Ennesima vittima della strada dovuta a manovre di camion da cava. Apprendiamo che a Casatenovo nel Lecchese il figlio 12enne del primario di Cardiologia dell'ospedale Manzoni di Lecco è stato travolto e ucciso da una manovra di un camion adibito al trasporto di sabbia. Il conducente non si sarebbe accorto della presenza del bambino che con la sua bicicletta stava transitando in via Galileo Galilei mentre il camion stava svltando su via Dante Alighieri: il bambino sarebbe stato travolto in pieno.
Nonostante la rianimazione tentata dai sanitari non è restato loro che dare la drammatica notizia alla famiglia.
Ci uniamo al dolore del papà e della mamma di questo ragazzino.
Al di là del tristissimo episodio ribadiamo una volta per tutte che la movimentazione mezzi legata al trasporto di sabbia soprattutto in entrata-uscita dai bacini estrattivi deve essere tenuta in debita considerazione nel momento in cui si autorizzano delle cave nuove.
Ricordiamo l'episodio del cittadino pakistano travolto da un camion di cava poco più di un anno fa proprio alla rotatoria del Bertola a meno di un chilometro da dove è individuato l'accesso per la cava Bonfadina.
L'interesse economico di un privato può superare questi aspetti?
Ci risulta che il settore Gestione e Manutenzione Strade della Provincia, nonostante ripetuti solleciti, non abbia mai ricevuto le amministrazioni comunali di Rovato e Cazzago S.M. per discutere della viabilità dell'ATEg09. Ci risultano invece visite presso il settore da parte del privato proponente.
Ci sia consentito di esprimere disappunto e biasimo di fronte a questi comportamenti da parte di chi dovrebbe essere parte neutra di fronte alle legittime richieste di un privato ma anche rispetto alla condivisione di soluzioni e segnalazioni proposte dagli enti comunali.
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