mercoledì 25 giugno 2008

Nuovo articolo su Rovato.org

Nuova pagina web dedicata dal sito Rovato.org sulla vicenda della nostra cava:

http://rovato.org/2008/06/12/bonfadina-il-consiglio-di-stato-annulla-la-sospensiva-dei-lavori-le-ruspe-possono-tornare-in-azione-2/

Il link è stato aggiunto anche nell'apposita sezione dei link dedicati.

venerdì 20 giugno 2008

Bresciaoggi del 13-06-2008


Pubblichiamo l'articolo apparso sul quotidiano locale Bresciaoggi del 13 Giugno relativo all'ordinanza emessa dal Consiglio di Stato.

mercoledì 18 giugno 2008

Giornale di Brescia 13-06-08


Pubblichiamo l'articolo apparso sul quotidiano locale Giornale di Brescia Venerdì 13 Giugno relativo alla delibera del Consiglio di Stato.


Servizio telegionale Telecolor


La televisione locale Telecolor ha realizzato ieri un servizio sulla cava Mercurio-Bonfadina, trasmettendolo nelle edizioni del telegiornale della sera e della notte.
Il servizio ha riguardato gli aggiornamenti relativi al pronunciamento del Consiglio di Stato e la proposizione di immagini dell'attuale situazione del luoghi destinati all'escavazione.

Non è la prima volta che Telecolor realizza un servizio televisio sulla "nostra" vicenda.

Ringraziamo ell'emittente Telecolor per l'attenzione e la disponibilità dimostrata, permettendoci di continuare ad informare l'opinione pubblica locale su quanto avviene per la nostra cava.

martedì 17 giugno 2008

Alcune considerazioni

Riportiamo il post scritto dal consigliere comunale di Rovato Angelo Bergomi sul sito Rovato.org:

Angelo Bergomi: Giugno 16th, 2008 alle 4:49 pm
"Intervengo per chiarire alcuni punti che potrebbero non essere chiari ai cittadini.1) Il Consiglio di Stato ha revocato solo la sospensiva che il TAR di Brescia ha imposto a Febbraio 2008, sospensiva che vuol dire in parole semplici fermare i lavori in attesa del giudizio del TAR vero e proprio per l’irreversibilità dei danni che si sarebbero arrecati alla zona, danni irrecuperabili anche se il TAR dovesse un domani dar ragione ai comuni. Questo ha revocato il Consiglio di Stato e basta.2) Il giudizio presso il TAR di Brescia è ancora assolutamente in piedi e su di esso il TAR non si è ancora espresso. In questo giudizio il comune, tra le altre cose, chiede al TAR se non sia un modo di eludere le normative parcellizzare l’ambito estrattivo in sottoambiti ciascuno inferiore alla soglia di 20 ettari che se superata rende obbligatoria la Valutazione di Impatto Ambientale.Questi sono i dati di fatto, tutto il resto sono congetture senza fondamento nè giuridico nè tecnico.
Alcune considerazioni personali.1) l’ordinanza di revoca della sospensiva va assolutamente accettata perchè così è la democrazia. Non sono corrette solo le sentenze favorevoli ma tutte.2) dal mio punto di vista questa vicenda ha avuto dei risvolti davvero positivi, quali la partecipazione di svariati miei concittadini a tante iniziative di sensibilizzazione. Questa è stata una vicenda che ha dimostrato che, al di là dei giudizi dei tribunali, le ragioni oggettive suffragate da dati e fatti non le può smontare neanche chi ha a disposizione schiere di decine di avvocati. Non si spiegherebbe altrimenti come sia possibile che dei cittadini siano riusciti a smuovere anche la commissione europea competente che, lo ricordo, ha oggi ancora pendente sulla questione una procedura di infrazione.3) Il sottoscritto insieme ad altri cittadini che sono stati i promotori di un comitato popolare fatto, lo ripeto ancora una volta, non solo dal sottoscritto ma da gente proveniente da diverse zone del paese e da diverse realtà culturali e sociali, ha ritenuto opportuno mettere a disposizione il proprio tempo per evitare al paese l’ennesima distruzione di una delle campagne più fertili, ultimo terreno a Denominazione di Origine Controllata da tabelle Coldiretti. Cittadini che, pagandosi il treno e il pranzo e prendendosi ferie dal lavoro, per innumerevoli mercoledì pomeriggio si sono recati in commissione sesta in Regione a capire le ragioni di tanti consiglieri regionali che approvavano la Bonfadina confondendo le migliaia di metri cubi con i milioni di metri cubi, che ammettevano candidamente di non sapere nemmeno dove fosse Rovato, che proponevano emendamenti di stralcio della cava salvo poi non votarli in consiglio regionale al momento del voto. E la cosa che ha stupito un paese notoriamente restio a muoversi su problematiche di questo tipo è il fatto che a queste iniziative hanno partecipato persone che non sapevano nemmeno dove fosse all’inizio il terreno della Bonfadina, a differenza di chi come me è nato in quella zona e la conosce bene come tutti i lodettesi.3) ringraziamo ovviamente chi a tempo debito non ha fatto osservazioni di opposizione a questo progetto e crediamo che anche lui, nel corso del tempo, si sia stupito di come due amministrazioni comunali assieme a un gruppo di rovatesi e cazzaghesi possano aver portato alla luce un mondo ai più sconosciuto. Un mondo nel quale questa cava viene autorizzata con una volumetria quadrupla rispetto a quanto inizialmente previsto, creando un bacino nuovo piuttosto che allargare bacini esistenti secondo quanto prevede la legge.Quindi ragioni oggettive, non autosuggestioni di un comitato di cittadini. Ragioni che in certi passaggi dell’ordinanza del TAR sono espresse con una durezza e una perentorietà che non mi sarei mai aspettato.
In conclusione, sia chiaro a tutti che questa sospensiva riporta indietro l’orologio a Febbraio 2008. E come allora si attenderà di andare al TAR per portare le proprie ragioni innanzitutto di buonsenso. Come di buonsenso è la ragione di chi segnala che la gestione della viabilità della zona è stata autorizzata attraverso una rotatoria che richiede aree di privati che non sono nel possesso della ditta. Aree che servono per attività commerciali come quella di un vivaio che fa dell’immagine e della pulizia il suo biglietto da visita e che ha la stessa dignità di poter esistere delle attività estrattive.Il buonsenso di chi chiede come sia possibile autorizzare l’immissione di 300 mezzi pesanti al giorno basandosi su un censimento realizzato dalla ditta e non dall’ente autorizzante.
Queste ragioni come tante altre il Consiglio di Stato non le ha valutate semplicemente perchè era chiamato ad esprimersi sulla sospensiva e non sul ricorso che deve essere ancora discusso dal TAR.
Pensando di aver fatto cosa gradita nel tentativo di chiarire aspetti che la disinformazione di qualcuno poteva annebbiare resto ovviamente a disposizione di qualunque cittadino volesse ulteriori spiegazioni al solito indirizzo: angelobergomi@bresciaonline.it
Segnalo che nella giornata di domani, su richiesta dell’emittente, verrà realizzato un servizio televisivo sul tema da parte di Telecolor."

lunedì 16 giugno 2008

Nuovo articolo su Rovato.org


Nuovo articolo sul sito rovato.org, con descrizione della sentenza del Consiglio di Stato.


L'articolo è fruibile al seguente link:

giovedì 12 giugno 2008

Il consiglio di Stato accoglie i ricorsi contro la sospensiva










Il Consiglio di Stato ha emesso ordinanza d'accoglimento dei ricorsi del cavatore, della Provincia di Brescia e della Regione Lombardia contro l'ordinanza sospensiva dei lavori emessi dal TAR In sostanza il Consiglio di Stato ha accolto della tesi della Provincia sull'interpretazione della assogettabilità del ATE a VIA.

Nel contempo il Consiglio di Stato ha anche rigettato i controricorsi presentati dai comuni di Rovato e Cazzago.

Vi proponiamo un estratto delle ordinanze emesse dal Consiglio di Stato.

martedì 10 giugno 2008

La fame nel mondo


Oggi è il gran giorno...
Il Consiglio di Stato si riunirà per la prima seduta nella quale valutare i ricorsi del cavatore, della Provincia di Brescia e della Regione Lombardia contro l'ordinanza di sospensiva dei lavori pronunciatata dal TAR di Brescia.


Proprio a Roma la scorsa settimana si è tenuta un'importantissima riunione della FAO. Il principale tema affrontato è stato il problema della fame nel mondo. Si è discusso molto di quali rimedi adottare per fronteggiare il continuo trend di crescita di richiesta di cibo, cercando di indirizzare una politica mondiale sull'agricoltura.
Dal nostro punto segnaliamo che il nostro caso costituisce un emblematico esempio di svendita di una consistente fetta del pregiato territorio della Franciacorta.
Pubblichiamo le immagini del frumento presente oggi nei terreni destinati alla cava, con la speranza che possano continuare ad essere fertili terreni con cui combattere la fame nel mondo.




lunedì 9 giugno 2008

Stato delle piante







Prendo spunto dal commento inserito da un lettore relativo al post del 06 Giugno per informare che già attualmente molte delle piante risultano morte, e questo nonostante la stagione più piovosa degli ultimi 20 anni. Inseriamo alcune foto che testimoniano lo stato dei fatti.

Quello che si voleva sottolineare è che il cavatore nonostante la lettera d'infrazione della Commissione Eruopea e la sentenza del TAR di sospensiva dei lavori ha proceduto alla realizzazione di opere propedeutiche all'inizio dell'attività estrattiva, ricordiamo a tal proposito il terrapino realizzato lungo il lato est, la demolizione di parte delle stalle, l'opera di piantumazione e il relativo impianto d'innaffio.

venerdì 6 giugno 2008

Realizzato impianto d'innaffio









Inseriamo alcune immagini che testimoniano la realizzazione da parte del cavatore dell'impianto per l'innaffio delle "zona verde" realizzata lungo il confine inferiore del terreno destinato a cava. Tali lavori testimoniano l'enorme fiducia che il cavatore ripone sul ricorso presentato al Consiglio di Stato contro l'ordinanza del TAR di sospendere i lavori.

giovedì 5 giugno 2008

Lavori all'interno della cascina Mercurio







Inseriamo nuove immagini a testimonianza dello stato stato di fatto dei luoghi destinata alla cava, in modo da fornire un aggiornamento rispetto alle immagini pubblicate precedentemente nel nostro blog.
In questi giorni infatti il cavatore ha provveduto alla realizzazione di alcuni lavori all'interno della cascina Mercurio, ripulendo la vecchia zona antistante la cascina una volta destinata ad orto.

Ricordiamo ai lettori che sui lavori di cava pende la sentenza di sospensiva del TAR di Brescia.

mercoledì 4 giugno 2008

Udienza Consiglio di Stato 10 Giugno

Agli affezionati lettori di questo blog ricordiamo che il 10 Giugno a Roma ci sarà un'udienza del Consiglio di Stato per esaminare i ricorsi del cavatore, della Provincia di Brescia e della Regione Lombardia contro l'ordinanza di sospensiva emessa nel febbraio scorso dal TAR di Brescia che ha sospeso i lavori per la cava, dichiarando la necessità della redazione della VIA (valutazione d'impatto ambietale).
Fiduciosi attendiamo gli ulteriori sviluppi della vicenda.
Intanto il "nostro caso" sta facendo giurisprudenza.