Il comitato contro le nocività di Brescia ci ha inviato il presente comunicato con la preghiera di pubblicizzarlo con la pubblicazione sul nostro blog.
"Con riferimento ad articoli apparsi sui quotidiani locali nelle
settimane il Comitato spontaneo contro le nocività di Brescia intende
fare alcune precisazioni e rettifiche di cui si chiede la
pubblicazione.
Ribadiamo innanzi tutto che il Comitato spontaneo contro le nocività
di Brescia è indipendente da qualsiasi partito politico.
L’affermazione di un consigliere comunale dell’opposizione riportata
nell’articolo di Bresciaoggi del 26 settembre, che dice di “voler
guidare la protesta dei cittadini contro la discarica di amianto” non
va pertanto confusa con la posizione del Comitato che, ribadiamo, è a
favore e per la difesa del Parco del Cave e contro la discarica di
amianto di via Brocchi, il polo logistico Gaburri Italgros e la
cittadella dello sport (stadio compreso) che dovrebbero essere ubicati
nel parco stesso.
Ricordiamo in proposito che il P.D. si è astenuto dal voto sull'atto
di indirizzo sia della discarica di amianto che del polo logistico
Italgross proposto dalla giunta Paroli ed approvato il 27 febbraio
scorso.
Per quanto riguarda il confronto tecnico sul progetto di discarica di
amianto di via Brocchi promosso dalla Circoscrizione est il 29
settembre scorso intendiamo sottolineare che gli articoli che ne danno
notizia sono viziati da omissioni che non consentono di avere un
quadro veritiero di quanto è accaduto nel corso dell’incontro stesso.
In entrambi gli articoli (G.d.B. 1.10.2009 e BsOggi 30.9.2009) viene
dato ampio spazio alle affermazioni dei tecnici, peraltro
contraddittorie e per niente rassicuranti, e nessuno (o pochissimo)
spazio alle richieste, denunce, affermazioni e preoccupazioni dei
cittadini, che in modo ampio e articolato hanno ribadito la loro
contrarietà motivata alla discarica di via Brocchi.
E’ stato ribadito dai moltissimi cittadini presenti che il progetto di
discarica rappresenta una reale minaccia per la salute di tutti gli
abitanti della zona già fortemente messa a rischio da altre e varie
fonti di inquinamento: alfa acciai, aeb, cava piccinelli contaminata
da cesio 137, autostrada, tangenziale, transito di mezzi pesanti,
discarica di inerti contenente cellule di amianto sempre in via
Brocchi. Proprio a proposito di quest’ultima discarica diversi
cittadini hanno segnalato la situazione di pericolosità creatasi a
causa di un smaltimento non corretto e provo delle necessarie
precauzioni e dell’attuale affioramento dal terreno di materiali non
ben identificati, coperti solo da un telo di plastica. Tale
segnalazione è stata ignorata, con la motivazione che “nella pratica
relativa a questa discarica tutto è a posto” (Goffi, tecnico della
Provincia di Brescia).
Molti cittadini hanno chiesto con insistenza perché sia stato scelto
proprio il sito di via Brocchi per la discarica, hanno segnalato
incongruenze nella valutazione di impatto ambientale, hanno chiesto
perché non vengano studiate soluzioni alternative, che pure esistono,
allo smaltimento dell’amianto tramite interramento. Tutte domande che
non hanno avuto risposta.
Altra richiesta da molti condivisa è stata quella di un incontro
pubblico con il sindaco e gli assessori interessati, che si
confrontino con i cittadini sulla realizzazione del Parco e spieghino
le loro scelte. Il Presidente della Est, Garzetti, ha respinto la
richiesta affermando che “mai inviterà i politici, perché é troppo
pericoloso”.
Ma il punto più alto dell’assemblea è stato sicuramente toccato
quanto il Responsabile dell’ARPA dr. Se sana, pensando di rassicurare
i cittadini, ha affermato che “sicuramente sulla discarica di amianto
non ci faranno i giochi per bambini”. Evidentemente nessuno l’aveva
informato che il progetto è proprio quella di costruire proprio sopra
la discarica un campo sportivo scoperto.
In sostanza questa assemblea, indetta dalla Circoscrizione Est con
l’intento di rassicurare i cittadini ha ottenuto proprio l’effetto
opposto, confermando tutte le preoccupazioni riguardanti i rischi per
la salute dei cittadini e per l'ambiente del parco delle cave che
sono
stati posti.
Ma di tutto questo sui giornali locali non c’è stata traccia.
Così come non c’è stata traccia della richiesta, formulata da diversi
cittadini, di una moratoria, una sospensione dell’autorizzazione per
la discarica che consenta di valutare con tutti i soggetti interessati
(abitanti, tecnici, politici e ambientalisti) possibili soluzioni
alternative. In proposito il sig. Goffi ha dichiarato che la Provincia
sta valutando un progetto che prevede modalità di smaltimento
dell’amianto diverse dall’interramento. Perché non valutarle anche per
via Brocchi?
In merito infine agli articoli dei quotidiani locali sui fatti del
consiglio comunale del 12 ottobre precisiamo quanto segue.
Il Comitato contro le nocività è intervenuto alla riunione del
Consiglio Comunale, peraltro aperta al pubblico, in modo corretto e
pacifico. I partecipanti sono entrati nella sala consiliare senza
alcuno striscione o cartello, indossando delle magliette che
chiedevano la realizzazione del Parco delle Cave e ribadivano la
contrarietà alla discarica di amianto, al polo logistico e alla
cittadella dello sport.
Non è stata causata l’interruzione del consiglio, infatti la riunione
si è svolta per oltre un’ora regolarmente.
I problemi sono invece iniziati a seguito della decisione del sindaco
di farci sgomberare con la forza e della presidente del consiglio
comunale di continuare i lavori a porte chiuse.
Nessuno ha urlato slogan né altro, una sola persona ha chiesto al
sindaco, alzando la voce per farsi sentire, “quante firme dobbiamo
ancora raccogliere perché il consiglio comunale discuta della
discarica di amianto e del parco?”;
Dopo l’interruzione dei lavori abbiamo parlato con tutti i consiglieri
che erano disponibili a farlo e abbiamo ribadito la richiesta di
convocazione di un’assemblea pubblica con la presenza del sindaco
Paroli, richiesta di nuovo disattesa.
Siamo infine usciti pacificamente dalla sala del consiglio, su
pressante invito dei funzionari della Questura.
Leggendo quindi le dichiarazioni rilasciate dal Sindaco Paroli e
pubblicate dai quotidiani il 13 ottobre ci chiediamo: chi rifiuta il
dialogo? Chi non dimostra ne’ civiltà ne’ rispetto?
Siamo cittadini che chiedono di essere ascoltati, molto preoccupati
per la propria salute e per la salute dell’ambiente, e per tutta
risposta chi amministra la città ci sbatte la porta in faccia e ci
allontana con la forza pubblica.
Non è forse questo il vero “atto grave che non si può tollerare”?
In conclusione chiediamo che vengano pubblicate le nostre osservazioni
e considerazioni, poiché riteniamo assolutamente irrinunciabile
un’informazione corretta e documentata, soprattutto su questioni che
toccano così da vicino la salute dei cittadini.
Comitato spontaneo contro le nocività"
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