Bresciaoggi 11/08/09
Giornale di Brescia 11/08/2009
Vi proponiamo gli articoli apparsi ieri sui quotidiani locali di Brescia relativa alla presa di posizione della Regione Lombardia contro le dichiarazioni dei 4 Comuni coinvolti nel progetto del parco Macogna, circa la ventilata possibilità di discarica.
Analizzando le dichiarazioni della Regione Lombardia teniamo a sottolineare 2 aspetti:
1. "la prosecuzione degli scavi della cava è sostanzialmente dovuta, visto che si tratta della continuità di un'attività già in corso". Viste tali parole la domanda che sorge spontanea è se la Regione, attraverso i propri competenti uffici, svolge la valutazione degli impatti derivanti dalle attività che autorizza, oppure tutti i progetti, indipendentemente dalla sostenibilità ambientale, sono da approvare perchè dovuti agli "amici" imprenditori dei settori cave e discariche?
Segnaliamo inoltre che il principio sopra esposto dalla Regione non è stato utilizzato per la nostra cava Bonfadina, per la quale si è preferito autorizzare un bacino estrattivo completamente nuovo rispetto ad ampliare i bacini già attivi di proprietà dello stesso cavatore.
2. La stessa Regione con il procedimento autorizzativo all'escavazione ha previsto per la Macogna il recupero dell'intero ambito (anche quello già scavato) a piano campagna. Saremmo interessati quindi a sapere, vista la smentita per l'ipotesi di discarica, quale materiale la Regione intende autorizzare come riempimento di un buco grande 550.000 mq e profondo 30 m.
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