martedì 29 dicembre 2009

Discarica amianto Travagliato


Proponiamo l'articolo apparso sul quotidiano Bresciaoggi di oggi relativo alla sospensiva di 120 giorni decisa dal TAR di Brescia, su richiesta del Comune di Travagliato, rispetto all'iter procedurale in Regione Lombardia per l'apertura della discarica di amianto in località Madonna Valverde.

sabato 19 dicembre 2009

Cartoline di natale dalla cava







Alcune immagini natalizie relative alla cava Mercurio-Bonfadina, ricoperta con la neve caduta in questi giorni.

giovedì 17 dicembre 2009

PCB Caffaro nelle cave bresciane

Come si è appreso dai principali mezzi di comunicazione bresciani la Forestale di Brescia ha posto sottosequestro l'area interessata in via Nullo dalla bonifica del PCB (caso Caffaro).
Il sequestro ha riguardato anche una cava nel comune di Manerbio, dove il terreno asportato veniva conferito.
Rimaniamo in attesa dello svolgimento delle indagini da parte dell'Autorità inquirente, sperando che almeno stavolta non siano stati commessi altri reati; l'elenco della cronaca dello smaltimento illecito di rifiuti nelle cave bresciane infatti è molto lungo come dimostrano i posts pubblicati nel nostro blog.

martedì 15 dicembre 2009

Articolo Giornale di Brescia


Nuovo articolo apparso ieri sul quotidiano Giornale di Brescia relativo al pronunciamento del TAR.

venerdì 11 dicembre 2009

Articolo Bresciaoggi


Anche il quotidiano Bresciaoggi ieri 10 Dicembre ha dedicato un articolo sulla sentenza del TAR in riferimento alla cava Mercurio-Bonfadina.

mercoledì 9 dicembre 2009

Articolo ilBrescia


Proponiamo l'articolo presente oggi sul quotidiano IlBrescia relativo al pronunciamento del TAR di Brescia sulla nostra cava Mercurio-Bonfadina.

lunedì 7 dicembre 2009

Conferenza dei servizi per escavazione cava Macogna

Un articolo apparso sul quotidiano Bresciaoggi riporta lo sviluppo della conferenza dei servizi tenuta in Provincia di Brescia per l'autorizzazione all'escavazione nell'ATEg14, cava Macogna.
La Provincia sembrerebbe essere dalla parte dei comuni promotori del PLIS, prevedendo il recupero a fondo cave e, quindi, senza le paventate discariche. Sul tavolo della conferenza anche le indagini in corso da parte della Procura della Repubblica per presunte escavazioni abusive all'interno dello stesso sito (addirittura sembrerebbe fino a 450.000 m3 aggiuntivi rispetto al consentito) coperti con altro materiale da rifiuto.


Bresciaoggi 06/12/2009 - Macogna, si allontana l'ipotesi della discarica

"Lo spettro della discarica si allontana dalla cava Macogna. Il controverso iter autorizzativo legato al ripristino ambientale del bacino estrattivo dell’Ate 14 ha subito una clamorosa svolta nell’ultima conferenza di servizi. La Provincia ha sposato la linea restrittiva assunta da Berlingo, Cazzago, Rovato e Travagliato, i quattro Comuni coinvolti dal progetto. Anche per il Broletto va previsto il recupero «a fondo cava» degli 80 ettari che verranno scavati per estrarre sabbia e ghiaia. Il che significa che il cratere non può essere riempito con rifiuti inerti. Sul punto si sono dette d’accordo anche la Nordcave e la Cave San Polo, due delle tre ditte interessate dall’escavazione. LA PRESA DI POSIZIONE rappresenta una sorta di polizza contro il rischio discarica paventato dalle Amministrazioni comunali e dalle associazioni ambientaliste. La definizione tecnica di «recupero a fondo cava» è infatti l'antitesi di quanto previsto dalla Regione che aveva ipotizzato un ritombamento a piano campagna con l’impiego di scarti e rifiuti. Prende corpo così il sogno delle quattro amministrazioni comunali che una volta esaurite le quote di escavazione, vorrebbero realizzare nel sito un Parco locale di interesse sovracomunale da 420 ettari. L’oasi sarebbe una pennellata di verde e di ossigeno in un territorio martoriato da cave e discariche e minacciato dal tracciato del Super treno e della BreBeMi. Durante la riunione fiume della conferenza dei servizi convocata l'altro ieri in Provincia (la seduta è durata ben nove ore) sono state prese altre importante decisioni. LE DITTE CHE BENEFICERANNO dell’Ate 14, provvederanno a realizzare una serie di adeguamenti viari, mentre il comune di Berlingo ha chiesto con formza il rispetto dei limiti dal pozzo municipale. I portavoce dei Comuni di Berlingo, Travagliato, Cazzago e Rovato hanno anche chiesto che nelle coordinate di programmazione delle future escavazioni vengano inseriti i dati forniti dalla procura della Repubblica, che su una porzione di Ate 14 è intervenuta bloccando illeciti quali l'escavazione abusiva (i periti incaricati dal magistrato parlano di 450mila metri cubi, un'enormità) e il ritombamento con rifiuti speciali. Gli amministratori comunali tengono a precisare nelle osservazioni presentate che «non è rappresentato in alcun elaborato il rapporto tra l'escavazione di progetto, l'escavazione abusiva e la posizione della falda. Si evidenzia, inoltre, che uno dei carotaggi effettuati il 26 maggio del 2009 dalla Procura sulla parte sud est del mappale 42 ha evidenziato la presenza di acqua ad una profondità di 5 metri dal fondo cava con probabile compromissione della prima falda acquifera». Per questo sono stati chiesti adeguamenti cartografici (in relazione agli illeciti commessi) e i Comuni si sono riservati ogni ulteriore approfondimento e azione nelle procedure amministrative e giudiziarie in corso. Per onor di cronaca la conferenza si è aperta con un messaggio dei lavoratori delle ditte d'escavazione, preoccupati per il loro futuro. Le prospettive sono negative anche alla luce della crisi nera dell'edilizia, strettamente legata al settore estrattivo. Il prossimo appuntamento istituzionale, per verificare la fattibilità delle richieste dei Comuni è previsto per mercoledì alle 16.30."

giovedì 3 dicembre 2009

Sentenza TAR di Brescia annulla la Bonfadina


Il TAR di Brescia, con provvedimento n. 200902389 del 01/12/09, si è pronunciato sul ricorso presentato dal comune di Rovato per la "nostra" cava Mercurio-Bonfadina.
In sostanza ha ravvisato un difetto di procedura nell'iter autorizzativo da parte della Regione Lombardia, quest'ultima infatti aveva quadruplicato il volume di escavazione rispetto la proposta formulata nel piano dalla Provincia di Brescia (da 400.000 m3 a 1.600.00 m3), decidendo senza risottoporre la proposta al Comune. Risulterebbe pertanto usurpato il diritto del Comune di Rovato di formalizzare eventuali osservazioni rispetto al progetto enormemente maggiorato licenziato dalla Regione.
La sentenza del TAR prevede l'annullamento degli atti impugnati con i ricorsi, rendendo conseguentemente nulla l'autorizzazione rilasciata per l'escavazione dell'ATEg09.
Il cavatore, la Provincia e la Regione possono ora decidere di ricorrere al Consiglio di Stato, come precedentemente hanno già fatto quando il TAR di Brescia si era pronunciato favorevolmente rispetto alla sospensiva dell‘attività estrattiva per la mancata applicazione della VIA (si vedano i posts nel nostro blog dei mesi di marzo e aprile 2008).

A questo indirizo è disponible il testo integrale della sentenza,

http://www.giustizia-amministrativa.it/DocumentiGA/Brescia/Sezione%202/2005/200500458/Provvedimenti/200902389_01.XML

martedì 1 dicembre 2009

Considerazioni su cava di prestito Brebemi

In questi ultimi giorni si sono susseguite molte notizie di stampa relative alla cava di prestito per Brebemi a Castrezzato.
Non ci pare tuttavia che le informazioni diffuse all'opinione pubblica (magari anche da qualche politico ambientalista dell'ultima ora) siano sempre state date in modo completo e chiaro.
Essendo vigili sull'argomento da molto tempo riteniamo opportuno ricordare ai nostri lettori alcuni avvenimenti passati:
1. Il progetto originario di Brebemi prevedeva lo sviluppo dell'autostrada in trincea (sotto il livello del piano campagna), in modo da recuperare materiale da utilizzare per la realizzazione dell'Alta Velocità Ferroviaria, altra grande opera che interesserà il territorio bresciano. In sede di approvazione definitiva si è proceduto ad una variazione del progetto d'opera, passando da un'autostrada in trincea a una sopraelevata rispetto al piano campagna, prefigurando conseguentemente la necessità di materiale per la realizzazione delle relative massicciata non necessarie nel progetto originario.
2. In fase di stesura del piano cave provinciale (2004) la Provincia di Brescia sottoponeva specifica nota alla Regione Lombardia, responsabile del licenziamento, nella quale si dichiarava che il piano era sovradimensionato perchè teneva già conto dei fabbisogni di materiale da imputare alla realizzazione delle grandi opere TAV e Brebemi. A tale proposito si vedano i dati statistici dei piani provinciali cave lombardi, dai quali si evince come il rapporto tra m3 concesso in escavazione per abitante sia per Brescia praticamente il doppio rispetto alla media delle altre provincie lombarde.
3. In sede di approvazione in Regione Lombardia del piano cave provinciale di Brescia (2005) i quantitativi concessi, già sovradimensionati, subivano un ulteriore incremento (in particolare, ad esempio, la nostra cava Bonfadina passava da 400.000 m3 a 1.600.000 m3).
4. i cavatori delle cave di Botticino si sono dichiarati disponibili a coprire il fabbisogno aggiuntivo di materiale per Brebemi attraverso l'utilizzo degli scarti di lavorazione. Tale ipotesi è stata accolta favorevolmente da E.Mattinzoli, assessore all'ambiente della 2° giunta provinciale Cavalli, salvo poi venire scartata per incompatibilità del materiale (probabile dissesto e cedimento della banchina stradale) dall'assessore ai lavori pubblici M.Parolini solo dopo l'instaurazione della giunta Molgora. Per Brebemi si è prefigurato pertanto il fabbisogno di 8.000.000 m3 da recuperare in ben 3 cave di prestito lungo la direttrice dell'autostrada tra Brescia e Bergamo.
5. L'autodromo di Franciacorta, il cui ampliamento verrebbe realizzato proprio attraverso la cava bresciana di prestito per Brebemi scongiurando in tal modo la possibilità di riempimento con rifiuti, sorge esso stesso a fianco di un'immensa discarica di rifiuti solidi urbani. La famosa discarica di Castrezzato-Trenzano autorizzata originariamente per 500.000 m3 e successivamente ingrandita fino a quasi 3.000.000 m3.

Secondo voi quanto presentato costituisce solo una lunga serie di coincidenze oppure rappresenta un preciso piano strategico a beneficio della potente lobby dei cavatori?

venerdì 27 novembre 2009

Cava di prestito BreBeMi (continua)


Riportiamo l'articolo apparso sul quotidiano Giornale di Brescia del 22/11/09 relativo all'intervista rilasciata da Giorgio Prandelli, sindaco di Ospitaletto e assessore provinciale all'edilizia scolastica, immobili, e opere pubbliche non attinenti alla viabilità, sul caso della cava di prestito per BreBeMi a Castrezzato.

lunedì 23 novembre 2009

Video manifestazione a Milano


Segnaliamo che sul blog del Comitato Cittadini Ambiente e Salute Travagliato

http://comitatocittadiniambientetravagliato.blogspot.com/

, post del 19 Novembre, è disponible un contributo video della manifestazione sotto il Pirellone dei comitati dell'ovest bresciano.
In questo video si può meglio apprezzare rispetto alle fotografie il muro di firme dei cittadini contro cave e dicariche.

sabato 21 novembre 2009

Cava Macogna, i comuni ricorrono al TAR

Come è possible oggi leggere sull'apposito blog (http://progettomacogna.blogspot.com/2009/11/cava-macogna-i-comuni-ricorrono-al-tar.html), e come da informazione dei principali giornali e televisioni locali, i 4 Comuni coinvolti dal PLIS Macogna hanno ricorso al TAr contro la VIA emassa dalla Regione Lombardia sull'apliamento dell'attività estrattiva.

Queste le dichiarazioni dei Comuni:

"Una valutazione di impatto ambientale sull’attività di cava che maschera, in maniera nemmeno troppo nascosta, l’avallo alla realizzazione di una discarica per rifiuti speciali: è questo il motivo principale per cui i Comuni di Cazzago San Martino, Travagliato, Rovato e Berlingo chiedono l’annullamento del decreto emesso il 21 luglio scorso dalla D.G. Territorio e Urbanistica della Regione Lombardia – Struttura VIA, con il quale è stato espresso giudizio positivo in ordine alla compatibilità ambientale del progetto per la gestione produttiva dell’ambito estrattivo ATEg14 del vigente piano cave, presentato da Cave San Polo S.r.l., DRR S.r.l. e Nord Cave S.r.l.

Il ricorso al TAR, notificato alla Regione Lombardia e ai proponenti il progetto il 13 novembre 2009, rileva “l’intima connessione dei due iter e dei due progetti, di palese evidenza,” concernente “in particolare la sistemazione finale ed il recupero di una parte dell’area (mapp.li n. 41-49-50-51-61 del foglio 38) destinata ad escavazione e che, secondo il disegno di D.R.R, avverrà attraverso il ritombamento della cava con rifiuti speciali non pericolosi”.

“La contemporaneità degli eventi, il fatto che la società D.R.R. s.r.l. figuri anche tra le società proponenti la coltivazione della cava pur non essendo società interessata nel Piano Cave Provinciale a coltivare l’ambito e - ancor più grave - l’esplicita citazione dell’intento di realizzare una discarica nel Decreto di VIA impugnato (pag. 7) fanno ricondurre le procedure ad un unico intento progettuale che è quello, ben noto, di utilizzare due volte le aree a scopo di lucro: una prima volta per la commercializzazione del materiale scavato, ed una seconda per lo smaltimento di rifiuti”."

venerdì 20 novembre 2009

Cava di prestito a Castrezzato per BreBeMi



Proponiamo l'articolo apparso sul quotidiano Giornale di Brescia ieri 19 Novembre relativo alla localizzazione di una cava di prestito per BreBeMi nel territorio del comune di Castrezzato.
Con la scusa di allargare l'autodromo di Franciacorta si realizza una nuova cava grazie all'impegno dell'assessore provinciale ai lavori pubblici M.Parolini. Questo nonostante la Provincia di Brescia abbia dichiarato che il fabbisogno delle grandi opere era già conteggiato nella bozza di piano cave provinciale (appositamente sovradimensionato) presentato in Regione Lombardia nel 2004, e per di più dopo aver rifiutato il materiale di scarto delle cave di Botticino per la realizzazione delle massicciate.
Questa cava "Sà da fare" a tutti i costi, e con il determinante impegno di qualche esponente della Provincia.

giovedì 19 novembre 2009

L'ambiente conteso

Si svolgerà domani alle ore 9.00 presso l'aula magna dell'università Cattolica Sacro Cuore di Brescia un interessante convegno dal titolo

"L'AMBINTE CONTESO, Ricerca e formazione tra scienza e governance dello sviluppo umano"

La sfida che si prospetta è quella di trovare un equilibrio tra la conservazione delle risorse fisiche e biologiche esauribili in natura, la gestione responsabile e sostenibile dei processi di adattamento e una nuova concezione di sviluppo umano alla luce dei bisogni e valori compatibili con il contesto ambientale.

Maggiori informazioni all'indirizzo:
http://www.unicatt.it/eventiuc/dettaglio.asp?id=9488&lett=uc

lunedì 16 novembre 2009

Amianto e cronaca

Dal sito dell'ANSA ancora allarmanti notizie di cronanca relative all'amianto.

"RIFIUTI: AMIANTO TRATTATO ILLECITAMENTE, TRE DENUNCE CC NOE (ANSA) - VERONA, 13 NOV - I carabinieri del Noe di Treviso hanno denunciato tre persone per traffico illecito di rifiuti tossico nocivi. I militari hanno scoperto che dell'amianto era stato stoccato in modo pericoloso e a rischio inquinamento a Villafranca di Verona. L'amianto era stato caricato su un treno dalle acciaierie di Bagnoli (Napoli) con destinazione un sito di stoccaggio in Germania. Durante il viaggio il carico - come riferiscono i carabinieri - si è bagnato e quindi non sarebbe poteva più potuto finire all'estero. I tre denunciati avrebbero provveduto, in modo illecito, a scaricare l'amianto bagnato dal treno in sosta a Milano per portarlo in un'area di Villafranca per farlo asciugare. I militari hanno scoperto la pratica pericolosa e vietata e hanno provveduto a denunciare gli autori del gesto, a recuperare l'amianto e a fare - con il concorso dei vigili del fuoco - i controlli ambientali che hanno escluso ogni pericolo per le persone grazie alla tempestività dell'intervento. (ANSA)."

sabato 14 novembre 2009

Manifestazione a Milano su ilgiorno


L'eco della manifestazione a Milano del 10 Novembre compare anche sul quotidiano on line il giorno.
L'articolo è disponibile a questo indirizzo:

http://ilgiorno.ilsole24ore.com/brescia/cronaca/locale/2009/11/11/259243-pattumiera_italia_grazie.shtml

giovedì 12 novembre 2009

Articoli su quotidiani

Dal Bresciaoggi del 11/11/09

Prima pagina


Pag. 17






Dal Giornale di Brescia del 11/11/09,
Pag. 14

mercoledì 11 novembre 2009

Manifestazione Milano 10-11-09

Buon successo per la manifestazione di ieri a Milano.
Tra gli obiettivi c'era la necessità di colpire l'opinione pubblica attraverso i mezzi di comunicazione per sensibilizzarla agli scottanti argomenti di pericolo ambientale previsti per il territorio dell'ovest bresciano. Oltre alla "nostra" cava Bonfadina sul tavolo ci sono la cava di prestito della Brebemi a Trenzano, la cava Macogna e i relativi progetti di discarica tra Cazzago SM e Travagliato, la discarica di amianto e quella appena autorizzata di rifiuti speciali nella stessa Travagliato. Tutto questo senza scordare il depuratore consortile a Rovato e l'arrivo sul territorio delle "grandi opere" TAV e BreBeMi.
Il resoconto della manifestazione è quindi comparso nel telegiornale del TG3, edizione regionale della Lombardia, e nel telegiornale dell'emittente primarete/telecolor. Inoltre oggi la notizia compare sui quotidiani bresciani Giornale di Brescia e Bresciaoggi, per quest'ultimo addirittura con lancio in prima pagina.
Curioso notare come nel giorno successivo a quello che ha visto la commemorazione del 20° anniversario dalla caduta del muro di Berlino, la gente dei comitati abbia invece deciso di costruire ai piedi del Pirellone il proprio muro, alto più di 5 metri e composto dalle oltre 12.000 firme raccolte dei cittadini contrari alla devastazione del territorio in cui vivono.

martedì 10 novembre 2009

Manifestazione a Milano

Trasferta milanese stamattina per il nostro comitato.
Insieme agli altri dell'ovest bresciano e al circolo Legambiente Franciacorta è stata organizzata una manifestazione sotto il pirellone, sede della Regione Lombardia.
La data non è stata scelta a caso in quanto proprio oggi,e proprio nei competenti uffici della Regione Lombardia, si sarebbe dovuta tenere la prima conferenza dei servizi per l'ampliamento attività estrattiva della Macogna. Questo prima che i 4 comuni interessati dal PLIS (www.progettomacogna.blogspot.com) chiedessero, ottenendo, il rinvio della conferenza stessa. Di mezzo ricordiamo c'è il ricorso che i 4 comuni presenteranno contro la VIA per l'ATE14 emessa dalla Regione, che prevede il recupero dell'intero bacino (800.000 mq) a piano campagna.
Ancora una volta c'eravamo e ci siamo fatti vedere; con i nostri striscioni, le vignette, le pagine con le firme dei cittadini. Non vogliamo infatti che cali l'attenzione dell'opinione pubblica sugli innumerevoli e scottanti problemi ambientali che affliggono l'ovest bresciano.
Ancora una volta abbiamo ribadito che non siamo CONTRO, ma siamo PER.
In particolare "contro" non solo cave e discariche (sempre più motivo di speculazione da parte delle attività imprenditoriali private), ma anche contro lo sfruttamento selvaggio ed incondizionato delle risorse naturali.
Mentre siamo "per" uno stile di vita e uno sviluppo sostenibile ed ecocompatibile; e siamo anche per il plis della Macogna, che deve servire come risarcimento ai cittadini delle nostre comunità per il degrado ambientali con il quale devono già convivere e che verrà ancor più compromesso con la realizzazione delle "grandi opere" TAV e BreBeMi.

venerdì 6 novembre 2009

La nutura nel fumetto - mostra didattica a Travagliato




6 – 7 – 8 Novembre

presso la Sala Nicolini
via Marconi, Travagliato

il Comitato Cittadini Ambiente e Salute di Travagliato
e il Comitato per l’Ovest Bresciano,
in collaborazione con il Comune di Travagliato,

presentano la mostra

“ La Natura nel Fumetto ...
il territorio e le sue criticità in mostra ”

l’arte del fumetto e della vignetta come espressione del malessere ambientale

~
Inaugurazione venerdì 6 alle ore 21,00
~



La mostra si compone di circa 30 opere: 20 vignette di artisti bresciani, tra cui Maurizio Baselli, realizzate tra il 2004 e il 2009, e alcune illustrazioni di Silvio Boselli, collaboratore Cem Mondialità e illustratore per alcune delle più importanti case editrici italiane, quali Mondadori, Rizzoli e Giunti.

giovedì 5 novembre 2009

viabilità cava


Ancora la viabilità d'acceso alla cava tra gli argomenti scottanti per la cava Bonfadina tra il cvatore e i comuni interessati.

lunedì 2 novembre 2009

Prescrizioni Regione Lombardia sul piano rifiuti provinciale





Nell'edizione n. 41 del 12/10/09, serie ordinaria, del BURL Regione Lombardia sono contenute nel prescrizioni della Regione Lombardia alla proposta della Provincia di Brescia del piano provinciale RIFIUTI.
Il documento è disponibile all'indirizzo
http://www.infopoint.it/pdf/2009/01410.pdf

Come è possibile leggere la Regione Lombardia è stata molto pesante nei confronti di alcune proposte contenute nel piano, si veda in particolare la sezione del "principio escludente" per la Franciacorta.

venerdì 30 ottobre 2009

Schiaffo della Regione Lombardia alla Franciacorta



La Regione Lombardia ha dato un ulteriore schiaffo alla tutela del pregiato territorio della Franciacorta, bocciando la proposta di piano rifiuti promossa dalla Provincia di Brescia che stabiliva un vincolo escludente nell'individuazione di nuovi impianti di smaltimento in Franciacorta e per una fascia di rispetto di ulteriori 500 metri dai suoi confini.
Come riporta l'articolo pubblicato oggi sul Bresciaoggi i consiglieri provinciali avrebbero promosso un atto di disobbedienza alle prescrizioni della Regione, in particolare contro la richiesta di stralcio del vincolo sulla Franciacorta. Vedremo cosa ne scaturirà, ma ancora una volta lascia sgomenti e senza parole la politica ANTI-AMBINETALE della Regione Lombardia del "proconsole" Formigoni.
Alla seduta del consiglio provinciale hanno partecipato anche alcuni rappresentanti dei comitati dell'ovest bresciano che hanno ricordato, con l'ausilio di cartine, planimetrie e vignette "satiriche", le incombenti minacce di nuove cave e discariche e il consumo di territorio per Brebemi e TAV destinati alla parte ovest della provincia di Brescia.

mercoledì 28 ottobre 2009

Fraciacorta e le discariche


Dal Giornale di Brescia del 24 Ottobre scorso le osservazioni del consigliere regionale Osvaldo Squassina alle dichiarazioni di Molgora per il vincolo antidiscariche in Franciacorta.

martedì 27 ottobre 2009

Escavazione a pieno regime




L'attività estrattiva continua nel frattempo a pieno ritmo, nonostante la questione viabilità d'ingresso alla cava non sia ancora stata risolta e i ricorsi dei comuni al TAR di Brescia siano ormai prossimi all'udienza.
A testimonianza dello stato di avanzamento dei lavori postiamo alcune immagini scattate durante questo fine settimana.

venerdì 23 ottobre 2009

La politica, le discariche, la Franciacorta

Come è possibile leggere oggi sul sito www.bresciaoggi.it il neo presidente provinciale di Brescia Molgora rassicura sul fatto che il piano provinciale rifiuti, attualmente al vaglio della Regione Lombardia, non subisca modifiche rispetto al principio escludente sulla Franciacorta.


"Stop alle discariche? La Franciacorta spera
IL CASO. Il presidente Molgora: «Il vincolo non sarà eliminato»

Legambiente: «Bosco Stella non si deve toccare» 23/10/2009

«Abbiamo avuto rassicurazioni in regione dagli assessori Boni e Buscemi: il vincolo sulla Franciacorta non verrà tolto. Abbiamo anche altre questioni aperte, ma per adesso ci interessava chiudere la partita sulla Franciacorta, e così è stato».
È quanto spiegato ieri dal presidente della Provincia Daniele Molgora di ritorno da un incontro a Milano, in vista dell'approvazione del piano rifiuti (che durerà dieci anni) che dovrebbe arrivare entro la fine dell'anno. Stop alle discariche in Franciacorta dunque? Per ora c'è l'importante rassicurazione, mentre la sezione franciacortina Legambiente tiene ancora «caldo» il tema di Bosco Stella, sito collocato tra Castegnato, Paderno Franciacorta, Passirano e Ospitaletto.
«Entro qualche settimana la Regione dovrebbe inviare alla Provincia il blocco delle osservazioni al piano rifiuti - dice il presidente Silvio Parzanini -: non vogliamo che siano cancellati quei requisiti che consideriamo indispensabili per preservare il territorio da nuovi rischi-discarica. Non vorremmo che qualcuno pensi veramente di chiedere d' eliminare il vincolo della distanza minima di 500 metri dai confini dei comuni della Franciacorta per realizzare nuove discariche e impianti di trattamento rifiuti. Se ciò avvenisse Bosco Stella probabilmente potrebbe diventare una discarica. Eventualità che osteggiamo profondamente e contro la quale chiediamo ancora una volta il netto pronunciamento dei Comuni e della Provincia».
A stretto giro di posta le parole del sindaco di Castegnato Giuseppe Orizio: «Confermiamo assolutamente il nostro no alla discarica. Tra l'altro ho sentito anche i sindaci di Passirano e Paderno e anche loro mi hanno confermato di essere sulla stessa linea. L'augurio è che anche a livello più alto queste indicazioni possano essere recepite, e che la Franciacorta possa essere preservata».F.SCO."

giovedì 22 ottobre 2009

Visite Blog


Continuano le visite "istituzionali" al nostro blog, ormai anche internazionali.

martedì 20 ottobre 2009

Brescia e l'amianto della Lombardia



Ancora l'aminto come modalità di recupero delle cave bresciane. Dal Bresciaoggi di Sabato 17 Ottobre.

domenica 18 ottobre 2009

Tempo di semina




Alcune immagini delle semina appena compiuta in parte dei terreni destinati alla cava.

venerdì 16 ottobre 2009

Discarica zocco di Erbusco


Proponiamo oggi l'articolo apparso sul quotidiano Bresciaoggi del 14 Ottobre scorso, nel quale vengono riportati gli ultimi aggiornamenti della lunga vicenda della discarica di Zocco di Erbusco.

giovedì 15 ottobre 2009

Comunicato Comitato contro le nocività Brescia

Il comitato contro le nocività di Brescia ci ha inviato il presente comunicato con la preghiera di pubblicizzarlo con la pubblicazione sul nostro blog.


"Con riferimento ad articoli apparsi sui quotidiani locali nelle
settimane il Comitato spontaneo contro le nocività di Brescia intende
fare alcune precisazioni e rettifiche di cui si chiede la
pubblicazione.

Ribadiamo innanzi tutto che il Comitato spontaneo contro le nocività
di Brescia è indipendente da qualsiasi partito politico.

L’affermazione di un consigliere comunale dell’opposizione riportata
nell’articolo di Bresciaoggi del 26 settembre, che dice di “voler
guidare la protesta dei cittadini contro la discarica di amianto” non
va pertanto confusa con la posizione del Comitato che, ribadiamo, è a
favore e per la difesa del Parco del Cave e contro la discarica di
amianto di via Brocchi, il polo logistico Gaburri Italgros e la
cittadella dello sport (stadio compreso) che dovrebbero essere ubicati
nel parco stesso.

Ricordiamo in proposito che il P.D. si è astenuto dal voto sull'atto
di indirizzo sia della discarica di amianto che del polo logistico
Italgross proposto dalla giunta Paroli ed approvato il 27 febbraio
scorso.

Per quanto riguarda il confronto tecnico sul progetto di discarica di
amianto di via Brocchi promosso dalla Circoscrizione est il 29
settembre scorso intendiamo sottolineare che gli articoli che ne danno
notizia sono viziati da omissioni che non consentono di avere un
quadro veritiero di quanto è accaduto nel corso dell’incontro stesso.

In entrambi gli articoli (G.d.B. 1.10.2009 e BsOggi 30.9.2009) viene
dato ampio spazio alle affermazioni dei tecnici, peraltro
contraddittorie e per niente rassicuranti, e nessuno (o pochissimo)
spazio alle richieste, denunce, affermazioni e preoccupazioni dei
cittadini, che in modo ampio e articolato hanno ribadito la loro
contrarietà motivata alla discarica di via Brocchi.

E’ stato ribadito dai moltissimi cittadini presenti che il progetto di
discarica rappresenta una reale minaccia per la salute di tutti gli
abitanti della zona già fortemente messa a rischio da altre e varie
fonti di inquinamento: alfa acciai, aeb, cava piccinelli contaminata
da cesio 137, autostrada, tangenziale, transito di mezzi pesanti,
discarica di inerti contenente cellule di amianto sempre in via
Brocchi. Proprio a proposito di quest’ultima discarica diversi
cittadini hanno segnalato la situazione di pericolosità creatasi a
causa di un smaltimento non corretto e provo delle necessarie
precauzioni e dell’attuale affioramento dal terreno di materiali non
ben identificati, coperti solo da un telo di plastica. Tale
segnalazione è stata ignorata, con la motivazione che “nella pratica
relativa a questa discarica tutto è a posto” (Goffi, tecnico della
Provincia di Brescia).

Molti cittadini hanno chiesto con insistenza perché sia stato scelto
proprio il sito di via Brocchi per la discarica, hanno segnalato
incongruenze nella valutazione di impatto ambientale, hanno chiesto
perché non vengano studiate soluzioni alternative, che pure esistono,
allo smaltimento dell’amianto tramite interramento. Tutte domande che
non hanno avuto risposta.

Altra richiesta da molti condivisa è stata quella di un incontro
pubblico con il sindaco e gli assessori interessati, che si
confrontino con i cittadini sulla realizzazione del Parco e spieghino
le loro scelte. Il Presidente della Est, Garzetti, ha respinto la
richiesta affermando che “mai inviterà i politici, perché é troppo
pericoloso”.

Ma il punto più alto dell’assemblea è stato sicuramente toccato
quanto il Responsabile dell’ARPA dr. Se sana, pensando di rassicurare
i cittadini, ha affermato che “sicuramente sulla discarica di amianto
non ci faranno i giochi per bambini”. Evidentemente nessuno l’aveva
informato che il progetto è proprio quella di costruire proprio sopra
la discarica un campo sportivo scoperto.

In sostanza questa assemblea, indetta dalla Circoscrizione Est con
l’intento di rassicurare i cittadini ha ottenuto proprio l’effetto
opposto, confermando tutte le preoccupazioni riguardanti i rischi per
la salute dei cittadini e per l'ambiente del parco delle cave che
sono
stati posti.

Ma di tutto questo sui giornali locali non c’è stata traccia.

Così come non c’è stata traccia della richiesta, formulata da diversi
cittadini, di una moratoria, una sospensione dell’autorizzazione per
la discarica che consenta di valutare con tutti i soggetti interessati
(abitanti, tecnici, politici e ambientalisti) possibili soluzioni
alternative. In proposito il sig. Goffi ha dichiarato che la Provincia
sta valutando un progetto che prevede modalità di smaltimento
dell’amianto diverse dall’interramento. Perché non valutarle anche per
via Brocchi?

In merito infine agli articoli dei quotidiani locali sui fatti del
consiglio comunale del 12 ottobre precisiamo quanto segue.

Il Comitato contro le nocività è intervenuto alla riunione del
Consiglio Comunale, peraltro aperta al pubblico, in modo corretto e
pacifico. I partecipanti sono entrati nella sala consiliare senza
alcuno striscione o cartello, indossando delle magliette che
chiedevano la realizzazione del Parco delle Cave e ribadivano la
contrarietà alla discarica di amianto, al polo logistico e alla
cittadella dello sport.

Non è stata causata l’interruzione del consiglio, infatti la riunione
si è svolta per oltre un’ora regolarmente.

I problemi sono invece iniziati a seguito della decisione del sindaco
di farci sgomberare con la forza e della presidente del consiglio
comunale di continuare i lavori a porte chiuse.

Nessuno ha urlato slogan né altro, una sola persona ha chiesto al
sindaco, alzando la voce per farsi sentire, “quante firme dobbiamo
ancora raccogliere perché il consiglio comunale discuta della
discarica di amianto e del parco?”;

Dopo l’interruzione dei lavori abbiamo parlato con tutti i consiglieri
che erano disponibili a farlo e abbiamo ribadito la richiesta di
convocazione di un’assemblea pubblica con la presenza del sindaco
Paroli, richiesta di nuovo disattesa.

Siamo infine usciti pacificamente dalla sala del consiglio, su
pressante invito dei funzionari della Questura.

Leggendo quindi le dichiarazioni rilasciate dal Sindaco Paroli e
pubblicate dai quotidiani il 13 ottobre ci chiediamo: chi rifiuta il
dialogo? Chi non dimostra ne’ civiltà ne’ rispetto?

Siamo cittadini che chiedono di essere ascoltati, molto preoccupati
per la propria salute e per la salute dell’ambiente, e per tutta
risposta chi amministra la città ci sbatte la porta in faccia e ci
allontana con la forza pubblica.

Non è forse questo il vero “atto grave che non si può tollerare”?

In conclusione chiediamo che vengano pubblicate le nostre osservazioni
e considerazioni, poiché riteniamo assolutamente irrinunciabile
un’informazione corretta e documentata, soprattutto su questioni che
toccano così da vicino la salute dei cittadini.

Comitato spontaneo contro le nocività"

Attività agricola nell'ambito estrattivo

Segnaliamo che all'interno dell'ATE 9 Mercurio-Bonfadina, nelle porzioni di terreno non interessate dalla prima fase di scavo, sembra ripresa l'attività agricola. In questo giorni infatti è in corso l'aratura degli appezzamenti a nord del canale Campo Maggiore.

martedì 13 ottobre 2009

Cava Losine: allargamento bacino esistente vs apertura di un bacino nuovo

Proponiamo di seguito l'articolo apparso sul Bresciaoggi il 7 Ottobre.
Quanto riferisce il quotidiano è quanto mai significativo. Ancora una volta infatti il TAR di Brescia "bacchetta" la Regione Lombardia perchè non rispetta il principio di legge per il quale si "imporrebbe nell'individuare gli ATE di accorpare aree già oggetto di attività, prima di consentire l'apertura di nuove cave altrove". Come ben sanno i nostri lettori tale principio è stato pesantemente calpestato anche nel nostro caso della cava Mercurio-Bonfadina.

Sottolineiamo una curiosità. L'avvocato che ha difeso la ditta che ha ricorso contro lo spostamento di volumetria da Capo di Ponte a Losine è lo stesso che difende la Bettoni spa in merito ai ricorsi delle amministrazioni comunali di Rovato e Cazzago S.M. circa la Bonfadina.
Ma mentre nella causa citata nell'articolo la tesi portata avanti è quella di un non rispetto della legge regionale che impone di allargare bacini esistenti prima di aprirne di nuovi, nei procedimenti al TAR per conto della Bettoni spa assistiamo all'affermazione del principio contrario: ossia si rivendica come legittimo l'avvenuto ottenimento dalla Regione Lombardia di uno spostamento di ben 600.000 mc dal bacino di Travagliato (ATEg15) esistente e oggetto di escavazioni da anni al bacino di Rovato (ATEg09) nuovo di zecca.

Davvero curioso. Vedremo cosa ne penserà il TAR di Brescia.


Fiduciosi aspettiamo quindi gli esiti dei ricorsi ancora aperti per la cava Bonfadina.

"BRESCIA OGGI

Mercoledì 07 Ottobre 2009 PROVINCIA Pagina 23

LOSINE. I giudici amministrativi bocciano la costituzione di un nuovo ambito estrattivo da parte della Regione


Il Tar cancella una cava

Il Tar di Brescia, accogliendo il ricorso di una ditta escavatrice , annulla un ambito estrattivo del piano cave provinciale: l'Ate 57 in Comune di Losine, che non era stato assolutamente previsto dal Broletto bensì inserito dalle modifiche del Pirellone, nel 2004.
In estrema sintesi i fatti: la Provincia individua l'ambito territoriale estrattivo 1 (abbreviato: Ate) nel comune di Capo di Ponte e permette l'escavazione di 350mila metri cubi in dieci anni. Beneficiarie sono due ditte che operano da tempo sul territorio: la Edilponte Sas e la Fasanini Srl. Succede che la Regione, su richiesta della ditta Fasanini, spacchetta una grossa volumetria (200mila mc) e la trasferisce d'amblè in Comune di Losine. Un atto che per il Tar di Brescia è «illogico».
LA REGIONE «dovrà chiarire perché ha ritenuto di istituire il nuovo Ate ! 57 e di crearlo proprio sottraendo parte della volumetria prevista per l'Ate 1, tenendo conto di tutte le caratteristiche di tale ultimo sito, e pertanto anche delle caratteristiche dell'attività estrattiva che già pacificamente vi si svolgeva». Scendendo nei particolari scopriamo che la Edilponte gestisce a Capo di Ponte una cava (approvata dal vecchio piano cave provinciale del 1990) adiacente ad un altro sito estrattivo gestito dalla Fasanini srl. Il nuovo piano cave adottato dal Broletto nel 2002, prevedeva a Capo di Ponte l'Ate 1, con una capacità di 350.000 metri cubi di materiale scavabile (in dieci anni) da entrambe le ditte. Succede che la Fasanini chiede alla Regione di poter estrarre 200mila mc di ghiaia a Losine (con l'appoggio del sindaco di questo comune). La Regione dà l'ok: spacchetta 200 mila metri cubi e si inventa un nuovo Ate il 57 a Losine. Al Comune di Capo di Ponte e all'altra ditta escavatrice (Edilponte) questo non va giù; e si lamentano in commissione regionale. Troppo chiaro il favoreggiamento nei confronti di una delle due ditte.
E POI SI CONTRAVVIENE la legge regionale (la 14/1998) «che imporrebbe nell'individuare gli Ate di accorpare aree già oggetto di attività, prima di consentire l'apertura di nuove cave altrove». La Regione tira dritto, la ditta fa ricorso (con l'avvocato Ezio Cividini): per il Tar di Brescia il ricorso è fondato e va accolto. Se è vero che non si può sindacare in merito ai principi programmatori di un piano di settore, come quello per l'estrazione di sabbia e ghiaia, non si capisce perché 200mila mc sono stati semplicemente trasferiti dalla Regione al neoistituito Ate 57. «Si tratta di una previsione la cui logica non è dato comprendere - si legge nella sentenza della seconda sezione del Tar di Brescia, presidente Giorgio Calderoni - e non è stata in alcun modo esplicitata, mentre avrebbe dovuto esserlo, in quanto dell'Ate 57 nel percorso di adozione e di approvazione del piano mai si era parlato, mentre per l'Ate 1 si erano previsti senza sostanziali contestazioni i quantitativi estraibili poi ridotti senza spiegazione alcuna a chiarirne le ragioni tecniche o di altro genere»."

venerdì 9 ottobre 2009

Nuove discariche per la provincia di Brescia




Dal Bresciaoggi del 07 ottobre nuove dense nubi di discariche per la Provincia di Brescia a Calvagese della Riviera e Calcinato.

martedì 6 ottobre 2009

Articolo ilLeone, periodico del Comune di Rovato


Proponiamo l'articolo presente su il Leone di settembre 2009, periodico edito dal Comune di Rovato, del consigliere Angelo Bergomi relativo alla "nostra" cava Bonfadina.
Per la consultazione on line anche delle vecchie edizioni, www.illeone.net.

sabato 3 ottobre 2009

Lavori cava Sabato








I lavori della cava sono continuati anche per tutta la giornata odierna di Sabato.
Nelle immagini i mezzi in opera per l'allargamento del buco di presa.