venerdì 25 settembre 2015

3 indagati per i rifiuti alla Macogna

Gli organi di stampa riportano la notizia che nell'ambito della discarica della Macogna ci sarebbero 3 indagati. Si tratterebbe di:
 - Claudio Gaffurini, titolare della DRR, società che gestisce la discarica;
 - Sergio Gaffurini della Nuova Beton, incaricata del trasporto del materiale inerte di rifiuto;
 - Ettore Lonati, legale rappresentante dell'Alfa Acciai, lo stabilimento da cui provenivano i rifiuti, nello specifico si tratterebbe di scorie di acciaieria.
Ricordiamo che il caso è scoppiato in conseguenza delle analisi fatte effettuare dai privati cittadini riuniti nel comitato ambientalista No Macogna. Ma la tutela della salute pubblica non dovrebbe essere garantita dalle istituzioni?
Questo caso, come altri in passato, dimostra che in Lombardia il sistema non funziona e che risulta urgente una valutazione rispetto all'operato dell'ARPA (agenzia Regionale per la protezione dell'ambiente della Lombardia).



giovedì 24 settembre 2015

Fallimento Bregoli spa - vendita beni a Verolanuova

Il curatore ha messo in vendita in beni della Bregoli spa a Verolanuova, nell'ambito della relativa procedura fallimentare.
Si tratta di edifici ad uso commerciale e aree con diverse destinazioni d'uso, per un importo complessivo di vendita pari 4,4 milioni di euro.
Le offerte di acquisto possono essere presentate entro il prossimo 27 Ottobre.



giovedì 17 settembre 2015

Sotto sequestro la discarica della Macogna

Su disposizione della Procura di Brescia lo scorso 11 Settembre sono stati messi i sigilli alla discarica della Macogna, interrompendo i conferimenti all'impianto di proprietà della DRR.
A quanto riferisce la stampa locale, il provvedimento risulterebbe in conseguenza dei valori fuori norma riscontrati dalle analisi dell'ARPA sul materiale smaltito presso la discarica. Nei giorni precedenti al provvedimento di sequestro eseguito dai Carabinieri, le analisi fatte effettuare dai cittadini  del Comitato che si oppone alla discarica avevano già segnalato valori eccessivi in riferimento alle sostanze di molibdeno, bario e tds.
I primi rifiuti conferiti nella discarica provenivano dall'Alfa Acciai, nota acciaieria in Provincia di Brescia.


sabato 5 settembre 2015

ma quanto si è estratto a Cazzago S.M./Rovato?

Abbiamo girato la domanda all'Istituzione che gestisce la rendicontazione statistica dei volumi di cavato di sabbia e ghiaia, ad oggi ancora la Provincia di Brescia in attesa di eventuali riattribuzioni di competenze in conseguenza della riforma varata dal Governo sulle Province.
Questa la situazione di dettaglio per l'Ateg09, Cazzago S.M./Rovato al 31/12/2013, i dati sono in metri cubi:



L'elaborazione si basa sulle comunicazioni periodiche inoltrate agli uffici Provinciali direttamente dai Comuni. I dati sono oggetto di segnalazione direttamente da parte dei cavatori (autodichiarazione), e non sempre i Comuni provvedono puntualmente a verificarne la corrispondenza alla realtà attraverso un'indagine con sopralluogo presso l'ambito estrattivo.

A livello aggregato, questa è la rendicontazione complessiva per i 55 ambiti previsti nel Piano Cave provinciale (solo sabbia e ghiaia):



Ricordiamo che il Piano Cave della Provincia di Brescia scadeva nel 1° semestre del 2015.
A circa 1 anno e mezzo dalla sua conclusione risultavano quindi autorizzati il 46,35% dei volumi di escavazione preventivati, e soltanto il 37,50% risultava effettivamente cavato.

I numeri dettagliati a consuntivo dimostrano quanto avevamo sempre dichiarato fin dai tempi dell'approvazione del Piano Cave provinciale, vale a dire la sua eccessiva sproporzionatezza rispetto alle reali necessità preventivabili.