martedì 25 novembre 2008

Addio signor Giacomo!

Ieri sera, in coda al consiglio comunale è venuto a mancare una persona stroardinaria, il sig. Giacomo Opezzo. Lo so, si starà arrabbiando. Quando lo salutavo così era solito dirmi: "Di Signore ce n'è uno solo, mi chiami solo Giacomo".
Come per tutti i consigli comunali anche ieri sera l'avevo ritrovato nel pubblico insieme al suo fido compagno di viaggio. Due parole prima di iniziare, la promessa di passarlo a trovare sabato pomeriggio, l'invito all'assemblea pubblica del 5 dicembre alla quale sicuramente sarebbe venuto, la bottiglia di vino della sua terra d'origine, il Piemonte, che da tempo voleva che assaggiassi.
Giacomo era una persona di una limpidezza e schiettezza come poche ne ho conosciute. Diceva sempre quello che pensava senza tanti giri di parole.
La sua attenzione al paese in cui viveva da tanti anni era costante e basata sul lucido giudizio di chi, anche da cittadino senza impegni pubblici specifici, teneva al proprio comune.
Solo pochi minuti prima del consiglio comunale mi aveva segnalato delle perdite di acqua in un edificio pubblico di cui chissà come era venuto a conoscenza.
Lo ricordo in tantissime inziative che come comitato anticava facemmo. Non conto le sue presenze in Regione a Milano, in Provincia a Brescia e in numerosi presidi tenuti in questi anni.
Quante volte mio padre andò a prenderlo a S.Giorgio per portarlo insieme a noi alle nostre iniziative. E anche quando scomparse mio papà Roberto, Giacomo non mancò di portare la sua vicinanza. Era una persona verso cui la mia famiglia ha nutrito e nutre stima e amicizia.
Sono orgoglioso di aver conosciuto una persona come Giacomo di cui porterò sempre con me il ricordo. Un abbraccio alla signora Cesira da parte nostra e di tutta la nostra famiglia in questi momenti terribili.
Con affetto, Angelo e Stefano.

lunedì 24 novembre 2008

Richiesta della Regione Lombardia per il cavatore


Vi proponiamo la richiesta inviata dalla Regione Lombardia alla ditta cavatrice in riferimento alla procedura di riesame dell'assoggettabilità alla VIA (valutazione d'impatto ambientale).


venerdì 21 novembre 2008

E' una beffa!



Sul quotidiano Giornale di Brescia di oggi sono riportate le parole dell'assessore Provinciale Mazzoli: "I comuni non usino il territorio per far cassa".

Tali parole risultano alle nostre orecchie come una beffa!

Nel caso Bonfadina infatti le amministrazioni comunali di Rovato e Cazzago sono state da sempre contrarie alla cava, mentre il diritto all'escavazione è stato elargito al cavatore attraverso una convenzione d'ufficio proprio dagli uffici della Provincia di Brescia.
Se a questo aggiungiamo che l'assessore a metà Ottobre è venuto in Franciacorta a Erbusco a parlare di "Vincolo Ambientale per la Franciacorta" escludendo da esso le attività estrattive ci chiediamo tutti se solo noi restiamo allibiti di fronte a queste dichiarazioni oppure no.

mercoledì 19 novembre 2008

Bonfadina su Telecolor

Nelle edizioni serali del telegiornale di Telecolor emittente visibile anche nel bresciano passerà un'intervista a un componente del nostro comitato, richiestaci dall'emittente alla luce delle novità regionali.
Ringraziamo l'emittente per l'attenzione dimostrataci.

Discarica abusiva in ex-cava nel parco dell'ADDA?

Leggiamo su BergamoNews questa notizia che ha dell'incredibile.
In una ex-cava da più di un anno sarebbero stati smaltiti illegalmente rifiuti di varia natura. Le indagini hanno preso corso dopo l'esposto di un privato cittadino.
Per ora viene indagato il titolare 76enne della ditta che ha cavato in quell'ambito oltre vent'anni fa e che non avrebbe pensato di meglio che usare il "buco" per lo smaltimento di materiali. I carabinieri del NOE di Brescia hanno provveduto a fare i rilievi sui quasi 8milla metri quadri di ex cava. Per ora sarebbero stati trovati: eternit, oli di vario tipo, scarti plastica, macchinari non più funzionanti, inerti.
Il condizionale è d'obbligo perchè le indagini sono ancora in corso.
Al di là del caso specifico va ribadito che troppo spesso Province quantomeno irresponsabili hanno inserito nei piani cave ambiti estrattivi fuori luogo (cosa ci faccia questa cava nel parco dell'Adda non l'abbiamo ancora capito) e senza la certezza che i piani di recupero possano davvero concretizzarsi.
Un esempio sono i due ambiti estrattivi di cui parliamo nell'assemblea del 5/12/2008 al Foro Boario.
1) Cava Bonfadina (ATE9): vengono stimati 7.200.000 mc di potenziale estrazione di cui solo 1.600.000 mc autorizzati nell'attuale piano cave. Una tirata per i fondelli è scrivere nella scheda tecnica del piano cave che il recupero sarà "...paesaggistico-naturalistico da concordarsi con le amministrazioni comunali....". Forse che nel prossimo piano cave (se non direttamente nella revisione dell'attuale) i titolari non chiederanno un allargamento del bacino piuttosto che aprirne di nuovi? A questo punto ci piacerebbe capire perchè questa regola vale solo a ambito estrattivo iniziato mentre è stata considerata carta straccia quando la Provincia ha accolto la richiesta della ditta di spostare 600.000 mc (più di un terzo dell'autorizzato!) dall'ambito estrattivo di Travagliato (ATE15) a quello di Rovato-Cazzago S.M. (Ate9).
2) Cava Macogna (ATE14): dopo quasi vent'anni di escavazione si doveva finalmente concretizzare il recupero a verde pubblico attrezzato del pezzo già escavato di questo devastante buco. E' scritto nelle autorizzazioni.
Risposta dei privati: due domande di discarica formulate prima che venga approvato il Piano Provinciale Rifiuti.
In entrambi i casi un commento finale.
Ma i privati, oltre che Provincia e Regione, credono che i cittadini siano tutti fessi?
Ne parleremo in assemblea al Foro Boario con relatori di una certa competenza.

martedì 18 novembre 2008

Assemblea pubblica a Rovato sul tema cave


Il Comitato Anticava di Rovato sta organizzando, in collaborazione con il Gruppo Tutela e Ambiente di Rovato, un'assemblea pubblica per approfondire la tematica delle cave nel comune di Rovato. Siete tutti invitati!!!!



lunedì 17 novembre 2008

Bresciaoggi 14 Novembre 2008

Di seguito l'articolo apparso sul quotidiano Bresciaoggi venerdì 14 Novembre.

AMBIENTE. Dall’Asl e dalla Regione due prese di posizione che potrebbero bloccare l’iter dei siti contestati Bonfadina e Macogna: doppio «stop» alle caveI Comuni di Rovato e Cazzago andranno fino in fondo: «Adesso abbiamo le basi per fermare le operazioni»

Giancarlo Chiari L’opposizione dei comuni di Rovato e Cazzago a cave e discariche comincia a ottenere risultati importanti. Dopo la sospensiva del Tar all’ampliamento della cava Bonfadina, (poi revocata dal Consiglio di stato) è arrivato il pronunciamento dell’Asl contro la trasformazione della cava Macogna in discarica. Risale invece a fine ottobre la delibera regionale per riesaminare la procedura che ha permesso alla Bonfadina di evitare la Valutazione di impatto ambientale. Il parere negativo dell’Asl sulla discarica nella cava Macogna, accompagnato dalla proposta di destinare le aree «ad uso naturalistico agricolo o a verde pubblico attrezzato», promuove senza citarla la delibera dei comuni di Rovato, Cazzago, Berlingo e Travagliato, che chiede di trasformare l’area in un parco locale di interesse sovracomunale, quando si esaurirà l’attività estrattiva. Il parere negativo alla Macogna sembra legato alla volontà di prevenire possibili problemi sanitari. L’Asl osserva che non solo il luogo è vicino agli abitati di Pedrocca e Berlinghetto, oltre che al pozzo di Berlingo, e a molte altre attività «tutte egualmente con effetto negativo sulla salubrità del contesto». Tra queste discariche di Provaglio, Passirano, Paderno, Castegnato. Più spinoso è invece il «caso Bonfadina»: per i Comuni di Rovato e Cazzago non sarà facile fermare l’ampliamento della cava. Ma a far sperare le due amministrazioni, oltre al ricorso al Tar, è arrivata una lettera della giunta regionale che il 13 ottobre ha deliberato il «riesame della verifica della valutazione impatto ambientale per la cava di sabbia e ghiaia Bonfadina di Cazzago e Rovato». La comunicazione ai sindaci, alla provincia e alla ditta spiega che la delibera è stata adottata per «ottemperare a contestazioni formulate dalla Commissione europea nei confronti della Regione Lombardia». Il riesame, imposto dai rilievi di Bruxelles partiti dalla documentazione inviata da Giuseppe Foresti, sindaco di Cazzago, sulla difformità tra i regolamenti europei e la legge regionale, non significa che la cava debba superare la «Via», ma che saranno riesaminati i motivi per cui non la si è ritenuta necessaria. La regione si riserva di chiedere alla ditta «se necessario, eventuale documentazione integrativa per poter assicurare la conformità della verifica di assoggettabilita a Valutazione di impatto ambientale del progetto, con particolare riferimento al criterio secondo cui le caratteristiche dei progetti presi in esame debbano tenere conto del cumulo con altri progetti». E a questo punto il sindaco Foresti, spera che il riesame porti a rendere obbligatoria la valutazione di impatto ambientale.

venerdì 14 novembre 2008

Traffico provinciale 11

A questo indirizzo

http://rovato.org/2008/11/12/traffico-rotonde-ed-ingorghi-rovato-come-il-resto-della-provinciale-xi/

è disponibile un interessante articolo sulla situazione del traffico nel comune di Rovato. Un importante testimonianza che descrive la grave situazione già presente sulla provinciale 11 senza i 300 camion al giorno che l'apertura della cava Mercurio-Bonfadina andrebbero ad aggiungere.
Ricordiamo che la Provincia di Brescia nella convenzione d'ufficio rilasciata al cavatore ha approvato l'ambito estrattivo senza commissionare uno studio del traffico che analizzasse l'impatto derivante dall'apertura della cava.

lunedì 10 novembre 2008

Il Brescia, 10 Novembre 2008


Nuovo articolo per il nostro Comitato sul quotidiano locale "Il Brescia" di oggi 10 Novembre.