asse viario della stessa provinciale, sfruttando porzioni di terreno che il cavatore aveva precedentemente acquisito.
Il nuovo progetto avanzato risulta essere figlio delle difficoltà riscontrate dal cavatore per acquisire le aree private di cui necessitava per realizzare l'ingresso alla cava secondo l'originario progetto autorizzato dalla stessa Provincia di Brescia.

lunedì 21 luglio 2008

Comunicato congiunto comuni Rovato-Cazzago per ATEg14

Dal sito del comune di Rovato,
http://www.comunedirovato.it/bin/index.php?id=945&canale=&tpl=nt&id_news=1222&PN_2=0&PN_4=0

"Progetto ampliamento attività estrattiva ambito g14
Comunicato n. 73/2008
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato congiunto delle Amministrazioni comunali di Rovato, Cazzago San Martino, Berlingo e Travagliato.In un incontro svoltosi a Cazzago San Martino, le Amministrazioni comunali di Cazzago San Martino e Travagliato unitamente a quelle confinanti di Berlingo e Rovato hanno esaminato il progetto di ampliamento dell’attività estrattiva dell’ambito g14 (località Macogna nel territorio di Cazzago e Travagliato) che compete alla Provincia per quanto concerne l’iter autorizzativo mentre presso la Regione è in corso la Valutazione di Impatto Ambientale. L’incontro è servito a mettere a fuoco molti aspetti controversi, trattandosi di un progetto che vede coinvolte due società di escavazione ed anche altri soggetti titolari di aree a diverso titolo. Molti sono gli aspetti di fondo da chiarire anche se l’obiettivo delle amministrazioni non è quello di impedire l’attività estrattiva ma di accompagnare l’iter autorizzativi nella massima chiarezza. Gli aspetti controversi restano il recupero finale ed il contrasto dell’Amministrazione di Cazzago San Martino e Rovato all’ampliamento del perimetro della cava oltre la strada comunale che conduce a Berlingo e che prefigura un nuovo fronte di escavazione verso Rovato. Il problema principale è tuttavia costituito dall’intervento nel procedimento di ben due progetti di discariche, presentate da soggetti che avrebbero acquisito diritti su tali aree: una discarica per rifiuti “non pericolosi” presentata dalla ditta DRR che ha avuto in cessione dalla ditta Nord Cave s.r.l. una parte di area inserita nell’ambito ma già definitivamente scavata, e da ultimo la ditta Profacta s.p.a. che prevede l’utilizzo dell’area, ancora oggetto di escavazione, della ditta Cave S. Polo s.r.l. Tutto questo in contrasto, almeno apparente, con i cavatori che hanno dichiarato di prevedere un recupero a fondo cava. L’incontro è servito per mettere a fuoco una presa di posizione unanime, decisamente contraria e del tutto negativa rispetto a questi progetti per una molteplicità di fattori procedurali e soprattutto sostanziali. E’ considerato del tutto indebito l’accavallamento di procedure per precostituire diritti ad attività di discarica nella fase in cui si tratta di ottenere l’autorizzazione all’attività estrattiva. Si ritiene illegittimo il tentativo di acquisire una qualche sorta di compatibilità all’attività di discarica che viene scambiata come recupero finale dell’ambito estrattivo. Verranno portate avanti iniziative di contrasto affinché questi progetti vengano definitivamente accantonati sia per le incongruenze procedurali, sia perché contrari agli obiettivi di recupero che le amministrazioni comunali si sono date. A questo riguardo i comuni già da tempo hanno condiviso linee di indirizzo per il recupero, trasmesse a tutti i soggetti interessati. Esse prevedono un piano particolareggiato di interesse sovracomunale di iniziativa pubblica che esclude sicuramente il conferimento di rifiuti indicato nei progetti di discarica presentati. L’obiettivo di fondo delle amministrazioni è quello di promuovere un recupero in grado di non aggravare l’impatto ambientale già prodotto dall’attività estrattiva che è enorme e che si protrae da decenni ma piuttosto quello di porvi un rimedio attraverso una riqualificazione ambientale significativa. Da questo punto di vista emerge con forza l’idea di realizzare un parco naturalistico di interesse sovracomunale, un parco di raccordo tra la pianura e la Franciacorta, nel quale potranno eventualmente essere collocate, anche per l’ampiezza del sito, attività naturalistiche, sportive e ricreative. Esso si dovrà configurare anche come compensazione per l’accerchiamento della zona prevista da TAV, Brebemi, ed SP19, oltre che dello shunt della TAV previsto verso Montichiari che attraverso l’area estrattiva a sud, sul territorio di Travagliato. Le amministrazioni comunali lavoreranno nei prossimi mesi per realizzare questo piano particolareggiato anche attraverso un impegno per una progettazione condivisa e consorziata.

venerdì 18 luglio 2008

Discarica a Travagliato


Proponiamo l'articolo pubblicato oggi sul quotidiano Bresciaoggi relativo alle problematiche incontrate dall'amministrazione comunale di Travagliato rispetto al recupero delle cave presenti sul territorio.


giovedì 17 luglio 2008

Bando per recupero cave


Segnaliamo l'emissione da parte della Provincia di Brescia di un nuovo Bando per l'anno 2008 relativo a "ASSEGNAZIONE DI CONTRIBUTI FINALIZZATI ALLA REALIZZAZIONE DI INIZIATIVE DI RIEQUILIBRIO E RECUPERO AMBIENTALE DELLE AREE ESTRATTIVE".


La modulistica necessaria risulta disponible al seguente indirizzo internet:


martedì 1 luglio 2008

il nostro blog




Solo una piccola considerazione relativa al nostro blog.
Ormai è trascorso più di un anno dalla sua apertura e i 173 post inseriti testimoniano il tempo, il lavoro e la passione che abbiamo impiegato per la realizzazione ed il continuo aggiornamento. L'abbiamo fatto pensando soprattutto a quelle persone che continuavano a chiederci gli ultimi sviluppi della vicenda. Ancora oggi incontriamo tante persone tra le vie del paese che domandano a che punto siamo. La nostra idea è stata quella di riuscire ad informare in "tempo reale" rispetto al susseguirsi degli avvenimenti quanti fossero interessati. E poi il blog è stato lo strumento scelto per far sentire che la nostra voce non si era ancora esaurita.

Più di 9.000 accessi in 12 mesi non sono uno scherzo e rappresentano un traguardo insperato rispetto alle previsioni preventivate all'apertura del blog.
Inoltre osservando gli accessi al blog abbiamo scoperto che qui non finiscono soltanto saltuari naviganti spersi nel mare di internet, basta verificare le parole di ricerca utilizzate per arrivare al blog (tra le più usate segnaliamo "comitato anticava", "comitato anticava rovato", "comitato anticava di Rovato", "comitatoanticarovato", come dire un marchio ormai diventato riconoscibile).
Da ultimo uno sguardo anche ai contatti dei naviganti passati dal nostro blog, come le immagini testimoniano ci sono provenienza da server pubblici "illustri". Come già riferito il nostro caso sta ormai facendo giurisprudenza per le amministrazioni pubbliche italiane.

mercoledì 25 giugno 2008

Nuovo articolo su Rovato.org

Nuova pagina web dedicata dal sito Rovato.org sulla vicenda della nostra cava:

http://rovato.org/2008/06/12/bonfadina-il-consiglio-di-stato-annulla-la-sospensiva-dei-lavori-le-ruspe-possono-tornare-in-azione-2/

Il link è stato aggiunto anche nell'apposita sezione dei link dedicati.

venerdì 20 giugno 2008

Bresciaoggi del 13-06-2008


Pubblichiamo l'articolo apparso sul quotidiano locale Bresciaoggi del 13 Giugno relativo all'ordinanza emessa dal Consiglio di Stato.

mercoledì 18 giugno 2008

Giornale di Brescia 13-06-08


Pubblichiamo l'articolo apparso sul quotidiano locale Giornale di Brescia Venerdì 13 Giugno relativo alla delibera del Consiglio di Stato.


Servizio telegionale Telecolor


La televisione locale Telecolor ha realizzato ieri un servizio sulla cava Mercurio-Bonfadina, trasmettendolo nelle edizioni del telegiornale della sera e della notte.
Il servizio ha riguardato gli aggiornamenti relativi al pronunciamento del Consiglio di Stato e la proposizione di immagini dell'attuale situazione del luoghi destinati all'escavazione.

Non è la prima volta che Telecolor realizza un servizio televisio sulla "nostra" vicenda.

Ringraziamo ell'emittente Telecolor per l'attenzione e la disponibilità dimostrata, permettendoci di continuare ad informare l'opinione pubblica locale su quanto avviene per la nostra cava.

martedì 17 giugno 2008

Alcune considerazioni

Riportiamo il post scritto dal consigliere comunale di Rovato Angelo Bergomi sul sito Rovato.org:

Angelo Bergomi: Giugno 16th, 2008 alle 4:49 pm
"Intervengo per chiarire alcuni punti che potrebbero non essere chiari ai cittadini.1) Il Consiglio di Stato ha revocato solo la sospensiva che il TAR di Brescia ha imposto a Febbraio 2008, sospensiva che vuol dire in parole semplici fermare i lavori in attesa del giudizio del TAR vero e proprio per l’irreversibilità dei danni che si sarebbero arrecati alla zona, danni irrecuperabili anche se il TAR dovesse un domani dar ragione ai comuni. Questo ha revocato il Consiglio di Stato e basta.2) Il giudizio presso il TAR di Brescia è ancora assolutamente in piedi e su di esso il TAR non si è ancora espresso. In questo giudizio il comune, tra le altre cose, chiede al TAR se non sia un modo di eludere le normative parcellizzare l’ambito estrattivo in sottoambiti ciascuno inferiore alla soglia di 20 ettari che se superata rende obbligatoria la Valutazione di Impatto Ambientale.Questi sono i dati di fatto, tutto il resto sono congetture senza fondamento nè giuridico nè tecnico.
Alcune considerazioni personali.1) l’ordinanza di revoca della sospensiva va assolutamente accettata perchè così è la democrazia. Non sono corrette solo le sentenze favorevoli ma tutte.2) dal mio punto di vista questa vicenda ha avuto dei risvolti davvero positivi, quali la partecipazione di svariati miei concittadini a tante iniziative di sensibilizzazione. Questa è stata una vicenda che ha dimostrato che, al di là dei giudizi dei tribunali, le ragioni oggettive suffragate da dati e fatti non le può smontare neanche chi ha a disposizione schiere di decine di avvocati. Non si spiegherebbe altrimenti come sia possibile che dei cittadini siano riusciti a smuovere anche la commissione europea competente che, lo ricordo, ha oggi ancora pendente sulla questione una procedura di infrazione.3) Il sottoscritto insieme ad altri cittadini che sono stati i promotori di un comitato popolare fatto, lo ripeto ancora una volta, non solo dal sottoscritto ma da gente proveniente da diverse zone del paese e da diverse realtà culturali e sociali, ha ritenuto opportuno mettere a disposizione il proprio tempo per evitare al paese l’ennesima distruzione di una delle campagne più fertili, ultimo terreno a Denominazione di Origine Controllata da tabelle Coldiretti. Cittadini che, pagandosi il treno e il pranzo e prendendosi ferie dal lavoro, per innumerevoli mercoledì pomeriggio si sono recati in commissione sesta in Regione a capire le ragioni di tanti consiglieri regionali che approvavano la Bonfadina confondendo le migliaia di metri cubi con i milioni di metri cubi, che ammettevano candidamente di non sapere nemmeno dove fosse Rovato, che proponevano emendamenti di stralcio della cava salvo poi non votarli in consiglio regionale al momento del voto. E la cosa che ha stupito un paese notoriamente restio a muoversi su problematiche di questo tipo è il fatto che a queste iniziative hanno partecipato persone che non sapevano nemmeno dove fosse all’inizio il terreno della Bonfadina, a differenza di chi come me è nato in quella zona e la conosce bene come tutti i lodettesi.3) ringraziamo ovviamente chi a tempo debito non ha fatto osservazioni di opposizione a questo progetto e crediamo che anche lui, nel corso del tempo, si sia stupito di come due amministrazioni comunali assieme a un gruppo di rovatesi e cazzaghesi possano aver portato alla luce un mondo ai più sconosciuto. Un mondo nel quale questa cava viene autorizzata con una volumetria quadrupla rispetto a quanto inizialmente previsto, creando un bacino nuovo piuttosto che allargare bacini esistenti secondo quanto prevede la legge.Quindi ragioni oggettive, non autosuggestioni di un comitato di cittadini. Ragioni che in certi passaggi dell’ordinanza del TAR sono espresse con una durezza e una perentorietà che non mi sarei mai aspettato.
In conclusione, sia chiaro a tutti che questa sospensiva riporta indietro l’orologio a Febbraio 2008. E come allora si attenderà di andare al TAR per portare le proprie ragioni innanzitutto di buonsenso. Come di buonsenso è la ragione di chi segnala che la gestione della viabilità della zona è stata autorizzata attraverso una rotatoria che richiede aree di privati che non sono nel possesso della ditta. Aree che servono per attività commerciali come quella di un vivaio che fa dell’immagine e della pulizia il suo biglietto da visita e che ha la stessa dignità di poter esistere delle attività estrattive.Il buonsenso di chi chiede come sia possibile autorizzare l’immissione di 300 mezzi pesanti al giorno basandosi su un censimento realizzato dalla ditta e non dall’ente autorizzante.
Queste ragioni come tante altre il Consiglio di Stato non le ha valutate semplicemente perchè era chiamato ad esprimersi sulla sospensiva e non sul ricorso che deve essere ancora discusso dal TAR.
Pensando di aver fatto cosa gradita nel tentativo di chiarire aspetti che la disinformazione di qualcuno poteva annebbiare resto ovviamente a disposizione di qualunque cittadino volesse ulteriori spiegazioni al solito indirizzo: angelobergomi@bresciaonline.it
Segnalo che nella giornata di domani, su richiesta dell’emittente, verrà realizzato un servizio televisivo sul tema da parte di Telecolor."

lunedì 16 giugno 2008

Nuovo articolo su Rovato.org


Nuovo articolo sul sito rovato.org, con descrizione della sentenza del Consiglio di Stato.


L'articolo è fruibile al seguente link:

giovedì 12 giugno 2008

Il consiglio di Stato accoglie i ricorsi contro la sospensiva










Il Consiglio di Stato ha emesso ordinanza d'accoglimento dei ricorsi del cavatore, della Provincia di Brescia e della Regione Lombardia contro l'ordinanza sospensiva dei lavori emessi dal TAR In sostanza il Consiglio di Stato ha accolto della tesi della Provincia sull'interpretazione della assogettabilità del ATE a VIA.

Nel contempo il Consiglio di Stato ha anche rigettato i controricorsi presentati dai comuni di Rovato e Cazzago.

Vi proponiamo un estratto delle ordinanze emesse dal Consiglio di Stato.