mercoledì 21 gennaio 2009

Ennesimo operaio morto in cava!

Dal corriere apprendiamo che a Ruvo di Puglia (BARI) un operaio di Gravina di Puglia Michele Cignolo di 54 anni è morto schiacciato in una cava di marmo a dimostrazione dell'assoluta mancanza di sicurezza nei cantieri di un'attività che porta scarsa occupazione, gravi impatti sul territorio e sulla vivibilità delle persone. E tutte le certificazioni che i consulenti delle ditte portano a sostegno delle compatibilità e del rispetto delle norme non potranno mai cambiare la realtà che si può vedere presso tutti gli impianti di estrazione, anche di cava e ghiaia.
Sull'episodio nello specifico è stato arrestato la scorsa notte dai carabinieri il datore di lavoro di Michele Cignolo. L'accusa e' di omicidio colposo. Secondo i carabinieri, l'uomo avrebbe tra l'altro inquinato la scena dell'incidente e avrebbe obbligato i suoi operai a testimoniare il falso. (fonte corriere.it).
Esprimendo alla famiglia Cignolo il nostro più profondo rammarico ribadiamo che troppo spesso l'attività estrattiva è davvero terra di nessuno e questo non è accettabile.
Con questo crediamo si debba riconoscere a quegli operatori che si attengono alle regole la loro correttezza.

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