venerdì 25 settembre 2009

Lavori cava Mercurio-Bonfadina

Per gli abitanti che vivono nella zona della cava Mercurio-Bonfadina la vita risulta inequivocabilmente cambiata.
Se prima era possibile svegliarsi grazie al cinguettio degli uccelli di passaggio nella zona, da quando l’escavazione è iniziata la sveglia è data dal rumore dei cingolati delle ruspe e dagli avvisatori acustici dei camion in manovra. I lavori al mattino iniziano presto, ancora prima delle 7.00, quindi in questi giorni praticamente ancora con il buio.
Ultimamente il ritmo dell’escavazione sembra essere ulteriormente aumentato. Tre ruspe e non più due a scavare, e decine di camion a loro supporto. Nella prima fase la parte superficiale del terreno è stata stoccata nello stesso sito di escavazione. Negli ultimi giorni invece, come riferitoci da alcuni abitanti di via Bonfadina, i camion entrano nella cava e riescono carichi di materiale. E’ plausibile quindi pensare che sia già iniziata l’asportazione di sabbia e ghiaia del bacino, e di conseguenza il lucroso business della rivendita.
Per verificare la situazione stamattina presto abbiamo fatto un giro presso l’ingresso della cava in via della Frusca, nel territorio del Comune di Cazzago San Martino. Il nostro breve appostamento è durato solo 14 minuti, tuttavia in questo breve arco di tempo ben 3 camion pesanti (da 12 tonnellate di portata) sono entrati nella cava e 1 ne è uscito. Il camion in uscita era carico di materiale ed infatti è stato pesato prima di uscire. Sottolineiamo che il ritmo di 1 camion pesante ogni 3.5 minuti è spaventoso ed insostenibile per l’intera viabilità della zona. Per le canoniche 8 ore lavorative significherebbe 137 camion ogni giorno in circolazione.
Ritmi che, con attività estrattiva ancora lontana dall'essere a regime, confermano esattamente quanto stimato nello studio del traffico sostenuto dalle amministrazioni comunali in Provincia ormai quasi 4 anni fa. Nessun funzionario della Provincia ha nulla da dire in merito? Immaginiamo di no.

Tutto questo senza uno studio VIA grazie alla decisione di Regione e Provincia di non avvalersene e senza che la questione viabilità almeno per l’ingresso alla cava sia stata risolta.

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