Proponiamo l'articolo apparso ieri sul quotidiano locale Bresciaoggi in riferimento alla discussione in Provincia di Brescia rispetto i quantitativi da piano cave finora scavati dal 2005.
Come da noi denunciato in sede di approvazione il piano approvato risulta ampiamente sovrastimato rispetto alle effettive necessità.
Quanto dovremo ancora attendere per la sua revisione?
"BRESCIA OGGI
Mercoledì 20 Aprile 2011 PROVINCIA Pagina 17
AMBIENTE. In Provincia si è fatto il punto sul piano decennale del 2005: avanti lentamente
Cave, si scava meno del previsto«Previsioni sovrastimate» Il problema dei controlli e delle sanzioni: si studiano delle nuove regole
E' stato scavato sinora circa il 25% di quanto ipotizzato dal decennale Piano Cave del 2005. Previsti 70mila metri cubi, ne sono stati autorizzati 30mila. Di questi, secondo dati parziali raccolti dalla Provincia, siamo arrivati a 20mila, il 40% che diventa il 50% se si aggiungono i residui delle autorizzazioni pre-piano. Il dato si può leggere positivamente, visto che siamo oltre la metà della durata del piano, ma anche negativamente. «Le previsioni erano sovrastimate e realizzate pensando al business, non alle sole esigenze del territorio» è il commento delle opposizioni in Broletto. Gli ambiti più grossi sono a Montichiari da 6 milioni di metri cubi, Castenedolo da 4.5 milioni, Brescia da un milione, Montirone da un milione e mezzo. Della situazione escavatoria nel Bresciano si è parlato ieri nella commissione seconda, ai membri della quale l'assessorato di Stefano Dotti ha fornito i primi risultati di una indagine panoramica nei comuni sede delle cave. Indagine su due linee, quanti metri cubi sono stati asportati e quali controlli sono stati effettuati. Il tema dei controlli ha messo in ansia i consiglieri ed è stato fatto proprio dall'assessore Dotti. Il quale ha accettato la richiesta di far presente in sede regionale il principale inghippo dei controlli, l'essere eseguiti dai Comuni che però sono interessati all'entrata di maggiori oneri quando si sforano le quantità concesse. «Chiederemo che vengano effettuati con la Provincia» ha detto, insistendo poi sul problema delle cave in acqua. «Lì le verifiche sono molto difficili sopratutto per capire se ci sono stati depositati materiali di risulta, anche pericolosi». Pure sul discorso delle sanzioni c'è stato accordo in commissione. Devono essere ben più salate, si è detto. Già si ritiene scarsa la cifra pagata per l'estrazione dai cavatori, 0.44 euro al metro cubo che si vende a 12- 15 euro. La multa, se si scava completamente senza autorizzazione, è di 12 euro più o meno, ma si dimezza se si scava oltre l'autorizzato e non esistono penalità aggiuntive. Quindi è sempre conveniente pagare e scavare. «Sono tutte tematiche di cui si dovrà tenere conto - ha dichiarato Dotti - Anche se una riflessione finale si potrà fare soltanto dopo il termine dell'indagine provinciale».Le minoranze hanno insistito sulla relazione «bisogni/pianificazione», altrimenti l'affare sarà sempre troppo lucroso e hanno proposto di conteggiare tutte le escavazioni nel Piano, «per esempio i 3 milioni previsti per l'autostrada della Valtrompia».
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