giovedì 8 maggio 2008

Giornale di Brescia Aprile 2004

Riportiamo un articolo datato, ma che comunque fa capire come il piano cave approvato per la Provincia di Brescia non fosse piaciuto nemmeno a molti degli stessi cavatori.


aprile 2004 - "Il Giornale di Brescia" - Economia e Finanza
Il Piano cave non piace ai cavatori storici. Gabana allineato con AIB

Brescia - Il Piano cave non piace ai cavatori storici: non piacciono gli allargamenti e non piacciono neppure i nuovi poli estrattivi non programmati. A pronunciarsi è Marcello Gabana, ex presidente in Aib degli imprenditori dell'industria estrattiva ed edile, ora in consiglio di settore dopo due mandati al vertice, che è intervenuto ieri a margine della presentazione del bilancio Bai di cui è consigliere.Marcello Gabana dice che dopo aver partecipato alla stesura della legge regionale che regolamenta le attività di cava e dopo la revisione del documento elaborato, il piano è stato stravolto e che a questo punto sarebbe meglio attendere la conclusione della scadenza elettorale e, a bocce ferme, riaprire la discussione e giungere ad una soluzione diversa.Gli industriali sostanzialmente avevano sollecitato una revisione chiedendo un censimento delle aree disponibili, invitando ad andare a vedere quali fossero le necessità delle aziende operanti nel settore, a definire i volumi massimi di escavazione e ad andare a creare le assegnazioni "affidando i quantitativi da scavare - dice Gabana - a chi li utilizza realmente".Gabana porta i numeri del piano: assegnazione di 68 milioni di metri cubi "ma - dice - dei quali se ne cavano solamente 40 e questo già dice che qualcosa non funziona, che c'è chi chiede, ma o non cava o non riesce a cavare per ragioni diverse. Si tratta insomma - aggiunge Gabana - di tener conto delle aziende esistenti, di ricollocare chi ha finito la disponibilità delle aree e di controllare che le cave siano sfruttate fino in fondo".Il piano era stato licenziato dalla Provincia, era quindi passato in Regione per gli emendamenti ed ora è in attesa di tornare in consiglio "ma - aggiunge Marcello Gabana - con l'effetto che tutti sono contro tutti, i piccoli Comuni in opposizione alla Regione, gli imprenditori scontenti, le decisioni della Provincia riviste".Il problema interessa a Brescia 54 poli estrattivi che cavano 50 milioni di metri cubi. Un metro cubo di ghiaia costa tra 12 e 15 euro. (c.f.)

Nessun commento: