martedì 29 aprile 2008

Interrogazione in Consiglio Provinciale




Riportiamo in allegato una interpellanza che è stata presentata in Consiglio Provinciale. Alcuni consiglieri provinciali hanno ritenuto di interrogare il Presidente Cavalli sulle ragioni che hanno spinto la Provincia di Brescia a ricorrere in Consiglio di Stato contro l'ordinanza del TAR che ha sospeso i lavori nell'ATEg09.

Rimaniamo in attesa delle risposte che, qualora ci pervenissero, provvederemo a pubblicare.

Consiglio comunale di Rovato

Ieri sera si è svolto il Consiglio Comunale di Rovato.
La questione della nostra cava ha trovato ancora una volta spazio tra gli argomenti dibattuti dai consiglieri di maggioranza ed opposizione.
In particolare il consigliere Giacomo Fogliata, unico esponente della minoranza Rovato delle Libertà a prendere la parola, ha affermato la propria totale contrarietà all'apertura di nuove cave e discariche sul territorio di Rovato.
Un'affermazione forte e che dal nostro punto di vista ci permette di sospirare "finalmente".
Ricordiamo infatti che nel lungo iter che ha accompagnato l'approvazione della cava l'ex consigliere comunale Giuseppe Gussago aveva a nome del partito politico di Forza Italia (lo stesso di cui anche G. Fogliata è espressione), di fronte al consiglio comunale che chiedeva una votazione unanime di contrarietà all'autorizzazione dell'ATEg09 in località Mercurio-Bonfadina, espresso un parere favorevole all'apertura dell'escavazione millantando la prospettiva di nuove opportunità occupazionali per il comune (propsettiva smentita nei numeri riportati con il post del 15 Aprile 2008.
http://comitatoanticavarovato.blogspot.com/2008/04/sindacati-in-comune-per-la-bettoni-spa.html

Inviamo quindi agli esponenti delle compagine politica Rovato delle Libertà un appello affinchè nelle sedi istituzionali di Provincia di Brescia e Regione Lombadia (amministrate da compagini politiche a loro vicini) si attivino per ottenere la cancellazione della cava Mercurio-Bonfadina (prima che sia troppo tardi) o quantomeno il rispetto delle regole violate (mancata concessione della VIA).

martedì 22 aprile 2008

Consiglio di Stato: rinvio al 10 Giugno 2008

Come promesso riportiamo l'esito dell'udienza presso il Consiglio di Stato.
L'udienza delle ore 9 si è conclusa con un rinvio al 10 giugno prossimo, giorno in cui verranno discussi in maniera unificata tutti i ricorsi. Di Regione, Provincia e Bettoni spa che chiedono di annullare l'ordinanza del TAR che ha concesso la sospensiva in primo grado obbligando alla V.I.A..
Il ricorso dei comuni di Rovato e Cazzago S.M. contro l'ordinanza del TAR che non ha concesso la sospensiva sull'intero Piano Cave della Provincia di Brescia.

Chiunque volesse informazioni ci scriva pure senza problemi.

Consiglio di Stato: udienza oggi

Comunichiamo a tutti i cittadini che per oggi è stata convocata un'udienza al Consiglio di Stato. I giudici prenderanno posizione sul ricorso dellla Bettoni spa, Provincia e Regione che chiedono la soppressione della sospensiva che a Febbraio il TAR di Brescia ha imposto sulla Bonfadina.
Contestualmente verrà valutato il ricorso dei comuni di Rovato e Cazzago S.M. che chiedono la sospensiva sull'intero piano cave per una concessione esagerata dei volumi.

Forniremo, come sempre, gli esiti di questa udienza.
Ci permettiamo di rimarcare l'incomprensibile accanimento di Regione e Provincia sui comuni di Rovato e Cazzago S.M.: dopo una ordinanza del TAR questi enti decidono comunque di far affrontare le spese di giudizio ai comuni pur di permettere al privato di cominciare con un'attività che per i nostri comuni sarebbe devastante.

Vedremo che succede.

venerdì 18 aprile 2008

Ci scrivono anche da Monza!

In seguito riportiamo una email che abbiamo ricevuto dal sig. Claudio di Lazzate (prov. di Monza).

Caro sig. Bergomi. Sono Claudio di Lazzate in Prov. di Monza, le scrivo perchè girovagando qua e la per internet, ho trovato il Vostro Blog relativo alla discarica. Ciò che mi incuriosisce e che mi fa arabbiare e il fatto che del vostro caso lessi a suo tempo sul Giorno, e oltre a questo leggo anche il Corriere della Sera, bene, fatto salvo la pubblicazione sul primo, poi basta di Voi non si seppe più nulla, ora mi auguro che la vostra mobilitazione abbia portato a risultati positivi, ma la strana impressione che qualcuno in alto abbia voluto mettere la cosa a .... dormire a livello giornalistico mi resta. La ringrazio se vorrà rispondere alla presente, e meglio se con notizie positive, colgo infine l' occasione di augurarvi " in bocca al lupo" a tutti e salutarvi caramente. Claudio


Al signor Claudio tutto il nostro apprezzamento per aver seguito le nostre vicende. A lui come a tutti i cittadini che ci seguono diciamo che il TAR ha emesso un'ordinanza di sospensione dei lavori. Il privato, la Provincia di Brescia e la Regione Lombardia hanno promosso 3 ricorsi al Consiglio di Stato per chiedere la cancellazione di questa ordinanza. I Comuni resisteranno in Consiglio di Stato contro questi tentativi. In più i comuni hanno promosso anche un ricorso contro la mancata sospensiva sull'intero piano cave provinciale per le eccessive volumetrie concesse.

Riporteremo come sempre gli esiti dei giudizi.

A presto

giovedì 17 aprile 2008

Considerazioni

Negli ultimi posts pubblicati abbiamo riportato la cronoca degli ultimi avvenimenti relativi alla vicenda.
Oggi invece vogliamo proporre alcune considerazioni del comitato ripetto a tali avvenimenti.

Considerazione 1.
Leggendo il ricorso al Consiglio di Stato promosso dalla Regione Lombardia si può notare come l'ultima parte, quella relativa alle ripercussioni sulla Bettoni spa per la redazione della VIA, non costituisca altro che un preciso copia e incolla di quanto la stessa ditta cavatrice aveva scritto nel proprio ricorso al Consiglio di Stato.
A nostro avviso appare inaccettabile che un organismo istituzionale come la Regione Lombardia si faccia promotore di sensibilizzazione rispetto all'interesse di un'impresa privata, a danno della salute della collettività degli abitanti dei comuni di Rovato e Cazzago. Sul piatto della mancata VIA va messa infatti l'irrisolta questione viabilità, il peggioramento della qualità dell'aria nella zona indotta dal traffico arrecato dall'apertura della cava, il consumo mai più recuperabile di territorio d'inestimabile valore come quello della Franciacorta.

Considerazione 2.
Quanto avanzato dalla ditta cavatrice nel proprio ricorso al Consiglio di Stato costituisce un vero e proprio ricatto occupazionale. Infatti è stato indicato come il futuro dell'intera ditta Bettoni spa dipenda dall'apertura della cava Mercurio-Bonfadina.
Anche questo risulta a nostro avviso inaccettabile. Consultando il sito della stessa ditta è possibile osservare come le aree in cui essa opera sono diverse e non tutte riconducibili all'attività estrattiva. Inoltre suggeriamo la lettura di quanto pubblicato nell'ultimo post del 15 Aprile per avere l'indicazione dei quantitativi concessi a disposizione della ditta in altri ambiti estrattivi in provincia di Brescia.

Considerazione 3.
I ricorsi della ditta cavatrice, della Provincia di Brescia e della Regione Lombardia al Consiglio di Stato contro la decisione del TAR di Brescia rappresenta un segnale forte e preciso. Meglio allungare, sperando di vincere, la battaglia legale piuttosto che piegarsi alla redazione della VIA. Tale avvenimento infatti da un lato costituirebbe un pericoloso precedente per gli altri ambiti estrattivi concessioni a livello regionale e provinciale, dall'altro aprirebbe uno squarcio inesorabile sulle mancate tutele per i cittadini nell'iter autorizzativo della cava.

martedì 15 aprile 2008

Sindacati in Comune per la Bettoni spa

Riportiamo il resoconto fatto da Angelo Bergomi, consigliere comunale di Rovato con delega alle attività estrattive, sul suo blog personale (www.angelobergomi.blogspot.com) relativo all'incontro avvenuto con i rappresentanti del sindacato CISL sulla questione "lavoratori della ditta Bettoni spa e cava Mercurio-Bonfadina".

"Nella mattinata di ieri (giovedì 10 Aprile, ndr) in comune è giunto un delegato sindacale CISL che ha portato a conoscenza di presunte difficoltà che 'la ditta Bettoni spa avrebbe per la non partenza dell'ambito estrattivo della Bonfadina, tanto da ipotizzare mobilità per alcuni dipendenti della stessa tra qualche mese.'
Al sindacalista è stato descritto lo stato dell'arte: ossia ci troviamo di fronte, come amministrazione comunale, a un'azienda che a tutti i costi ha puntato sull'apertura di un ambito estrattivo senza capire che le amministrazioni comunali di Rovato e Cazzago S.M. avrebbero davvero ricorso per tutelare i propri diritti. E ora, di fronte a una chiara ordinanza di sospensiva del TAR di Brescia corre ai ripari.
E' stato chiarito che i milioni di metri cubi concessi alla ditta nel piano cave provinciale di Brescia 2005-2015 presso gli ambiti estrattivi di Castegnato (ATE10), Travagliato (ATE15), Montirone (ATE35) sono più del doppio della volumetria assegnata sull'ambito di Rovato-Cazzago S.M. (1.600.000 mc). La quale per inciso ha una durata decennale.
Come sia possibile ipotizzare mobilità per alcuni dipendenti tra 4-5 mesi qualcuno ce lo deve spiegare.
E' pacifico che è strumentale la posizione di chi paventa licenziamenti per un problema occupazionale che non esiste. La ditta ha volumetrie assegnate ed autorizzate per milioni e milioni di metri cubi in Provincia. I dipendenti non devono temere per alcun tipo di problema legato al loro posto di lavoro. Anzi, è nel loro interesse non essere utilizzati come ariete per raggiungere fini che non sono così nobili come il preservamento sacrosanto del posto di lavoro.
Inesattezze palesi sono poi state evidenziate nel colloquio per quanto riguarda la necessità della V.I.A. come imposto dal TAR di Brescia per un terreno che supera di quasi il doppio la soglia di legge dei 20 ettari. Inesattezze che derivavano da informazioni parziali fornite al sindacato che quindi non era a conoscenza di tutte le sfaccettature del problema.
Personalmente ritengo che ciascuno, noti i dati sopra riportati debba convenire che le difficoltà palesate dalla ditta sono assolutamente inesistenti. Tanto più che dal verbale di una delle tante conferenze dei servizi in Provincia risulta un documento presentato dall'amministrazione comunale di Rovato in cui si palesava la necessità di V.I.A. per quest'ambito, richiedendo al funzionario della Provincia di autotutelarsi chiedendo la V.I.A. alla Regione. E alla ditta venne chiesto di sottoscrivere un atto formale per riperimetrare l'ATE alla sola zona escavata facendo tornare agricole le aree che la ditta stessa non conteggiava tanto da poter dire di avere un progetto di gestione produttiva di 14 ettari inferiore alla soglia di legge per l'obbligatorietà della VIA. Atto mai sottoscritto.
Perchè? forse perchè la ditta Bettoni spa ha intenzione di escavare non solo i 14 ettari che dichiara ma proverà con le integrazioni al piano cave a chiedere un aumento di volumetria anche su quelle aree che ora dichiara di non toccare? Sfugge a questa ditta che urbanisticamente quelle aree ora non sono più agricole ma escavabili?
Al sindacato sono state fornite tutte queste informazioni, confermando di non essere disposti a subire alcun ricatto occupazionale, tanto per essere chiari.
E' giusto che i cittadini conoscano fino a che punto le amministrazioni comunali subiscono pressioni di vario genere."
Testimonianza trratta dal sito www.angelobergomi.blogspot.com

martedì 8 aprile 2008

Anche la Regione Lombardia ricorre in appello











Di seguito un estratto dell'appello presentato dalla Regione Lombardia al Consiglio di Stato contro la nota ordinanza del TAR di Brescia.




venerdì 4 aprile 2008

La Regione sblocca 4 cave: una è sotto sequestro dalla Magistratura! + Consiglio comunale del 27/03/2008

Dal Bresciaoggi del 04/04/2008


Zona aeroporto ripartono 4 CAVEdi Pietro Gorlani
Ieri la quinta commissione consiliare (Territorio) della Regione, con il solo voto favorevole del centrodestra, ha dato il via libera alla ripresa dell’attività estrattiva in quattro ambiti territoriali di escavazione che rientrano nel piano d’area di Montichiari. CAVE «congelate» per oltre un anno dallo stesso Pirellone in attesa di affinare le coordinate del futuro centro economico-logistico della provincia.Disco verde per gli Ate 38, 39 e 40 a Ghedi, tra cui la «Cava Inferno» (sequestrata dalla Procura 2 settimane fa per conferimento abusivo di materiale) e per l’Ate 46 in comune di Montichiari. Un via libera duramente criticato dai due consiglieri bresciani della Sinistra - L’Arcobaleno (Arturo Squassina, ex Ds, e Osvaldo Squassina, ex Rifondazione Comunista): «La decisione assunta dai partiti del centrodestra è gravissima - commentano all’unisono i due consiglieri bresciani insieme alla segretaria provinciale del partito, Gianna Rosa Baresi - ponendosi in contrasto con quanto stabilito dall’articolo 14 della Legge regionale che prevede, al fine di non compromettere il futuro sviluppo dell’aeroporto di Montichiari, il blocco di qualsiasi variazione urbanistica o edilizia del territorio limitrofo. Una scelta che si pone in netto contrasto con quanto il Centrodestra sta sbandierando relativamente all’interesse sul futuro dell’aeroporto bresciano di cui invece pubblicamente si fa alfiere».Piccata la replica del consigliere regionale Gianmarco Quadrini (Udc), unico bresciano membro della commissione regionale V: «L’attività di queste CAVE non va in alcun modo ad interferire con le infrastrutture programmate sul territorio, dalla cittadella telematica all’aeroporto. Proprio per questo lo sblocco era già stato definito in un accordo tra giunta regionale e provinciale. Va anche ricordato che questi siti erano già approvati dal piano CAVE di quattro anni fa e c’era la necessità di dare risposta agli imprenditori operanti sul territorio. Le reazioni della Sinistra mi sembrano eccessive e probabilmente rispondono a logiche di campagna elettorale».Va ricordato che in queste CAVE l’attività estrattiva era stata sospesa con la legge regionale del febbraio 2007 approvata all’unanimità dal consiglio Regionale. Legge prorogata un mese fa, nell’attesa di definire il futuro del piano d’area dell’aeroporto: un’area delimitata dal piede della collina di Castenedolo a nord/ovest, ad est dalla Sp 236 Goitese, a sud dalla Sp 668 Lenese e ad ovest dalla linea ferroviaria Brescia-Parma. All'interno di quest’area ci sono aeroporto, base militare di Ghedi, e sono previste altre importanti infrastrutture: dalla Tav alla corda molle della Sp 19 fino al nuovo stadio di Castenedolo e alla cittadella telematica. Per i due consiglieri regionali che siedono sui banchi dell’opposizione la decisione è contrastante con le tutele adottate fino l’altro ieri per non ingolfare di attività il futuro cuore economico-logistico della provincia. «Come al solito la maggioranza che governa questa Regione - incalzano i due consiglieri d’opposizione - antepone all’interesse della comunità gli interessi economici di parte, in questo caso quelli della industrie estrattive, autorizzando addirittura la ripresa dell’attività di una cava posta sotto sequestro poco prima di Pasqua da parte del Nucleo Investigativo Territorio Ambiente (Nita), che dipende direttamente dalla Procura di Brescia. La Sinistra L’arcobaleno di Brescia si opporrà in tutte le sedi affinché questa decisione non superi il voto in Consiglio».
Siamo allibiti.
Riportiamo anche l'articolo del BSOggi sul consiglio comunale del 27/03/2008. C'è un accenno anche sulla Bonfadina fatto dal consigliere Bergomi.
04/04/2008 - ROVATO. Prima riunione dopo il verdetto del Tar

Il Consiglio si ritrova: subito aspre polemiche Primo consiglio comunale a Rovato dopo la sentenza del Tar che ha respinto il ricorso di Rovato delle Libertà confermando la vittoria alle comunali di Andrea Cottinelli. Con un comunicato stampa Forza Italia aveva preannunciato il ritorno in Consiglio, rimandando alla pubblicazione delle motivazioni ogni ulteriore commento, ma le attese dei sostenitori del centrodestra sono state deluse dalle assenze di Roberto Manenti, ex sindaco, impegnato con La Destra, per cui è candidato, a Coccaglio, e Alessandro Conter, capogruppo di Rovato delle libertà. Presenti invece Giacomo Fogliata, delegato da Conter alla guida del gruppo, Aldo Rossi, Pierino Danesi (segretario Forza Italia), Pierluigi Toscani e Carlo Alberto Capoferri. «Per noi è una sconfitta momentanea - ha detto Fogliata - ma è una sconfitta per tutta Rovato perché lascia questa amministrazione che cura gli interessi di pochi e sui cui errori chiederemo l’intervento delle autorità competenti; una maggioranza che vive giorno per giorno senza un progetto, stravolgendo il territorio con strumenti come i piani integrati cui si dichiara contraria». Sulla stessa linea Aldo Rossi: «È stato stravolto il territorio, con volumetrie esagerate a colpi di piani integrati». La replica di Cottinelli, che ha chiesto di indicare il rapporto tra piani integrati e superfici edificabili autorizzati dal Prg del 2002, è rimasta senza risposta: «Il Prg approvato da Manenti, dopo 30 anni di attesa, prevedeva oltre 50 piani integrati e oltre 500mila metri quadri di nuove aree edificabili. La mia amministrazione non poteva revocare diritti concessi i cittadini: ha governato il Prg esistente senza ritorsioni e vendette, per ridurne l’impatto. Non potendo revocare diritti si è cercato di conciliarli con i bisogni della città contenendo». Più dure le repliche di Rezi Berardi, Buffoli e Angelo Bergomi, che hanno ricordato alla minoranza di non essersi opposta né al Prg di Manenti, che fa parte del loro gruppo, né alla cava Bonfadina, autorizzata dalla provincia e fermata dal Tar. Lo scontro si è ripetuto sulla riapertura dei termini per presentare osservazioni al programma integrato della Real Estate int. Srl, che porterà a Rovato la caserma della guardia di Finanza. Una vera battaglia, con Rossi e Fogliata che hanno ipotizzato conflitti di interessi tra società e Comune; mentre Mottinelli ha invitato Rossi a rivolgersi al magistrato prima di mettere ai voti la riapertura dei termini che chiuderà la procedura.G.C.C.

Provincia di Brescia ricorre in appello











Anche la Provincia di Brescia ricorre al Consiglio di Stato contro le deliberazioni assunte dal TAR di Brescia. Vi proponiamo alcuni estratti dell'appello presentato dalla Provincia.


mercoledì 2 aprile 2008

Nuovi link

Aggiunti 2 nuovi link nella sezione "link amici":

  • comitato Salute e Ambiente di Ospitaletto,
  • blog rovato ecologica, di Paolo Bombardieri.

Il bisogno di vivere e non di sopravvivere ci spinge sempre più verso un modo di vita sostenibile, o meglio ecosostenibile.

Il mondo di internet mostra come tale esigenza sia sempre più sentita, e come parta dalla gente comune (o come qualcuno direbbe, "dal basso").

martedì 1 aprile 2008

Pesce d'Aprile


Proponiamo il simpatico pesce d'Aprile pubblicato dagli amici di Rovato.org.
Giusto per sdrammatizzare un pò...