venerdì 4 dicembre 2015

Convegno: AMBIENTE SALUTE LEGALITA’ - L’ambiente siamo noi

Segnaliamo il convegno organizzato dal Coordinamento Comitati Ambientalisti Lombardia per domani (ore 8.45, al Pala Banco di Brescia di via San Zeno 168 a Brescia).
La giornata, dal titolo "Ambiente, Salute, Legalità - L'ambiente siamo noi" vedrà la partecipazioni di diverse personalità, anche di spicco, oltre che dell'ambiente anche della giustizia e della medicina.
Al seguente indirizzo internet il dettaglio dei relatori:

http://www.comitatiambientelombardia.it/index.php/eventi


giovedì 19 novembre 2015

Nuova campagna di rilevazione

Nelle scorse settimane si è svolta una nuova campagna di rilevazione presso la cava Mercurio-Bonfadina.
Nelle immagini la centralina mobile posizionata in prossimità della cascina Mercurio, nella parte più a sud dell'ambito estrattivo.



mercoledì 4 novembre 2015

Bettoni spa: fatturato e utile in forte crescita nel 2014

La Bettoni spa, vale a dire il cavatore della cava Mercurio-Bonfadina, ha riportato nel corso del 2014 dati economici in forte miglioramento rispetto al 2013, sia per quanto riguardo il volume di fatturato che quello di utile netto.
I dati risultano in evidenza nell'inserto speciale allegato in questi giorni al quotidiano Bresciaoggi, dove sono riportati i principali valori economici relativi alle maggiori aziende bresciane.
In particolare, per la Bettoni si è registrato un aumento di fatturato di quasi 2 milioni di euro (+20,6%), con un incremento dell'utile netto di oltre 200.000 euro (+621,93%).
Questi i dati nel dettaglio:


fatturato costo del personale oneri finanziari ammortamenti e svalutazioni utile netto
2014 11.495.528 1.446.980 412.543 5.023.180 240.244
2013 9.574.639 1.201.643 429.394 3.085.192 33.278

La Bettoni non ha risentito della forte crisi che ha investito il comparto dell'edilizia e delle costruzioni, visto che è riuscita a migliorarsi quando diversi competitors che operano nello stesso settore arrancano.


venerdì 25 settembre 2015

3 indagati per i rifiuti alla Macogna

Gli organi di stampa riportano la notizia che nell'ambito della discarica della Macogna ci sarebbero 3 indagati. Si tratterebbe di:
 - Claudio Gaffurini, titolare della DRR, società che gestisce la discarica;
 - Sergio Gaffurini della Nuova Beton, incaricata del trasporto del materiale inerte di rifiuto;
 - Ettore Lonati, legale rappresentante dell'Alfa Acciai, lo stabilimento da cui provenivano i rifiuti, nello specifico si tratterebbe di scorie di acciaieria.
Ricordiamo che il caso è scoppiato in conseguenza delle analisi fatte effettuare dai privati cittadini riuniti nel comitato ambientalista No Macogna. Ma la tutela della salute pubblica non dovrebbe essere garantita dalle istituzioni?
Questo caso, come altri in passato, dimostra che in Lombardia il sistema non funziona e che risulta urgente una valutazione rispetto all'operato dell'ARPA (agenzia Regionale per la protezione dell'ambiente della Lombardia).



giovedì 24 settembre 2015

Fallimento Bregoli spa - vendita beni a Verolanuova

Il curatore ha messo in vendita in beni della Bregoli spa a Verolanuova, nell'ambito della relativa procedura fallimentare.
Si tratta di edifici ad uso commerciale e aree con diverse destinazioni d'uso, per un importo complessivo di vendita pari 4,4 milioni di euro.
Le offerte di acquisto possono essere presentate entro il prossimo 27 Ottobre.



giovedì 17 settembre 2015

Sotto sequestro la discarica della Macogna

Su disposizione della Procura di Brescia lo scorso 11 Settembre sono stati messi i sigilli alla discarica della Macogna, interrompendo i conferimenti all'impianto di proprietà della DRR.
A quanto riferisce la stampa locale, il provvedimento risulterebbe in conseguenza dei valori fuori norma riscontrati dalle analisi dell'ARPA sul materiale smaltito presso la discarica. Nei giorni precedenti al provvedimento di sequestro eseguito dai Carabinieri, le analisi fatte effettuare dai cittadini  del Comitato che si oppone alla discarica avevano già segnalato valori eccessivi in riferimento alle sostanze di molibdeno, bario e tds.
I primi rifiuti conferiti nella discarica provenivano dall'Alfa Acciai, nota acciaieria in Provincia di Brescia.


sabato 5 settembre 2015

ma quanto si è estratto a Cazzago S.M./Rovato?

Abbiamo girato la domanda all'Istituzione che gestisce la rendicontazione statistica dei volumi di cavato di sabbia e ghiaia, ad oggi ancora la Provincia di Brescia in attesa di eventuali riattribuzioni di competenze in conseguenza della riforma varata dal Governo sulle Province.
Questa la situazione di dettaglio per l'Ateg09, Cazzago S.M./Rovato al 31/12/2013, i dati sono in metri cubi:



L'elaborazione si basa sulle comunicazioni periodiche inoltrate agli uffici Provinciali direttamente dai Comuni. I dati sono oggetto di segnalazione direttamente da parte dei cavatori (autodichiarazione), e non sempre i Comuni provvedono puntualmente a verificarne la corrispondenza alla realtà attraverso un'indagine con sopralluogo presso l'ambito estrattivo.

A livello aggregato, questa è la rendicontazione complessiva per i 55 ambiti previsti nel Piano Cave provinciale (solo sabbia e ghiaia):



Ricordiamo che il Piano Cave della Provincia di Brescia scadeva nel 1° semestre del 2015.
A circa 1 anno e mezzo dalla sua conclusione risultavano quindi autorizzati il 46,35% dei volumi di escavazione preventivati, e soltanto il 37,50% risultava effettivamente cavato.

I numeri dettagliati a consuntivo dimostrano quanto avevamo sempre dichiarato fin dai tempi dell'approvazione del Piano Cave provinciale, vale a dire la sua eccessiva sproporzionatezza rispetto alle reali necessità preventivabili.



mercoledì 15 aprile 2015

Proroga piano cave di Brescia, altri 7 milioni di metri cubi

Lo scorso 25 gennaio è scaduto il piano cave della Provincia di Brescia.
Lo strumento di pianificazione era infatti stato approvato nel 2005, con volumetrie per oltre 70 milioni di metri cubi di escavazione.
Alla data di chiusura del piano erano diventati effettivamente operativi 46 milioni di metri cubi, in conseguenza delle autorizzazioni rilasciate dalla Provincia di Brescia in riferimento ai diversi ambiti estrattivi; di questi quelli effettivamente scavati sono stati circa 30 milioni di metri cubi.
Il 14 Aprile il consiglio Provinciale ha concesso autorizzazione al settore Ambiente per prendere in considerazione le ultime richieste di autorizzazione pervenute prima dell'effettiva scadenza del piano. In particolare si tratta di richieste per 7 milioni di metri cubi di escavazione, sparsi nei comuni di Darfo, Montichiari, Ghedi, Brescia e Rezzato.
Si tratta a tutti gli effetti di una proroga temporale, visto che le nuove richieste verranno valutate ed eventualmente verrà rilasciata autorizzazione abbondantemente dopo la scadenza naturale di validità del piano.

lunedì 13 aprile 2015

Video manifestazione Macogna

Non solo immagini ma anche video della manifestazione di ieri alla Macogna.





domenica 12 aprile 2015

Manifestazione Macogna

Almeno 5000 i partecipanti all'odierna manifestazione contro la discarica alla Macogna.
Oggi contano più le immagini delle parole.




















venerdì 10 aprile 2015

Manifestazione alla Macogna contro la discarica

In queste ultime settimane nell'ovest bresciano si sono susseguite diverse iniziative promosse dai cittadini contro la discarica alla Macogna.
In particolare è stato attivato un presidio per bloccare i camion pesanti in ingresso alla cava. In queste settimane sono infatti iniziati i lavori preliminari per la realizzazione di una nuova discarica che potrà ospitare 1,3 milioni di metri cubi di inerti.
La provincia di Brescia ha già provveduto a rilasciare nei mesi scorsi  l'autorizzazione alla DRR per la realizzazione della discarica, anche se  i comuni interessati dall'ambito (Berlingo, Travagliato, Cazzago SM, Rovato) hanno promosso un ricorso al TAR.
Per Dominica 12 Aprile è stata indetta una grande manifestazione popolare contro la discarica, e in favore della tutela del territorio.


mercoledì 25 marzo 2015

Asta giudiziaria per quota azionaria VIVA Brescia Diesel

Come è possibile leggere a questo indirizzo internet
http://www.astegiudiziarie.it/secondasel.aspx?id=961994&ida=296512&idp=557226&m=2&t=1
si terrà il prossimo 1 Aprile 2015 l'asta giudiziaria per la vendita del 38,6599% della società VIVA Brescia Diesel di Castegnato (BS).
La base d'asta è di 3,1 mln di euro, per aggiudicarsi 1.932.989 azioni del valore nominale di 0,52 euro.
Ricordiamo che la società, concessionaria Fiat e IVECO, è attiva nella commercializzazione di autoveicoli industriali nuovi e usati.
Storicamente la Brescia Diesel faceva riferimento alla Bettoni spa, il cavatore della Bonfadina, come evidenzia lo stesso sito www.bettonispa.it


lunedì 16 marzo 2015

Almost famous: accessi eccellenti al blog

Dall'analisi degli accessi al nostro blog risulta che siamo molto seguiti dal Ministero dell'Interno italiano.




martedì 10 marzo 2015

Viabilità cava, apertura completa della nuova rotatoria lungo la ex SS11

Dalla giornata di ieri, Lunedì 9 Marzo, i mezzi pesanti in ingresso e uscita dalla cava Mercurio-Bonfadina utilizzano la nuova rotatoria lungo la ex statale 11, in prossimità proprio della cascina Mercurio e dell'incrocio con via San Giovanni verso la frazione Lodetto.
Il traffico indotto dall'attività estrattiva interessa conseguentemente in modo diretto ed esclusivo il comune di Rovato, e non più quello di Cazzago San Martino.
Infatti, i mezzi pesanti carichi di sabbia e ghiaia non utilizzano più l'ingresso alla cava da via Bonfadina, in prossimità del quale si è registrato proprio lo scorso Venerdì un incidente mortale.
Ricordiamo ai nostri lettori che l'ingresso alla cava dalla ex SS11, con esclusivo interessamento della viabilità del Comune di Rovato, era formalizzata nelle condizioni di concessione del diritto di escavazione.
 

venerdì 6 marzo 2015

Incidente mortale alla Bonfadina

Stamattina si è verificato un grave incidente dalle conseguenze mortali lungo via Bonfadina.
A perdere la vita un centauro che si è scontrato con un'automobile.
Le immagini riportate dal sito Giornaledibrescia.it testimoniano la drammaticità dello scontro.

http://www.giornaledibrescia.it/in-provincia/sebino-e-franciacorta/schianto-auto-moto-perde-la-vita-48enne-1.1973083

L'impatto è avvenuto mentre l'auto stava svoltando in una via laterale, in particolare verso la strada che porta alla cascina Bonfadina, e quindi all'ingresso della cava ATEg09 in territorio di Cazzago San Martino.


martedì 17 febbraio 2015

Nuova campagna di rilevazione

Da ieri 16 Febbraio è in corso una nuova campagna di rilevazione all'interno dell'ambito estrattivo della Bonfadina.
Nelle immagini la centralina mobile in corso di utilizzo posizionata in prossimità dell'ingresso della cascina Mercurio, nella parte più a sud della cava, all'interno del territorio del comune di Rovato.
Ancora una volta le rilevazioni vengono effettuate dopo diversi giorni di pioggia intensa.









sabato 14 febbraio 2015

giovedì 29 gennaio 2015

la ’ndrangheta a Brescia per comprare ghiaia in nero

La stampa nazionale e locale raccontano in questi giorni della vasta inchiesta della Procura di Bologna volta a smantellare le infiltrazione della ’ndrangheta nel Nord Italia.
L'operazione è stata condotta con la DIA (Direzione Distrettuale Antimafia), ed ha portato all'emissione di 46 decreti di fermo e 117 ordini di custodia cautelare.
Le accuse sono di associazione di tipo mafioso, omicidio, estorsione, reimpiego di capitali di illecita provenienza, riciclaggio, usura, emissione di fatture per operazioni inesistenti, trasferimento fraudolento di valori, porto e detenzione di armi.
Nell'indagine è finita anche Brescia, con i lavori in subappalto per movimento terra relativi all'adeguamento della tangenziale SUD. In particolare risulta oggetto di indagine il contratto stipulato tra la Nuova Beton di San Polo con una società di proprietà di uno degli arrestati.
Inoltre si sarebbero verificati episodi di acquisto di materiale edile in nero nelle cave bresciane.
Questo quanto riporta il Giornale di Brescia:

"Ma a Brescia la ’ndrangheta sarebbe arrivata anche per acquistare materiale edile. «Ogni 15-20 giorni Salvatore Procopio andava a Brescia con 80mila euro in contanti», ha affermato il pentito Angelo Cortese. I soldi servivano per pagare ai proprietari di una cava il materiale acquistato in nero".

giovedì 15 gennaio 2015

Proposta finale per il piano cave della Provincia di Bergamo

I commissari regionali Mario Nova e Angelo Elefanti hanno provveduto a formalizzare la bozza finale per il piano cave della Provincia di Bergamo. Ricordiamo che l'incarico era stato emesso dal TAR, dopo che il tribunale aveva provveduto ad annullare la delibera regionale del piano avvenuta nel 2008.
Il documento verrà ora sottoposto alla VAS (valutazione ambientale strategica).
Rispetto alla versione originaria del piano sono stati tagliati 13 milioni di metri cubi, complessivamente si passa da 74,9 mln a 61,7. In particolare per il settore di sabbia e ghiaia è stata preventivata un'escavazione fino a 34,470 mln di m3. Rispetto al progetto originario sono state annullate diverse nuove cave (Grasobbio, Boltiere, Calcinate, Telgate, Casirate d'Adda, e Torre Pallavicina), privilegiando l'ampliamento o il completamento di cave già esistenti.

A beneficio dei nostri lettori ricordiamo una breve cronistoria dell'approvazione del piano Cave di Bergamo:
 - nel 2004 viene avanzata la proposta provinciale, 77 ambiti per complessivi 78 mln m3.
 -  nel 2008 la Regione Lombardia licenzia un piano con profonde modifiche, gli ambiti scendono a 75 ma con volumi di escavazione aumentati a 81 mln m3, con aumenti concentrati soprattutto nei settori di sabbia e ghiaia e calcari e dolomiti.
 - partono i ricorso al TAR, in tutto sono 24.
 - nel 2012 viene accolto il ricorso promosso da WWF, Legambiente, e Italia Nostra.
 - nel 2013 il TAR definisce il percorso per arrivare all'approvazione del nuovo piano, riaprendo il procedimento partendo dal piano annullato e prevedendo l'assoggettamento a VAS.



martedì 6 gennaio 2015

Alle falde del kilimangiaro mostra le cave e discariche di Brescia

Nella puntata di domenica 4 gennaio la trasmissione alle Falde del Kilimangiaro su RaiTre ha raccontato la realtà delle cave e discariche bresciane.
E' possibile rivedere il video a questo indirizzo:
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-ea13ae86-4d47-47e9-b37a-0c18b7e6074b.html#p=0

Per noi che la raccontiamo su questo blog da anni è una realtà triste e che non ci piace. Perchè a Brescia, anche in Franciacorta, cava significa discarica.