martedì 27 aprile 2010

Montirone e le cave

Proponiamo l'articolo apparso sul quotidiano Bresciaoggi il 22 aprile di presentazione dell'incontro pubblico sulle cave a Montirone, che si è svolto venerdì scorso 23.


"BRESCIA OGGI
Giovedì 22 Aprile 2010 PROVINCIA Pagina 17
MONTIRONE. La strategia per fermare l'opera? Mobilitazione generale e pressing sul sindaco

Cascina Betulla, scavi in vista: il popolo anti-cave si mobilita

La richiesta del Comune di togliere i vincoli di tutela alla zona agricola preoccupa il mondo ambientalista. Già fissata un'assemblea pubblica A Montirone torna l'«incubo» cave. Ambientalisti e agricoltori guardano con crescente preoccupazione all'apertura di un bacino di escavazione alla Cascina Betulla. Un'operazione inserita nel Piano cave provinciale che rischia di cancellare circa 250 piò di fertili campi di mais sulla strada per Ghedi. Ad aggiungere preoccupazione a preoccupazione il passo compiuto dalla Giunta che ha chiesto alla Provincia di togliere il vincolo di area agricola strategica per la fetta di territorio, circa 800 mila metri quadri, potenzialmente interessata alla cava. ALLA LUCE DI QUELLA interpretata come una brusca accelerazione del progetto, il comitato «Montironeambiente» e Legambiente Bassa Bresciana hanno convocato un'assemblea pubblica per fare il punto della situazione e fissare un piano di mobilitazione per fermare il progetto. L'appuntamento è fissato per domani alle 20,45 nei locali delle suore. Il dibattito sarà coordinato dall'esponente di Legambiente Gabriele Pellegrini, Al tavolo dei relatori siederanno don Gabriele Scalmana responsabile della pastorale del Creato, l'avvocato di Legambiente Pietro Garbarino e Angelo Bergomi consigliere comunale di Rovato, considerato un eminenza grigia nelle strategie burocratiche e amministrative anti-cava. Bergomi è un vero e proprio esperto nella conoscenza delle scorciatoie (legali si intende) che le aziende di escavazione, spalleggiate spesso dagli amministratori, riescono a percorrere fra le pieghe di normative complesse per ottenere autorizzazioni all'apertura di cave che a fronte di grandi profitti stanno riducendo la nostra provincia ad una grande forma di gruviera. I timori della comunità sono alimentati dai numeri. Con una quota del 1! 5% del territorio comunale adibito a bacini di scavo, Montirone e è il paese della provincia di Brescia dove si riscontra la più grande percentuale di area agricola destinata a cave. Oltre cinque volte la percentuale limite del 3% che la regione Veneto - al contrario della Lombardia - ha giustamente imposto con una legge ad hoc.MONTIRONE CERCHERÀ di far tesoro dell'esperienza di Rovato, dove anche lo stesso operatore da anni sta tentando di aprire l'altra mega cava della Bonfadina. Dall'assemblea uscirà anche un chiaro segnale alla nuova Amministrazione comunale affinchè difenda con ogni strumento il proprio territorio agricolo dal business di sabbia e ghiaia. Il progetto della cava sulla strada per Ghedi è tornato alla ribalta dopo un lustro di silenzio. Nella primavera del 2005, Montirone ospitò una manifestazione di tutti i comitati provinciali per dire no alla cava: la Cascina Betulla è un'azienda comprata chiavi in mano dal titolare di un'impresa di escavazione che - dopo il passaggio in Regione - è stata trasformata in area destinata all'escavazione. Le zolle di soffice terra che erano valutate poche migliaia di euro a piò si sono trasformate in miniera di ghiaione e sabbia fine. Per un controvalore di svariati milioni di euro."

venerdì 23 aprile 2010

Articolo Bresciaoggi sulla Bonfadina

Proponiamo l'articolo apparso sul quotidiano Bresciaoggi martedì 20 Aprile relativo agli sviluppi sul nostro caso della Bondafina.

"BRESCIA OGGI
Martedì 20 Aprile 2010 PROVINCIA Pagina 21 LE CAVE.
L'ultima parola al Consiglio di Stato

Bonfadina, il frontedei cavatori sceglie la strada dell' attesa.
Da Cazzago il ritiro del ricorso ultima parola al giudizio di merito

È finita la scorsa settimana a Cazzago l'attesa per il pronunciamento del Consiglio di Stato sul ricorso delle ditte Bettoni e Nord strade e della Provincia contro le sentenze del Tar di dicembre e gennaio che avevano annullato l'autorizzazione della Regione di aumento dell'escavazione di ghiaia e sabbia per l'Ate 9 (cava Bonfadina) portandola da 400 mila a 1,6 milioni di metri cubi. L'opposizione delle due amministrazioni, che aveva registrato l'intervento dell'Ue sul Governo italiano, non era riuscita ad impedire l'avvio dello scavo la scorsa estate. Ci è riuscito il Tar accogliendo i ricorsi dei due Comuni, spiegando che la Regione doveva interpellarli prima di autorizzare un cambiamento tanto rilevante sui 40mila metri quadri della cava Bonfadina a cavallo del loro confine. I due pronunciamenti del Tar, uno per Rovato e uno per Cazzago, arrivati quando l'area rovatese era già scortecciata, hanno indotto le ditte e la Provincia a presentare due ricorsi al Consiglio di Stato chiedendo di sospenderne gli effetti per riprendere l'escavazione. La risposta è stata rapidissima: lo scorso 9 marzo il Consiglio di Stato ha detto no per Rovato facendo notare che se l'escavazione fosse ripresa un eventuale giudizio negativo nel merito non avrebbe permesso di rimediare ai danni. La bocciatura ha probabilmente convinto cavatori e Provincia a ritirare la richiesta di sospensiva per Cazzago per evitare una probabile nuova bocciatura. Giuseppe Foresti, sindaco di Cazzago, ha commentato: «Attendiamo ora che i giudici entrino nel merito della questione sollevata dalle nostre due amministrazioni. Certo - ha concluso il primo cittadino - sarebbe utile che la Regione, rivedesse il piano cave e il consiglio regionale appena eletto esaminasse la proposta di modifica della legge regionale cave 14/1998 presentato da una cinquantina di comuni lombardi di tutte le tendenze politiche che chiede di coinvolgere gli enti locali nella pianificazione dei bacini estrattivi sui loro territori, evitando situazioni come quelle che si sono venute a creare».G.C.C. "

giovedì 22 aprile 2010

Incontro di approfondimento sulle cave a Montirone


Proponiamo il volantino di persentazione dell'incontro sul tema delle cave che si terrà domani venerdì 23 Aprile a Montirone.