Proponiamo anche l'articolo del Bresciaoggi del 24 Giugno, relativo alle riflessioni in atto rispetto il vigente piano cave provinciale.
"BRESCIA OGGI
Giovedì 24 Giugno 2010
PROVINCIA Pagina 15
AMBIENTE. Sovrastimato dopo la crisi, ridimensionamenti sul tappeto Piano cave a ritmi ridotti? - Il Pd chiede alcuni tagli
Complice la crisi economica che ha colpito pesantemente l'edilizia e indirettamente il commercio di sabbia e ghiaia, il piano cave provinciale in vigore (regola il periodo che va dal 2005 al 2014) risulta sovradimensionato. Per questo il Pd ha chiesto alla seconda commissione Ambiente della Provincia che il prossimo piano cave sia più sobrio, che tenga conto dei quantitativi residui dell'attuale piano, così come dei «buchi» realizzati per realizzare infrastrutture o bonifiche agricole, che eviti l'escavazione in acqua ma anche l'esportazione indiscriminata di inerti estratti fuori provincia. Richieste che vedono d'accordo l'assessore all'Ambiente e Attività Estrattive Stefano Dotti (Lega Nord). «Assicuro che il prossimo piano cave non prevederà di certo i volumi di quello attuale (70milioni di mc) - spiega Dotti- ma avrà coordinate più conservative in senso ambientale, senza più escavazioni in acqua e tenendo conto del riutilizzo delle scorie edili che permettono di estrarre meno quantitativi. Dovremo tener conto anche di tutti gli interventi - come l'attuale logistica di Chiari - dove si ottiene materiale inerte al di fuori del piano cave».Per Diego Peli (capogruppo Pd) «E' doveroso avere un piano cave che tenga conto non solo degli ambiti estrattivi ma di tutti gli interventi infrastrutturali in programma sul territorio. Ad esempio se si realizzerà l'autostrada di Valtrompia ci sarà la disponibilità di altri 5 milioni di mc». Soddisfatto anche il presidente della seconda commissione, Isidoro Bertini, «Si è registrato un clima propositivo su cui c'è stata condivisione da parte di tutti in modo da portare avanti un piano che abbia un impatto ambientale più limitato». Posizioni differenti invece quelle riguardanti i quantitativi già scavati nell'attuale piano cave. Per l'assessorato e la maggioranza si è scavato all'incirca la metà dei quantitativi previsti; Il Pd si basa sui dati di Legambiente e sostiene che si sia estratto solo il 30% delle volumetrie previste. «Se non dovessero esaurirsi al 2014 -chiude Peli - che vengano scalati dal nuovo piano».P.GOR."
venerdì 2 luglio 2010
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