Stamattina è stato arrestato su ordinanza della Procura della Repubblica di Brescia Franco Nicoli Cristiani, vicepresidente del Consiglio della Regione Lombardia ed esponente di spicco del PDL bresciano.
Come riportano gli organi di stampa anche a livello nazionale l'accusa sarebbe di aver incassato una tangente da 100.000 euro. L'inchiesta riguarderebbe il traffico organizzato di rifiuti illeciti.
In particolare i Carabinieri hanno sottoposto a sequestro 2 cantieri della Brebemi a Cassano d'Adda (Milano) e Fara Olivana (Bergamo), un impianto per il trattamento dei rifiuti a Calcinate (Bergamo), e la cava sita nel comune di Cappella Cantone (Cremona) nella quale, come abbiamo riferito in passati post, era previsto il progetto per una discarica di amianto.
Oltre a Nicoli sono stati tradotti in carcere Pierluca Locatelli, imprenditore bergamasco del settore smaltimento rifiuti, Andrea David Oldrati, responsabile di una società di consulenza ambientale, e Giuseppe Rotondaro, coordinatore degli staff dell’Arpa (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente) della Lombardia.
Risultano invece sottoposti ad arresti domiciliari Aurietta Pace Rocca, moglie di Locatelli, Giovanbattista Pagani e Bartolomeo Beniamino Gregori, entrambe collaboratori di Locatelli, Egidio Grechi, consulente ambientale, Walter Rocca, responsabile del trattamento rifiuti di una discarica a Calcinate, e Giorgio Oprandi.
Ricordiamo che Nicoli Cristiani è stato nel corso della VII Legislatura della Regione Lombardia, all'epoca dell'approvazione della nostra cava Mercurio Bonfadina, Assessore alla Qualità dell'Ambiente.
L'arresto di Nicoli segue solo di alcuni mesi quello, sempre per corruzione, di un altro esponente del PDL in Regione, l'ex assessore Piergianni Prosperini, anch'egli legato alla storia della nostra cava Mercurio Bonfadina in quanto membro della commissione regionale ambiente all'epoca dell'approvazione.
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