Il piano provinciale di gestione dei rifiuti di Brescia è arrivato ieri nella commissione consigliare Ambiente e Territorio della Regione Lombardia.
La commissione ha espresso parere favorevole, con i voti di PDL e Lega Nord, contrari PD, UDC e IDV.
Il piano reca al suo interno provvedimenti controversi. Da un lato, anche se sembra più un auspicio, viene preventivata la riduzione della quantità di rifiuti prodotta (-10% da qui al 2016) e l'aumento della quantità riciclata (dal 39,5% attuale al 65% nel 2016); dall'altro lato invece viene autorizzato lo smaltimento dei rifiuti soliti urbani nella terza linea dell'inceneritore cittadino, attualmente adibita esclusivamente per lo smaltimento dei rifiuti organici.
A margine del piano la commissione ha cercato di formalizzare alcune raccomandazioni:
- utilizzare la terza linea dell'inceneritore solo in caso di necessità,
- prevedere forme di compensazione a favore dei territori e delle popolazioni interessate dalle discariche.
Le raccomandazioni espresse a nostro avviso non sono significative. Con l'approvazione di tale provvedimento c'è il rischio di trasformare Brescia nella pattumiera della Lombardia, importando rifiuti da fuori provincia al solo scopo di consentire il ciclo continuo di lavoro nell'inceneritore (e quindi maggiori profitti per la ex municipalizzata che lo controlla).
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