martedì 15 aprile 2008

Sindacati in Comune per la Bettoni spa

Riportiamo il resoconto fatto da Angelo Bergomi, consigliere comunale di Rovato con delega alle attività estrattive, sul suo blog personale (www.angelobergomi.blogspot.com) relativo all'incontro avvenuto con i rappresentanti del sindacato CISL sulla questione "lavoratori della ditta Bettoni spa e cava Mercurio-Bonfadina".

"Nella mattinata di ieri (giovedì 10 Aprile, ndr) in comune è giunto un delegato sindacale CISL che ha portato a conoscenza di presunte difficoltà che 'la ditta Bettoni spa avrebbe per la non partenza dell'ambito estrattivo della Bonfadina, tanto da ipotizzare mobilità per alcuni dipendenti della stessa tra qualche mese.'
Al sindacalista è stato descritto lo stato dell'arte: ossia ci troviamo di fronte, come amministrazione comunale, a un'azienda che a tutti i costi ha puntato sull'apertura di un ambito estrattivo senza capire che le amministrazioni comunali di Rovato e Cazzago S.M. avrebbero davvero ricorso per tutelare i propri diritti. E ora, di fronte a una chiara ordinanza di sospensiva del TAR di Brescia corre ai ripari.
E' stato chiarito che i milioni di metri cubi concessi alla ditta nel piano cave provinciale di Brescia 2005-2015 presso gli ambiti estrattivi di Castegnato (ATE10), Travagliato (ATE15), Montirone (ATE35) sono più del doppio della volumetria assegnata sull'ambito di Rovato-Cazzago S.M. (1.600.000 mc). La quale per inciso ha una durata decennale.
Come sia possibile ipotizzare mobilità per alcuni dipendenti tra 4-5 mesi qualcuno ce lo deve spiegare.
E' pacifico che è strumentale la posizione di chi paventa licenziamenti per un problema occupazionale che non esiste. La ditta ha volumetrie assegnate ed autorizzate per milioni e milioni di metri cubi in Provincia. I dipendenti non devono temere per alcun tipo di problema legato al loro posto di lavoro. Anzi, è nel loro interesse non essere utilizzati come ariete per raggiungere fini che non sono così nobili come il preservamento sacrosanto del posto di lavoro.
Inesattezze palesi sono poi state evidenziate nel colloquio per quanto riguarda la necessità della V.I.A. come imposto dal TAR di Brescia per un terreno che supera di quasi il doppio la soglia di legge dei 20 ettari. Inesattezze che derivavano da informazioni parziali fornite al sindacato che quindi non era a conoscenza di tutte le sfaccettature del problema.
Personalmente ritengo che ciascuno, noti i dati sopra riportati debba convenire che le difficoltà palesate dalla ditta sono assolutamente inesistenti. Tanto più che dal verbale di una delle tante conferenze dei servizi in Provincia risulta un documento presentato dall'amministrazione comunale di Rovato in cui si palesava la necessità di V.I.A. per quest'ambito, richiedendo al funzionario della Provincia di autotutelarsi chiedendo la V.I.A. alla Regione. E alla ditta venne chiesto di sottoscrivere un atto formale per riperimetrare l'ATE alla sola zona escavata facendo tornare agricole le aree che la ditta stessa non conteggiava tanto da poter dire di avere un progetto di gestione produttiva di 14 ettari inferiore alla soglia di legge per l'obbligatorietà della VIA. Atto mai sottoscritto.
Perchè? forse perchè la ditta Bettoni spa ha intenzione di escavare non solo i 14 ettari che dichiara ma proverà con le integrazioni al piano cave a chiedere un aumento di volumetria anche su quelle aree che ora dichiara di non toccare? Sfugge a questa ditta che urbanisticamente quelle aree ora non sono più agricole ma escavabili?
Al sindacato sono state fornite tutte queste informazioni, confermando di non essere disposti a subire alcun ricatto occupazionale, tanto per essere chiari.
E' giusto che i cittadini conoscano fino a che punto le amministrazioni comunali subiscono pressioni di vario genere."
Testimonianza trratta dal sito www.angelobergomi.blogspot.com

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