Riportiamo il post scritto dal consigliere comunale di Rovato Angelo Bergomi sul sito Rovato.org:
Angelo Bergomi: Giugno 16th, 2008 alle 4:49 pm
"Intervengo per chiarire alcuni punti che potrebbero non essere chiari ai cittadini.1) Il Consiglio di Stato ha revocato solo la sospensiva che il TAR di Brescia ha imposto a Febbraio 2008, sospensiva che vuol dire in parole semplici fermare i lavori in attesa del giudizio del TAR vero e proprio per l’irreversibilità dei danni che si sarebbero arrecati alla zona, danni irrecuperabili anche se il TAR dovesse un domani dar ragione ai comuni. Questo ha revocato il Consiglio di Stato e basta.2) Il giudizio presso il TAR di Brescia è ancora assolutamente in piedi e su di esso il TAR non si è ancora espresso. In questo giudizio il comune, tra le altre cose, chiede al TAR se non sia un modo di eludere le normative parcellizzare l’ambito estrattivo in sottoambiti ciascuno inferiore alla soglia di 20 ettari che se superata rende obbligatoria la Valutazione di Impatto Ambientale.Questi sono i dati di fatto, tutto il resto sono congetture senza fondamento nè giuridico nè tecnico.
Alcune considerazioni personali.1) l’ordinanza di revoca della sospensiva va assolutamente accettata perchè così è la democrazia. Non sono corrette solo le sentenze favorevoli ma tutte.2) dal mio punto di vista questa vicenda ha avuto dei risvolti davvero positivi, quali la partecipazione di svariati miei concittadini a tante iniziative di sensibilizzazione. Questa è stata una vicenda che ha dimostrato che, al di là dei giudizi dei tribunali, le ragioni oggettive suffragate da dati e fatti non le può smontare neanche chi ha a disposizione schiere di decine di avvocati. Non si spiegherebbe altrimenti come sia possibile che dei cittadini siano riusciti a smuovere anche la commissione europea competente che, lo ricordo, ha oggi ancora pendente sulla questione una procedura di infrazione.3) Il sottoscritto insieme ad altri cittadini che sono stati i promotori di un comitato popolare fatto, lo ripeto ancora una volta, non solo dal sottoscritto ma da gente proveniente da diverse zone del paese e da diverse realtà culturali e sociali, ha ritenuto opportuno mettere a disposizione il proprio tempo per evitare al paese l’ennesima distruzione di una delle campagne più fertili, ultimo terreno a Denominazione di Origine Controllata da tabelle Coldiretti. Cittadini che, pagandosi il treno e il pranzo e prendendosi ferie dal lavoro, per innumerevoli mercoledì pomeriggio si sono recati in commissione sesta in Regione a capire le ragioni di tanti consiglieri regionali che approvavano la Bonfadina confondendo le migliaia di metri cubi con i milioni di metri cubi, che ammettevano candidamente di non sapere nemmeno dove fosse Rovato, che proponevano emendamenti di stralcio della cava salvo poi non votarli in consiglio regionale al momento del voto. E la cosa che ha stupito un paese notoriamente restio a muoversi su problematiche di questo tipo è il fatto che a queste iniziative hanno partecipato persone che non sapevano nemmeno dove fosse all’inizio il terreno della Bonfadina, a differenza di chi come me è nato in quella zona e la conosce bene come tutti i lodettesi.3) ringraziamo ovviamente chi a tempo debito non ha fatto osservazioni di opposizione a questo progetto e crediamo che anche lui, nel corso del tempo, si sia stupito di come due amministrazioni comunali assieme a un gruppo di rovatesi e cazzaghesi possano aver portato alla luce un mondo ai più sconosciuto. Un mondo nel quale questa cava viene autorizzata con una volumetria quadrupla rispetto a quanto inizialmente previsto, creando un bacino nuovo piuttosto che allargare bacini esistenti secondo quanto prevede la legge.Quindi ragioni oggettive, non autosuggestioni di un comitato di cittadini. Ragioni che in certi passaggi dell’ordinanza del TAR sono espresse con una durezza e una perentorietà che non mi sarei mai aspettato.
In conclusione, sia chiaro a tutti che questa sospensiva riporta indietro l’orologio a Febbraio 2008. E come allora si attenderà di andare al TAR per portare le proprie ragioni innanzitutto di buonsenso. Come di buonsenso è la ragione di chi segnala che la gestione della viabilità della zona è stata autorizzata attraverso una rotatoria che richiede aree di privati che non sono nel possesso della ditta. Aree che servono per attività commerciali come quella di un vivaio che fa dell’immagine e della pulizia il suo biglietto da visita e che ha la stessa dignità di poter esistere delle attività estrattive.Il buonsenso di chi chiede come sia possibile autorizzare l’immissione di 300 mezzi pesanti al giorno basandosi su un censimento realizzato dalla ditta e non dall’ente autorizzante.
Queste ragioni come tante altre il Consiglio di Stato non le ha valutate semplicemente perchè era chiamato ad esprimersi sulla sospensiva e non sul ricorso che deve essere ancora discusso dal TAR.
Pensando di aver fatto cosa gradita nel tentativo di chiarire aspetti che la disinformazione di qualcuno poteva annebbiare resto ovviamente a disposizione di qualunque cittadino volesse ulteriori spiegazioni al solito indirizzo: angelobergomi@bresciaonline.it
Segnalo che nella giornata di domani, su richiesta dell’emittente, verrà realizzato un servizio televisivo sul tema da parte di Telecolor."
martedì 17 giugno 2008
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